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Quando la Biblioteca Malatestiana era un convento dei francescani

Domenica 12 aprile, ore 18, Biblioteca Malatestiana

 
 
Forse non tutti sanno che l'attuale Biblioteca Malatestiana, sia nella parte antica che in quella moderna nei vecchi spazi del liceo classico, originariamente era la sede del convento di San Francesco.Per scoprirne la storia e le trasformazioni nel corso dei secoli, l'associazione Artemisia propone per domenica 12 aprile dalle 18 in avanti, una visita tematica dal titolo "Malatestiana al tramonto: sulle tracce delle tracce dell'antico convento di San Francesco".

Il percorso prevederà una visita alla Biblioteca con approfondimento sull'architettura esterna. Il complesso architettonico tra piazza Bufalini e la vicina via Montalti, ospitava fin dal XIII secolo un convento di San Francesco. I frati Minori, stabilitisi a Cesena forse dal 1226, a partire dal 1250 intrapresero la costruzione di questo convento all'interno del quale, già dalla metà del Trecento, fu ricavato uno Studium, primo nucleo di quella che diverrà la Biblioteca Malatestiana.

Al posto di piazza Bufalini, fino al 1842, c'era invece una chiesa annessa al complesso, consacrata nel 1290, ampliata e restaurata fino al 1758, ma poi abbattuta. Di questa antica chiesa dedicata a San Francesco sono sopravvissute soltanto l'abside e le testate laterali con due monofore, ancora visibili perché inglobate nella vicina casa Bufalini.

Nel corso dei secoli sono stati realizzati due chiostri dei quali uno solo (visibile da via Montalti) è in parte sopravvissuto: l'elegante Chiostro di S. Francesco, la cui costruzione iniziò nell'ultima fase della signoria malatestiana per concludersi solo dopo la morte di Novello, di forma quadrangolare, con lati di 12 e 14 campate, sorge nella zona nord dell'ex complesso monastico ed è caratterizzato da archi a tutto sesto retti da eleganti colonne.  

Il costo della visita tematica è compreso nel normale biglietto d'ingresso: 5 euro intero, 4 euro ridotto, 2 euro ridotto studenti, gratuito under 6.

Per informazioni: Studio Culturale Artemisia 3383730455; o mail info@artemisiacesena.it

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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