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Il Comune di Cesena intende aderire al nuovo patto di sindacato di Hera

"Anche con i nuovi meccanismi la governance resta saldamente in mano pubblica"

 Il Comune di Cesena intende confermare l'adesione al nuovo patto di sindacato tra i soci pubblici di Hera, ritenendo la partecipazione a Hera strategica per i servizi pubblici locali e valutando che anche con le nuove modalità venga assicurata la governance pubblica della multiutility.

A segnalarlo sono il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e il Vicesindaco Carlo Battistini in una lettera ai consiglieri comunali, in vista della riunione della commissione consiliare competente, che si terrà mercoledì 1 aprile  e che ha all'ordine del giorno proprio questo tema.

Nella loro comunicazione Sindaco e Vicesindaco evidenziano che le redini rimarranno in mano pubblica, mantenendo la maggioranza dei diritti di voto in assemblea, anche a fronte di una riduzione della quota complessiva di azioni bloccate in loro possesso, destinata a scendere dal 51 al 38,5%.
Va ricordato che il Comune di Cesena ha anticipato, al momento dell'approvazione del bilancio 2015, l'intenzione di vendere una quota di azioni Hera con lo scopo di finanziari il corposo piano di investimenti previsti per il prossimo triennio.  

Di seguito il testo della lettera 

Il Comune di Cesena, all'interno della delibera sulla razionalizzazione delle società partecipate approvata nello scorsa seduta del Consiglio comunale, ha confermato che Hera è una società strategica per i servizi pubblici locali.
Coerentemente a ciò, ora l'Amministrazione comunale manifesta l'orientamento di confermare l'adesione al patto di sindacato tra i soci pubblici, tramite il quale viene garantita la governance pubblica della multiutility per il periodo 2015-2018.

Il nuovo patto elimina il vincolo del 51% di azioni bloccate in mano ai comuni, ma il governo pubblico resta garantito ed Hera non sarà privatizzabile.
La garanzia è contenuta nelle modifiche statutarie che prevedono il voto maggiorato legato alle azioni vincolate e la maggioranza del 75% necessaria per cambiare lo statuto.Il nuovo patto di sindacato pubblico prevede che i comuni, complessivamente, non detengano più il 51%, bensì almeno il 38,5% delle azioni, mantenendo comunque la maggioranza dei diritti di voto in assemblea; quindi il comitato di sindacato costituito dai comuni di Alfonsine, Anzola dell'Emilia, Argelato, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Bagno di Romagna, Baricella, Bentivoglio, Bologna, Bondeno, Borghi, Borgo Tossignano, Brisighella, Budrio, Calderara di Reno, Campogalliano, Casalecchio di Reno, Casalfiumanese, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Castel Guelfo, Castel Maggiore, Castel S. Pietro, Castello d'Argile, Castiglione dei Pepoli, Cervia, Cesena, Codigoro, Conselice, Copparo, Cotignola, Faenza, Ferrara, Firenzuola, Fontanelice, Fusignano, Gaggio Montano, Galliera, Gambettola, Gatteo, Gemmano, Granarolo dell'Emilia, Grizzana Morandi, Imola, Lizzano in Belvedere, Loiano, Longiano Lugo, Malalbergo, Marradi, Marzabotto, Massa Lombarda, Medicina, Mesola, Minerbio, Misano Adriatico, Monte S. Pietro, Monzuno, Morciano di Romagna, Mordano, Ozzano nell'Emilia, Padova, Palazzuolo sul Senio Pianoro, Pieve di Cento, Portico S. Benedetto, Portomaggiore, Ravenna, Riolo Terme, Roncofreddo, Russi, Sala Bolognese, San Benedetto Val di S., San Clemente, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, San Mauro Pascoli, San Pietro in Casale, Santa Sofia, Sant'Agata sul Santerno, Santarcangelo di R., Sarsina, Sasso Marconi, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone, Solarolo, Trieste, Udine, Valsamoggia, Vergato, Vigarano Mainarda, Zola Predosa, oltre alle holding di Imola, Ferrara, Modena, Ravenna e Rimini, continuerà ad assumere le decisioni strategiche della società, in primis quelle legate agli investimenti ed ai servizi.

Per quanto riguarda il nostro territorio, Hera, dalla sua nascita avvenuta nel 2002, ha investito nella provincia di Forlì-Cesena 340 milioni di euro, di cui 145 nel ciclo idrico e 106 nello smaltimento dei rifiuti. Si tratta di interventi importanti, che garantiscono ai nostri cittadini servizi ai massimi livelli europei. Inoltre, poiché i nostri comuni hanno fatto la scelta di mantenere la proprietà pubblica delle reti dell'acqua e del gas tramite la società Unica Reti (interamente partecipata da soci pubblici), ad essa Hera ha versato, nel corso di questi anni, 125 milioni di euro di canoni, consentendo così di sostenerne il costo e, soprattutto, la qualità delle reti stesse.

Sul tema della gestione del ciclo dei rifiuti, giova sottolineare come, nel 2013, Cesena abbia raggiunto il 54,4% di recupero e riciclo di rifiuti (la Svezia, che è al secondo posto in Europa, è al 50,4%), con un dato provinciale pari al 51% e la media dell'Emilia-Romagna attestata al 47,9%, mentre il dato nazionale è pari al 39%. Inoltre, grazie a precisi indirizzi che Hera ha ricevuto dai soci, grazie agli affidamenti di servizi a cooperative sociali, hanno trovato inserimento lavorativo 581 persone svantaggiate.

Infine, ci preme un'ultima sottolineatura su Hera. Spesso ci si riferisce alla società parlando di "poltronificio": è importante non perdere di vista il fatto che, prima dell'aggregazione che ha dato vita ad Hera, esistevano 225 società che gestivano i servizi pubblici, ed ognuna di esse aveva propri organi di amministrazione.

Ciò che abbiamo cercato di riassumere brevemente in queste righe sono i risultati di una governance pubblica della società, che si appresta ora ad affrontare le nuove gare per l'affidamento della distribuzione del gas e quelle per lo smaltimento dei rifiuti, nonché l'attivazione dei nuovi investimenti fondamentali soprattutto nel servizio idrico.Per questi motivi l'Amministrazione comunale di Cesena intende confermare l'adesione al contratto di sindacato.

Occorre aggiungere un elemento: i Comuni, con la riduzione dal 51 al 38,5% delle azioni vincolate, avranno comunque una quantità maggiore di azioni libere che potranno essere collocate sul mercato già da quest'anno. Ciò si rivelerà un elemento fondamentale per garantire agli stessi Comuni risorse certe per la realizzazione degli investimenti. Infatti, i vincoli imposti dal patto di stabilità per gli enti locali, rendono particolarmente difficile la messa in opera degli investimenti necessari per la cura delle città. Dalla alienazione di parte delle azioni deriveranno risorse aggiuntive e saranno molti i Comuni che così riusciranno a realizzare le opere pubbliche necessarie.

Per quanto riguarda il Comune di Cesena, che attualmente possiede 23.260.003 azioni di Hera, ciò significa la possibilità, nel prossimo triennio, di collocarne sul mercato fino ad un massimo di 6.551.787, come peraltro già previsto nel bilancio di previsione 2015 approvato dal Consiglio comunale lo scorso dicembre.    

Il Vicesindaco                                          
Carlo Battistini          

Il Sindaco                                
Paolo Lucchi
 

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016

Data di Pubblicazione:
01 Aprile 2015

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