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Ritorna, con novità, "Cesena che non t'aspetti"

Primo appuntamento sabato 18 aprile alla scoperta di Palazzo Guidi, sede del Conservatorio

Tornano in scena, in città, le proposte di Cesena che non t'aspetti, formula che ha già riscosso buon successo, basata com'è sulle storie del quotidiano, artefici della "grande storia". L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l'Assessorato e l'Ufficio del Turismo del Comune, con la Biblioteca Malatestiana; oggi anche con il Conservatorio "Maderna".

"Narrazioni e conferenze inaspettate" sono tema conduttore delle nuove iniziative. Racconti dal vivo, condotti da Gabriele Papi, giornalista cesenate di lungo corso, conoscitore delle storie di Cesena, anche quelle  recondite.

Debutto sabato 18 aprile, alle ore 17, in Conservatorio (presso Palazzo Guidi, di fronte ai Giardini Pubblici, sede dell'istituzione musicale): in scena alcune delle storie di vita di quel Palazzo storico, con decisivi intermezzi in musica.

Seconda puntata "conferenza inaspettata", il 30 aprile prossimo, stavolta in Biblioteca (Aula Magna, alle 17). Tema prescelto, indicato a grande: richiesta dal pubblico delle precedenti passeggiate di "Cesena che non t'aspetti": ecco Lucrezia Borgia di passaggio a Cesena, nel tempo del breve ma fascinoso dominio di Cesare Borgia, nella nostra città antica. Un racconto di tipo nuovo, proposto sotto forma di "conferenza stampa impossibile", tra documentati reportage storici (con testi subito reperibili in Biblioteca), e un pizzico di fantasia.
Altra "conferenza inaspettata", ancora in Biblioteca (Aula Magna, 14 maggio ore 17) dedicata a Fides Galbucci, la bella cesenate che il nostro illustre letterato Renato Serra amò di più: "odi et amo", al modo di Catullo, tra i portici e le malelingue della Cesena del primo Novecento ( e con foto pressoché inedite della trasgressiva Fides, dall'archivio di Cino Pedrelli).

Per l'ultima puntata si ritornerà al Conservatorio "Maderna": il 6 giugno, sempre alle 17. In anticipo sulla festa di San Giovanni. Proprio in quel di Palazzo Guidi (allora sede del Regio Istituto Professionale "Comandini") un fonditore cesenate "reinventò", negli anni trenta del secolo scorso, gli stampi per il fischietto di zucchero rosso, tipico della nostra festa: il tutto condito da buona musica.

Prenotazioni obbligatorie, presso Ufficio del Turismo (nuova sede, sempre sotto i portici del Municipio): di persona, o via "mail". Oppure, prima delle rispettive iniziative. Ticket di tre euro a persona.
Il programma, inoltre, prevede la possibilità di "remake" innovativi (specialità di "Cesena che non t'aspetti," in virtù dell'interazione con i diversi partecipanti, di volta in volta) di precedenti iniziative: previo il raggiungimento di un determinato numero.Informazioni, al riguardo, sempre presso il gentile staff del cesenate Ufficio al Turismo (IAT). 
 

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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