Esattamente 70 anni fa, il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa abbatterono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. E scoprirono l'orrore. Da quel momento tutto il mondo perse la sua innocenza e dovette fare i conti con la tragedia dell'Olocausto e le persecuzioni di massa. In occasione del Giorno della Memoria, anche Cesena si raccoglie intorno alla sua comunità per non dimenticare e tramandare le testimonianze alle generazioni future perché quello che è stato non accada mai più.
Si comincia martedì 27 gennaio alle 11.30 in piazza Almerici con una cerimonia per rendere omaggio ai cittadini cesenati ebrei deportati tra il 1943 e il 1944. Si tratta di Bernard Brumer, Elena Brumer-Rosenbau, Anna Forti, Elda Forti, Lina Forti, Lucia Forti, Diana Iacchia, Dina Iacchia, Amalia Saralvo Levi, Giorgio Saralvo e Mario Saralvo. L'amministrazione comunale, con in testa il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, deporrà una corona davanti alla lapide che li ricorda. Dopo un breve intervento del primo cittadino il Gruppo musicale Siman Tov, eseguirà brani di musica klezmer, mentre gli alunni delle scuole primarie del Quinto Circolo didattico leggeranno alcune poesie dei bambini di "Terezin".
Alle 17, al Centro Cinema San Biagio sarà invece proiettato il film di Gerard Jugnot "Monsieur Batignole". La pellicola francese narra la storia di un bambino ebreo, Simon, unico scampato al rastrellamento della sua famiglia da parte delle SS. Il piccolo è costretto a bussare alla porta di casa di Monsieur Batignole, un macellaio dall'animo semplice e modesto, per chiedere ospitalità. Il protagonista si troverà così a dover prendere una decisione difficile e rischiosa, con un genero collaborazionista e una moglie lamentosa.
Restando in ambito culturale, in questa giornata anche la Biblioteca Malatestiana proporrà una selezione di saggi, romanzi e memorie disponibili al prestito. Tra questo materiale molti film, documentari e anche fumetti sul tema della Shoah.
Sempre il 27 gennaio alle 21 al teatro Bonci, andrà invece in scena lo spettacolo "Doppio fronte - Oratorio per la Grande Guerra". Si tratta di una piéce di e con Lucilla Galeazzi e Moni Ovadia che approfittando della ricorrenza dei 100 anni dalla Prima Guerra Mondiale, porranno l'attenzione anche sull'altro fronte del conflitto, quello delle donne con i mariti in guerra, rimaste sole a mandare avanti la casa. I testi sono tratti dalle lettere dal fronte, dalle memorie dei soldati e dai diari di semplici cittadini.
L'ultima iniziativa, promossa dall'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Forlì e Cesena, è prevista per mercoledì 28 gennaio. Alle 10.30 al palazzo del Ridotto in piazza Almerici, il professor Johann Chapoutot presenterà il suo ultimo libro dal titolo "Controllare e distruggere - Fascismo, Nazismo e regimi autoritari in Europa (1918 - 1945)", appena pubblicato da Einaudi. Dopo il saluto dell'Assessore alla Cultura, Christian Castorri, Carlo De Maria dell'Università di Bologna e Direttore dell' Istituto di Storia della Resistenza, introdurrà il giovane professore francese esperto di storia contemporanea e della storia della cultura nazista.
Ufficio stampa
Federica Bianchi