Avviare al più presto la bonifica e la messa in sicurezza del cantiere del Sacro Cuore: a chiederlo sono il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore alle Politiche di qualificazione urbana Orazio Moretti, che questa mattina hanno inviato una richiesta ufficiale in tale senso alla Compagnia del Sacro Cuore.
I cinque anni di stop, dovuti al sequestro disposto dalla magistratura, hanno reso critica la situazione: prolungati disagi alla viabilità circostante mentre all'interno dell'area ci sono condizioni di degrado ambientale ormai insostenibili. Nel corso del tempo, in più occasioni, i residenti della zona e il quartiere Cesuola hanno segnalato il malessere e gli inconvenienti scaturiti da questo quadro. L'occasione più recente è stata l'assemblea svoltasi lunedì scorso.
Ma - come rilevano Sindaco e Assessore - se in questi anni c'erano motivi di carattere legale a impedire qualsiasi intervento, dalla fine dello scorso anno questi ostacoli sono stati eliminati dalla sentenza del tribunale di Forlì che consentirebbe ai titolari dei permessi di costruire di richiedere il dissequestro del cantiere.
Ed è proprio alla luce di ciò che il Sindaco Lucchi e l'Assessore Moretti sollecitano che si rimetta finalmente mano al cantiere, in modo da superare definitivamente i disagi provocati.
La stessa comunicazione è stata trasmessa al presidente del quartiere Cesuola e, per conoscenza, a tutti i consiglieri comunali.
Di seguito il testo della lettera.
Come vi è noto, la Compagnia del Sacro Cuore srl è titolare del permesso in deroga n.124 del 13.08.2008, per l'ampliamento dell'edificio scolastico posto fra via Don Minzoni, via Pascoli e via Verdi.
L'intervento prevede il completamento del fronte edificato su via Padre Vicinio da Sarsina, la realizzazione di aule e laboratori prospettanti le vie Verdi e Pascoli ed inoltre comprende la realizzazione di 2 piani interrati, con circa 320 parcheggi fra privati e pubblici.
Il sequestro preventivo dell'area da parte della Magistratura, avvenuto nel 2009, ha comportato la obbligatoria sospensione dei lavori, quando erano stati ormai conclusi gli scavi ed erano avviate alcune parti strutturali ai margini dell'area, funzionali alla realizzazione dei 2 piani interrati di parcheggi.
L'interruzione dei lavori, protrattasi per oltre cinque anni, ha provocato notevoli difficoltà alla viabilità, alla sicurezza e, a lungo andare, anche una situazione di disagio ambientale.
Questa somma di disagi, che i cesenati hanno subìto adattandovisi, ma a fatica, sono stati spesso oggetto di segnalazioni - da parte di cittadini residenti a ridosso dell'intervento, ma anche di tanti altri - rispetto alle quali l'Amministrazione Comunale, fino ad ora, non ha potuto dare risposta, poiché, con il cantiere sequestrato, non era possibile alcun tipo di intervento.
In seguito alla sentenza 84/14 emessa lo scorso anno dal Tribunale di Forlì, ci risulta però possibile, per i titolari del permesso di costruire, richiedere il dissequestro del cantiere.
Peraltro, il 2 marzo scorso, la proprietà ha presentato una nuova richiesta di Permesso di Costruire in Variante Sostanziale al precedente progetto, di cui gli uffici tecnici comunali, il 13 marzo, hanno sospeso l'istruttoria, in attesa di integrazioni, oltre che di chiarimenti sul dissequestro dell'area.
A seguito delle notizie di conclusione della vicenda giudiziaria (ed anche considerando la discussione pubblica sul tema parcheggi e su una eventuale ripresa dei lavori), più cittadini sono tornati a sollecitare l'Amministrazione Comunale, richiedendo un intervento sulla sicurezza del cantiere, su quella stradale ed anche su quella ambientale.
A tal proposito, durante una assemblea pubblica tenutasi nel Quartiere Cesuola lunedì 20 aprile, molti dei cittadini presenti (ed anche il Presidente stesso, Amleto Gazza, a nome del Consiglio di Quartiere) sono tornati con decisione sull'argomento, sia per conoscere le prospettive progettuali che, soprattutto, per sottolineare nuovamente il disagio provocato da un cantiere che si trova da anni in stato di abbandono.
Per parte nostra siamo convinti che, dopo aver risposto per lungo tempo che ogni intervento era "legalmente" impossibile, sia giunto il momento di garantire una risposta diversa ed adeguata ai tanti cittadini i quali hanno sopportato tali disagi.
Con la presente, siamo pertanto a chiedere di procedere celermente - ora che appare possibile -, assicurando gli interventi idonei a superare definitivamente i disagi provocati dal cantiere, in termini di sicurezza, viabilità e degrado ambientale.
Nella convinzione di poter contare sulla vostra piena e fattiva collaborazione, si coglie l'occasione per porgere cordiali saluti.
Il Sindaco Paolo Lucchi
L'Assessore Orazio Moretti
Ufficio stampa
Federica Bianchi