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Spese di rappresentanza: il Comune di Cesena è il più sobrio fra i capoluoghi dell'Emilia - Romagna

 
Cesena si aggiudica la palma di Comune più 'risparmioso' per le spese di rappresentanza: nel 2013 ha destinato a questo scopo poco più di 3600 euro, nel 2012 appena 897 euro.
Cifre decisamente contenute, ben al di sotto degli importi registrati negli altri Comuni capoluogo dell'Emilia Romagna.
A indicarlo il "Monitoraggio delle spese di rappresentanza sostenute dagli enti dell'Emilia-Romagna negli anni 2012-2013" della sezione regionale della Corte dei Conti.

Il Sindaco Paolo Lucchi ha voluto condividere questi risultati, che attestano la sobrietà del Comune di Cesena, con il Consiglio comunale: lo ha fatto con una comunicazione inviata a tutti i consiglieri nella qual non solo riepiloga gli esiti delle verifiche effettuate dalla Corte dei Conti, ma fornisce anche i dettagli relativi all'impiego delle somme stanziate e aggiunge  i dati relativi al 2014.Così, risulta che gli 897 del 2012 sono serviti per le cerimonie legate alle ricorrenze del Giorno della Memoria, del 25 aprile e del 4 novembre (manifesti e ospitalità relatori), per alcuni manifesti funebri e per un pranzo istituzionale.Nel 2013, la somma è stata utilizzata per l'acquisto di libri e omaggi per i visitatori istituzionali oltre per alcuni piccoli rinfreschi legati ad alcune iniziative in occasione del lancio di Cesena Città Europea dello Sport.E anche il 2014 si pone nel solco della sobrietà: per le spese di rappresentanza sono andati 912 euro, serviti soprattutto per la realizzazione delle spille istituzionali del Comune e, in parte, per il Giorno della Memoria. 

Di seguito il testo della lettera.  

Questa mattina, la Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti ha inviato al Comune il "Monitoraggio delle spese di rappresentanza sostenute dagli enti dell'Emilia-Romagna negli anni 2012-2013".Si tratta di un documento importante perché rappresenta un ineludibile strumento di trasparenza, ma anche perché fornisce uno specchio dei caratteri di sobrietà cui le Amministrazioni pubbliche debbono sempre più ispirarsi.Per questo, preliminarmente, voglio condividere il ringraziamento alla Corte dei Conti per l'attento operato di controllo su come gli Enti pubblici utilizzano le risorse dei cittadini. Tra l'altro, nel farlo, svolge anche una importante azione di "bench marking", grazie al quale gli Amministratori sono costantemente in possesso di indicatori e riferimenti relativi utilissimi per migliorare l'efficacia e l'efficienza delle Amministrazioni che pro tempore abbiamo l'onore di governare.Che cosa si intende per "spese di rappresentanza", sostenute dagli enti dell'Emilia-Romagna?La Corte dei Conti lo spiega nelle pagine introduttive, addentrandosi poi nell'analisi di alcune tipologie ritenute illegittime.Più nel dettaglio, pur precisando come non esista una norma che definisca le spese di rappresentanza ed i relativi requisiti di legittimità, i giudici contabili richiamano la giurisprudenza amministrativa, penale e soprattutto contabile (sufficientemente consolidata in materia) ottenendo un principio per cui possono definirsi spese di rappresentanza "quelle effettuate allo scopo di promuovere l'immagine dell'ente pubblico, per mezzo di attività rivolte all'esterno".Per quanto riguarda il contenuto del monitoraggio, per facilitarvi la lettura, qui sotto riportiamo le spese di rappresentanza sostenute dai maggiori Comuni della nostra Regione:


 


Per quel che riguarda noi, ritengo opportuno entrare nel merito nelle principali voci di spesa rendicontate alla Corte dei Conti da parte del Comune di Cesena.Nel 2012, la quasi totalità delle spese sono state sostenute per l'organizzazione di cerimonie ed eventi in occasioni di festività nazionali (Giorno della Memoria, 25 aprile, e 4 novembre) ed hanno riguardato la stampa di manifesti e l'ospitalità di relatori e musicisti. Il resto delle somme è stato speso per manifesti funebri e per un pranzo istituzionale.Nel 2013 la spesa si è concentrata, in modo pressoché totale, sull'acquisto di libri ed omaggi da riservare alle visite istituzionali di soggetti esterni e all'organizzazione di piccoli rinfreschi tenuti al termine di momenti sportivi, in vista del lancio di Cesena Città Europea dello Sport 2014.Pur non essendo ancora stato analizzato dalla Corte dei Conti ma, poiché siamo a ridosso del rendiconto 2014 del nostro Comune, colgo l'occasione per fornire anche il dato aggiornato dello scorso anno. Nel 2014, le spese di rappresentanza comunicate dal Comune di Cesena ai giudici contabili ammontano a 912,20 euro. Si tratta di una cifra quasi interamente utilizzate per la realizzazione delle spille istituzionali del Comune e in piccolissima parte, per ospitare, in occasione del Giorno della Memoria, il Presidente dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra.I dati sopra esposti restituiscono, a mio avviso, l'immagine di un Comune come il nostro che cerca di rifarsi quotidianamente ad indispensabili principi di sobrietà e che, proprio per questo, è quotidianamente attento all'utilizzo delle risorse messe a disposizione dei cittadini, ricercando il giusto equilibrio fra controllo dei costi e esigenze di relazioni istituzionali.Credo sia significativo osservare come Cesena si posizioni ai livelli di minor spesa fra i principali Comuni dell'Emilia-Romagna: è senz'altro un ottimo segnale nei confronti dei cesenati che ogni giorno, giustamente, guardano con attenzione all'uso delle risorse pubbliche, anche allarmati dalle sempre troppe notizie di scandali nazionali.    



Il Sindaco
Paolo Lucchi

 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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