Addio alla signora Annunziata Pistocchi, una delle decane della città di Cesena, morta oggi all'età di 107 anni (li aveva compiuti pochi giorni fa) a Monfalcone, dove si era trasferita da qualche tempo a casa di un nipote. Ma fino al 2012 Tina (così tutti la chiamavano) è stata, a dispetto delle oltre 100 primavere, una delle più assidue e vivaci frequentatrici della sede della Croce Bianca, in contrada Dandini, dove si recava quasi quotidianamente e spesso allietava gli altri ospiti suonando il pianoforte. E anche i vicini di casa, che le erano molto affezionati, godevano dei suoi piccoli concerti: da pianista professionista qual era stata, si esercitava al pianoforte praticamente ogni giorno. Ma si dilettava anche con il giardinaggio, orgogliosa della bellezza e del profumo dei suoi fiori.
Il suo compleanno era sempre un'occasione di grandi festeggiamenti, come conferma il Sindaco Paolo Lucchi, che in più di un'occasione vi ha partecipato per fare gli auguri alla signora Tina.
"Una di quelle feste - ricorda il Sindaco - fu ripresa da una troupe del Tg Rai regionale, che poi ha trasmesso le immagini anche in altre occasioni, trasformando quasi la signora Tina in una testimonial della vitalità dei centenari. Del resto, quello che colpiva in lei era proprio questo: i suoi occhi brillanti, la sua grande vitalità, la mente pronta, la molteplicità di interessi. Parlando con lei quasi si dimenticava che aveva alle spalle oltre un secolo di vita, tanto era di mente aperta. Una persona davvero fuori dall'ordinario, che ricorderò sempre affettuosamente, come sono certo faranno tutti quelli che l'hanno conosciuta".
Da alcuni la signora Tina si era trasferita presso la famiglia di un nipote a Monfalcone, mantenendo comunque i contatti con gli amici cesenati. Negli ultimi tempi le forze avevano cominciato ad abbandonarla e aveva rinunciato anche al pianoforte "perché non riusciva più a suonare bene come avrebbe voluto" come racconta una vicina di casa cesenate, che l'aveva sentita qualche mese fa. Ma fino all'ultimo ha mantenuto la prontezza di spirito che la contraddistingueva.
Ufficio stampa
Federica Bianchi