Entro maggio i 12 Consigli di Quartiere di Cesena dovranno essere rinnovati: dopo cinque anni di lavoro intenso e continuativo, il loro mandato sta giungendo a scadenza e per il futuro c'è qualche novità in arrivo.
"Siamo convinti - intervengono il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore ai servizi per le persone Simona Benedetti - che l'esperienza realizzata in questi anni abbia dato risultati positivi e che, pertanto, il ruolo dei quartieri debba essere valorizzato, dando nuova linfa alla partecipazione, promuovendo il confronto con la città e il coinvolgimento dell'associazionismo. Allo stesso tempo, tuttavia, dobbiamo tenere presente la necessità di introdurre meccanismi che consentano di soddisfare le esigenze di risparmio economico introdotte dalla normativa statale, che ci impone costi pari a zero per funzioni non obbligatorie come questa, sia per quanto riguarda la loro gestione, sia per quanto attiene alle procedure di elezione. Per questo, la Giunta ha ritenuto di procedere in una duplice direzione, con l'obiettivo di realizzare un sistema che mantenga inalterata (e possibilmente rafforzi) la struttura portante dei quartieri, ossia natura e scopi, organi, funzioni dei consigli, ma che preveda anche una diversa modalità di designazione, che risponda alle esigenze di risparmio, efficacia e innovazione, introducendo opportunità nuove e più ampie di partecipazione attiva da parte di tutti i cittadini".
Come funzionerà, in concreto, il rinnovo dei quartieri?
L'Amministrazione pubblicherà un bando che permetterà a tutti i cittadini di autocandidarsi, chiedendo di dichiarare l'assenza delle situazioni di incompatibilità previste dalla normativa, con la possibilità di far presente anche precedenti esperienze di volontariato già effettuate nei Quartieri stessi o nelle associazioni cittadine.
Quindi, dopo che una commissione comunale specifica avrà valutato le autocandidature, verificando l'assenza di cause di ineleggibilità, il Consiglio comunale provvederà a nominare i cittadini autocandidati e a formare i nuovi consigli di quartiere, sulla base dei risultati elettorali relativi alle precedenti elezioni amministrative.
"Il nuovo procedimento di elezione - sottolineano Sindaco ed Assessore - è accompagnato da un ampliamento delle funzioni dei Quartieri che prevede, in particolare, l'assunzione di un ruolo centrale nei percorsi di partecipazione attiva e propositiva, in particolare nelle fasi di predisposizione da parte del Comune di atti di programmazione strategica (ad esempio in materia urbanistica, nei lavori pubblici e nella programmazione dei servizi socio-sanitari e scolastici)".
"Auspichiamo - proseguono - che in tempi brevi si possa tornare (ora la legge lo vieta) ad eleggere i quartieri in concomitanti alla elezione del Sindaco e del Consiglio comunale. Nel frattempo, crediamo che il nuovo procedimento (già adottato da altri comuni fra cui Modena, Pisa, Bergamo, ecc.), ci permetta di continuare a potenziare questa fondamentale articolazione istituzionale territoriale, sulla quale la nostra città investe da oltre 40 anni e che ancora ha una attività fondamentale da svolgere per l'interesse collettivo".
L'ultima parola, naturalmente, spetta al Consiglio comunale, che entro marzo sarà chiamato ad esprimersi sul nuovo regolamento quartieri.
Ufficio stampa
Federica Bianchi