testata per la stampa della pagina

Si stringe l'alleanza fra Cesena, Rimini e Reggio Emilia per il consumo zero di suolo

Arrivata la risposta del Sindaco di Reggio Emilia che aderisce con entusiasmo all'invito

Si stringe l'alleanza fra le Amministrazioni comunali di Cesena, Rimini e Reggio Emilia,  nel nome del 'consumo zero' di suolo.

A gettare le basi la lettera con la quale, il 19 marzo scorso, i Sindaci di Cesena Paolo Lucchi e di Rimini Andrea Gnassi, insieme ai rispettivi Assessori all'Urbanistica, avevano proposto al collega di Reggio Emilia Luca Vecchi un incontro per confrontarsi insieme, alla luce delle analoghe iniziative intraprese nelle tre città per ridurre il consumo di suolo: a Cesena sono stati riportati a destinazione agricola 128 ettari con la Variante di Salvaguardia adottata un anno fa e che proprio  giovedì 9 aprile approda  in Consiglio comunale per l'approvazione; la Giunta di Rimini, che con lo stesso strumento nel 2013 aveva limitato gli indici di edificabilità del Piano Regolatore, punta a ridurre di 110 ettari la previsione di aree edificabili nel nuovo Piano Strutturale Comunale; infine, Reggio Emilia nelle settimane scorso ha approvato una delibera dello stesso tenore, per riportare a uso agricolo 32 ettari.

L'idea dei Sindaci romagnoli e del collega reggiano è di prendere le mosse da queste iniziative per portare all'attenzione del Governo regionale l'istanza di adeguare strumenti legislativi e strategici che estendano a tutta l'Emilia Romagna un nuovo modello di sviluppo. Ora è arrivata la risposta del Sindaco di Reggio Emilia, che aderisce 'con entusiasmo' all'invito, dichiarandosi disponibile fin da subito a incontrarsi per approfondire il tema.

"Registriamo con grande soddisfazione l'adesione del Sindaco Vecchi alla nostra proposta - sottolineano il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e l'Assessore all'urbanistica Orazio Moretti - che conferma una sostanziale identità di valutazioni su un aspetto ormai prioritario per il futuro delle nostre comunità e già fortemente radicato anche nella sensibilità comune. Oggi, come amministratori pro tempore, siamo chiamati a indicare quale dovrà essere la fisionomia delle nostre città fra 10 anni e per farlo dobbiamo compiere scelte strategiche radicalmente diverse rispetto al passato, quando si è costruito troppo e, soprattutto, si era programmato di costruire ben più di quel che servirà in futuro alle nostre comunità. In questa direzione si è mossa l'Amministrazione comunale di Cesena, quando ha deciso, con la Variante di salvaguardia, di rivedere le previsioni edificatorie e di restituire alla destinazione agricola 128 ettari di terreno. E trovo particolarmente significativo che la risposta del Sindaco di Reggio Emilia sia arrivata proprio oggi, alla vigilia della seduta nella quale il Consiglio comunale sarà chiamato ad approvare la Variante. Crediamo di non sbagliare affermando che non si tratta solo di esprimersi su un 'semplice' strumento di programmazione urbanistica, ma su una visione più complessiva della Cesena dei prossimi anni e anche su un'Emilia-Romagna profondamente cambiata, quella che lasceremo in eredità ai nostri figli".

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Chiudi la versione stampabile della pagina e ritorna al sito