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Il Comune di Cesena taglia altre quattro società partecipate

Si tratta di FA.Ce, Valore Città e delle Stu Pieve 6 e Novello

Il Comune di Cesena sforbicia ulteriormente le sue partecipate, decidendo la dismissione di altre quattro società, che si vanno ad aggiungere alle sette già tagliate nel corso del 2014. Le quattro società a cui il Comune intende rinunciare sono FA.CE (la società che gestisce quelle che erano le farmacie comunali di Cesena), Valore Città e le due società di trasformazione urbana Pieve 6 e Novello. A comunicarlo sono il Sindaco Paolo Lucchi e il Vicesindaco Carlo Battistini con una lettera inviata oggi ai consiglieri comunali in vista della commissione consiliare che discuterà della proposta di delibera approvata dalla Giunta.Nella loro comunicazione, Sindaco e Vicesindaco illustrano il quadro complessivo delle partecipate del Comune di Cesena, che dopo questo nuovo taglio scenderanno a undici e, oltre a spiegare le ragioni che hanno portato a decidere le quattro dismissioni, forniscono indicazioni anche per il futuro delle società confermate. 

Di seguito il testo della lettera. 

Le società partecipate dagli enti locali - dopo le linee espresse dal Commissario Straordinario per la revisione della spesa nell'agosto dello scorso anno - hanno visto l'intervento del Governo Renzi, con la Legge di Stabilità 2015, che ha dettato i criteri per il contenimento della spesa ed il buon andamento dell'attività amministrativa.

Per quanto riguarda il Comune di Cesena, ricordiamo gli atti che hanno coinvolto il Consiglio comunale: il 3 luglio 2014 il Consiglio ha approvato gli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni, fondazioni, e società di capitali; il 31 luglio ha poi preso atto della ricognizione effettuata dagli uffici competenti sugli affidamenti dei servizi pubblici; il 25 settembre ha deliberato una prima razionalizzazione, con la dismissione di sei società in cui la partecipazione è inferiore al 10%; il 27 novembre la infine deliberato l'ulteriore dismissione della partecipazione in Keisna s.r.l..

La Giunta poi, in una delle ultime delibere dello scorso anno, ha approvato le linee guida per la prima applicazione del regolamento interno sui controlli in materia di partecipate, confermando la volontà di implementare il sistema di strumenti e di metodologie di controllo, alla base di una doverosa garanzia di tutela dei beni affidati pro tempore all'Amministrazione.

L'Amministrazione comunale di Cesena, quindi, è giunta al traguardo delle norme nazionali, dopo essersi mossa autonomamente da subito per un'effettiva riduzione della propria presenza in Società partecipate ed in questa stessa logica va inquadrata la proposta di delibera che verrà presto discussa in Consiglio Comunale, in tema di razionalizzazione delle società partecipate, che tiene conto dei commi 611 e 612 della Legge di Stabilità 2015 (Legge 190/2014) del Governo Renzi. 

Giova ricordare come oggi le partecipazioni societarie detenute dal Comune di Cesena si siano ridotte a 15:
1.        A.T.R. Soc. cons. a r.l. (partecipazione del Comune 24,189%);
2.       Cesena Fiera S.p.A. (partecipazione del Comune 71,575%);
3.       Energie per la città S.p.A. (partecipazione del Comune 100%);
4.       FA.CE. S.p.A. (partecipazione del Comune 11,609%);
5.       Filiera ortofrutticola romagnola Soc.Cons.p.A. (partecipazione del Comune 99,750%);
6.       HERA S.p.A. (partecipazione del Comune 1,5616%);
7.       Lepida S.p.A (partecipazione del Comune 0,0016%);
8.       Novello S.p.A. - Società di trasformazione Urbana (partecipazione del Comune 100%);
9.       Pieve 6 S.p.A. Società di Trasformazione Urbana (partecipazione del Comune 4,922%);
10.   ROMAGNA ACQUE - Società delle Fonti S.p.A. (partecipazione del Comune 9,2823%);
11.   SER.IN.AR - Servizi integrati d'area Soc.Cons.p.A. (partecipazione del Comune 37,953%);
12.   Start Romagna S.p.A. (partecipazione del Comune 15,59%);
13.   TECHNE Soc.Cons.a r.l. (partecipazione del Comune 50%);
14.   Unica reti S.p.A. (partecipazione del Comune 32,32%);
15.   Valore città S.r.l. (partecipazione del Comune 100%); 

Nello specifico della delibera, vengono confermate come strategiche per il Comune: Romagna Acque S.p.A. ed Unica Reti S.p.A., quali società patrimoniali a capitale totalmente pubblico e vincolato per la gestione delle reti e della proprietà pubblica delle fonti di acqua; Hera S.p.A. per la gestione dei servizi pubblici locali (gas, acqua e rifiuti); Start Romagna S.p.A. per la gestione del servizio di trasporto pubblico locale; Lepida S.p.A., quale società strumentale per la gestione della rete telematica e dei servizi su banda larga; Energie per la città S.p.A., quale società strumentale per i servizi di facility management nonché per il risparmio energetico; Filiera Ortofrutticola Romagnola soc. cons. p.A. quale società di interesse generale per la gestione del mercato agroalimentare; Cesena Fiera S.p.A., quale società di interesse generale per la gestione del complesso fieristico; ATR soc. cons. a r.l., quale agenzia della mobilità; TECHNE soc. cons. a r.l., quale società di interesse generale nell'ambito della formazione professionale; SER.IN.AR. soc. cons. p.A., quale società di interesse generale per la promozione dell'insediamento universitario in Romagna. 

Va anche sottolineato che per Energie per la città S.p.A. sarà successivamente valutato l'ampliamento della compagine sociale all'Unione dei Comuni Valle Savio. Per quanto riguarda Hera S.p.A., va approfondito l'indirizzo di mantenere il controllo pubblico nelle mani dei Comuni aderenti al Patto di sindacato, pur scendendo al di sotto del 51%. Per Cesena Fiera S.p.A. è in esame un percorso, in vista dei nuovi investimenti in fase di progettazione, per una nuova concessione del quartiere fieristico, nonché nuove ipotesi per la partecipazione di soci privati. Per TECHNE, società condivisa insieme al Comune di Forlì, saranno studiate le migliori strategie per lo sviluppo dell'attività. Anche per SER.IN.AR., insieme al Comune di Forlì, alle Fondazioni bancarie, alla CCIAA ed agli altri soci, sarà approfondita la prospettiva di una evoluzione su area romagnola e di nuovi interventi in ambito universitario.

In merito a FA.CE. S.p.A., in passato era stato già espresso un indirizzo per la cessione delle azioni, in quanto la società garantisce comunque l'interesse pubblico alla presenza del servizio di distribuzione dei farmaci sul territorio comunale: viene dunque ancora confermato l'intento per la dismissione della partecipazione.

Per quanto riguarda Valore Città S.r.l., in considerazione di quanto già significativamente ottenuto dalle alienazioni patrimoniali degli scorsi anni, dello stato attuale e delle prospettive del mercato immobiliare, del mutato regime fiscale, si ritiene di optare per la messa in liquidazione della società. Una volta deliberato lo scioglimento, poi, sarà compito del liquidatore procedere con le ultime alienazioni possibili, la definizione di debiti e crediti e, infine, con la cancellazione della società nei tempi dovuti.

Infine l'orientamento per le due S.T.U. (le Società di Trasformazione Urbana) è di avviare l'iter per la dismissione; infatti scopo di queste società è la progettazione e la realizzazione di interventi di trasformazione urbana in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti e, una volta assolto il loro compito, se ne esaurisce la funzione.

Pieve 6 S.p.A. ad oggi non ha condiviso con il Comune i contenuti dell'accordo da sottoscrivere necessario, già trasmesso alla società, per l'area P.I.P. di Pievesestina interessata. In fase di conclusione della Variante urbanistica definita "Variante di salvaguardia" si ritiene la società non più idonea a perseguire le strategie dell'Amministrazione.

Novello S.p.A., invece, ha concluso il suo compito con la presentazione da parte della SGR, a suo tempo selezionata, del progetto di Fondo immobiliare chiuso di social housing, al Comune ed al FIA della Cassa Depositi e Prestiti, tuttora in fase di istruttoria. Naturalmente per le fasi di liquidazione della società si dovrà tener conto delle fasi di costituzione del fondo immobiliare. 

Con l'indirizzo assunto con la deliberazione proposta al Consiglio, le società partecipate potranno ulteriormente diminuire di 4 e rimarranno quindi 11.

Continuiamo quindi con l'impegno comune dell'Amministrazione, del Consiglio e della struttura operativa, a dare impulso alla razionalizzazione delle strutture ed alla riduzione dei costi, oltre che alla trasparenza, grazie agli strumenti di verifica e di informazione di cui i Consiglieri sono dotati, per l'insieme delle società ed enti partecipati dal Comune di Cesena.  

Il Vice Sindaco                                              
Carlo Battistini

Il Sindaco                                            
Paolo Lucchi
 













 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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