testata per la stampa della pagina

Meno tasse e burocrazia, più investimenti

La ricetta del Comune di Cesena per il sostegno alle imprese

 
Contenimento della pressione fiscale a carico delle aziende, netta riduzione dei tempi della burocrazia, un piano straordinario di investimenti per contribuire al rilancio dell'economia locale. Sono questi i tre punti fondamentali  su cui l'Amministrazione comunale fa leva per tradurre in pratica il suo impegno creare a  Cesena un migliore ambiente per fare impresa.
E i risultati cominciano a vedersi, come confermano il Sindaco Paolo Lucchi e gli Assessori Orazio Moretti e Maura Miserocchi in una lettera inviata oggi alle Associazioni  dell'Artigianato e, per conoscenza anche alle altre Associazioni d'impresa cittadine.
Sul fronte della tassazione, il carico fiscale delle aziende cesenati risulta già più basso rispetto alla maggior parte degli altri Comuni della Provincia, e per il 2015 registra la diminuzione dell'aliquota Imu per i fabbricati strumentali inserita nel bilancio comunale.
La semplificazione burocratica ha permesso di sforbiciare di più della metà i tempi di rilascio dei permessi di costruire (nel 2008 ci volevano 290 giorni, oggi sono 132) e di mantenere alta anche in questo periodo di crisi, la mole di attività del Settore Edilizia Privata, segnando anche - secondo la lettura fornita dagli Amministratori - una progressiva riconversione dell'attività edilizia verso il recupero e la rigenerazione.Infine, con  il varo di un programma di investimenti del valore di 18 milioni e 700mila euro, il Comune di Cesena si appresta non solo a dare risposte alle esigenze della città (e del resto, molte delle opere inserite sono state individuate con il concorso diretto dei cesenati), ma anche a dare impulso all'economia del territorio, se è vero che negli ultimi anni le imprese cesenati e romagnole si sono aggiudicate la massima parte (circa il 90%) dei lavori appaltati. 

Di seguito il testo completo della lettera

I dati che giornalmente vengono diffusi sullo stato di salute della nostra economia, sembrano mostrare i primi timidi segnali di ripresa. Ciò impone, per una Amministrazione comunale, la necessità di accelerare ulteriormente l'impegno sostenere gli sforzi che il tessuto produttivo locale giornalmente mette in campo per rilanciare l'economia del territorio e salvaguardare l'occupazione.Per quanto riguarda Cesena, questa Amministrazione si prefigge, attraverso le proprie azioni, di creare un miglior ambiente nel quale fare impresa.
In questa azione ci conforta il riconoscimento di alcune indagini. Una delle più recenti, realizzata dal Centro Studi CNA Forlì-Cesena, indica come il carico fiscale sulle imprese sia più basso di molti punti percentuali rispetto alla gran parte delle altre città della nostra Provincia. Un segnale che riteniamo importante per contribuire a dare fiducia alle imprese in una fase in cui, ancora, non è possibile dire con certezza che la nostra economia è fuori dalla crisi. Proprio per questo, nel bilancio 2015 abbiamo voluto rafforzare questo aspetto, scegliendo di abbassare l'aliquota IMU per i fabbricati strumentali delle imprese.Proprio alla luce di queste considerazioni, riteniamo che i segnali di sostegno al mondo delle imprese non possano fermarsi al dato fiscale, ma debbano anche rivolgersi alla realtà quotidiana delle aziende, partendo dalla lotta alla burocrazia. 
Per questo, fin dalla scorsa legislatura, abbiamo avviato un'azione straordinaria volta a diminuire sensibilmente i tempi della burocrazia, ottenendo risultati che non esitiamo a definire ottimi.I numeri ci restituiscono un quadro che a noi pare significativo: ad oggi, infatti, per ottenere un permesso di costruire servono in media 132 giorni, a fronte dei 290 necessari nel 2008. Il tutto in una contesto in cui, pur nel pieno della più pesante crisi che il settore delle costruzioni abbia mai conosciuto, l'attività del Settore Edilizia Privata è stata elevata: basti dire che nel corso del 2014 le procedure semplificate (SCIA, ecc) processate dagli uffici, sono state 1.225; i permessi di costruire rilasciati sono stati 153; le autorizzazioni sismiche concesse 276; le autorizzazioni paesaggistiche 81 e le agibilità 655. Una considerevole mole di lavoro è stata portata avanti anche nei confronti dei cittadini e dei tecnici che si sono rivolti agli uffici i quali, nel corso dello scorso hanno, hanno effettuato 8.520 consulenze e svolto 190 controlli straordinari (cioè dietro specifica segnalazione dei cittadini).Dietro ai freddi numeri, possiamo dire che è in atto una lenta riconversione dell'attività edilizia verso il recupero e la rigenerazione. Una tendenza che la stessa Amministrazione comunale ha più volte dichiarato essere il principio ispiratore delle scelte urbanistiche future e che ha visto già un primo importante atto amministrativo nella Variante di Salvaguardia, approvata dal Consiglio comunale lo scorso 9 aprile.Non solo burocrazia, ma anche investimenti.
Un'Amministrazione pubblica, specialmente nelle fasi di contrazione economica, deve premere sulla leva degli investimenti pubblici per rilanciare l'economia del territorio, dando fiato alle imprese e alla occupazione.Seguendo questo principio - e in linea con le scelte che il Governo nazionale ha concretizzato con l'ultima Legge di Stabilità - il Comune di Cesena ha varato per il 2015 un importante piano di investimenti, pari a 18.700.000 euro, alla cui redazione - ci preme sottolinearlo - hanno contribuito tantissimi cesenati, indicando opere e lavori da realizzare. Questo ha fatto sì che il piano degli investimenti approvato, abbia ancora maggiore aderenza con le esigenze della nostra comunità.
Un piano straordinario di investimenti, però, è pienamente efficace in termini di rilancio dell'economia locale, se ha la capacità di coinvolgere imprese del territorio. Possiamo oggi dire che questa Amministrazione è stata in grado di essere un ottimo punto di riferimento, in quanto nel quinquennio 2010-2014, le assegnazioni ad imprese del territorio hanno interessato l'89,54% delle opere realizzate dal Settore Infrastrutture e Mobilità e il 92,13% di quelle realizzate dal Settore Edilizia Pubblica.Questi risultati sono conseguibili solo grazie alla volontà di rimanere al fianco delle imprese, adottando modalità di assegnazione delle opere che, nel pieno rispetto delle normative vigenti, mettono il tessuto produttivo locale nelle condizioni di competere per l'aggiudicazione delle gare.In quest'ottica vanno lette le procedure di affidamento ad invito, le procedure negoziali, l'adozione del principio "dell'offerta economicamente più vantaggiosa" e non, come molti continuano a ritenere, quello "del massimo ribasso", e i meccanismi di rotazione fra imprese.Siamo consapevoli di come resti ancora molto lavoro da fare. Il nostro però è un territorio abituato a rimboccarsi le maniche, a fare sistema - coinvolgendo costantemente il sistema delle imprese, quello Associativo, la pubblica Amministrazione - per raggiungere obiettivi comuni e condivisi.Vogliamo proseguire su questa strada, supportando l'enorme sforzo che gli imprenditori giornalmente confermano per portare avanti la propria attività e per garantire i livelli occupazionali a cui, in questa città, siamo sempre stati abituati e che sono conditio sine qua non per veder confermata quella coesione sociale della quale tutti siamo orgogliosi.
Naturalmente sappiamo bene di essere ancora ben lontani da un punto di arrivo, mentre quello raggiunto è forse un nuovo punto di avvio. È questo, a nostro parere, il miglior segnale di vicinanza e sostegno al mondo dell'impresa da parte di chi amministra pro tempore la cosa pubblica.

Il Sindaco
Paolo Lucchi

L'Assessore
Orazio Moretti

L'Assessore
Maura Miserocchi 

 
 
 
 
 
 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Chiudi la versione stampabile della pagina e ritorna al sito