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Sicurezza urbana non significa solo ordine pubblico

ma politiche integrate a tutela della coesione sociale

C'è anche il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi fra i firmatari del documento sottoscritto nei giorni scorsi che rilancia l'attenzione sulla sicurezza nelle città e sul ruolo che i Comuni possono e debbono svolgere in questo contesto, chiedendo al Governo e al Parlamento di assumere rapidamente decisioni coerenti su questo tema. A firmarlo, oltre al Sindaco di Cesena, quelli di Modena, Bolzano, Firenze, Forlì, Genova, Imola, La Spezia, Lodi, Massa, Padova, Piacenza, Pistoia, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo e Trento.
"L'appello c
he abbiamo sottoscritto - spiega il Sindaco Lucchi - dice una cosa molto chiara: la sicurezza nelle città non può coincidere solo con la pur importantissima tutela dell'ordine pubblico, con prevenzione e la repressione della criminalità. Significa anche mettere in campo le misure necessarie per superare il disagio, le difficoltà,  l'isolamento, i comportamenti che mettono a rischio la coesione sociale e la qualità urbana. E sono proprio questi gli aspetti di specifica competenza dei Comuni.
 
Insomma, chiediamo di non ridurre il ruolo dei Sindaci a esclusivi emanatori di ordinanze, ma di consentirci di attuare azioni ad ampio respiro per perseguire una visione più alta, in cui forze dell'ordine ed enti locali collaborano insieme per garantire un maggior livello di sicurezza e tranquillità dei cittadini. Come si legge nel documento, le politiche locali di sicurezza, le politiche integrate e la riforma della polizia locale sono gli strumenti che oggi dobbiamo mettere in campo per migliorare la qualità della vita delle nostre comunità". 

 
 
 
 
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