E' stata notificata nella mattinata di oggi, mercoledì 25 marzo, l'ordinanza di evacuazione delle abitazioni minacciate dalla frana di Montevecchio. Il provvedimento - che arriva un anno dopo l'analoga ordinanza (tutt'ora vigente) riferita ad una vicina abitazione e al capannone adiacente - riguarda una decina di persone appartenenti a tre nuclei famigliari, tutti residenti nella stessa palazzina a due piani di via Gualdo.La decisione di ordinare lo sgombero dell'edificio è stato presa alla luce dell'allerta meteo attivato ieri e del rapido evolversi del movimento franoso che si è nuovamente riattivato dopo eccezionale ondata di maltempo del 5-6 febbraio scorso, subendo anzi una forte accelerazione.
L'ultimo sopralluogo, eseguito nella giornata di martedì 24 marzo, ha evidenziato che la velocità di avanzamento del corpo di frana è pari a circa 3 m/giorno, con il piede della frana che ormai si attesta a meno di un metro dalla palazzina evacuata oggi, mentre ha già raggiunto il vicino edificio adibito ad officina, provocandone il crollo dei muri di tamponamento.Già da diverse settimane il Servizio Tecnico di Bacino ha avviato gli interventi, tutt'ora in corso, per cercare di mantenere la frana in condizioni di sicurezza, ma nonostante l'incessante lavoro di macchine operatrici (che da giorni sistematicamente asportano il terreno a ridosso degli edifici), non si è più in grado di garantire il mantenimento di un adeguato franco di sicurezza.Di fatto, da giorni la palazzina evacuata si trova all'interno di un cantiere dove operano continuamente mezzi e macchine, e questo è un altro aspetto che rende difficile garantire la sicurezza dei residenti.
Ufficio stampa
Federica Bianchi