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Cerimonia di consegna del premio Malatesta Novello- città di Cesena 2014

Giovedì 20 novembre, ore 17,30 - Aula Magna della Biblioteca Malatestiana

E' tutto pronto per la cerimonia di consegna del "Premio Malatesta Novello - Città di Cesena", che si svolgerà giovedì 20 novembre (anniversario della morte di Malatesta Novello), a partire dalle ore 17.30 alla Biblioteca Malatestiana. Istituito dal Comune di Cesena nel 2007 quale riconoscimento per i cesenati di nascita o residenza che si siano distinti per la loro opera in qualsiasi campo di attività, nel corso degli anni il Premio è stato attribuito a illustri personalità rappresentative di tutti i campi, dall'economia alla politica, dal cinema alla letteratura, dall'arte allo sport.

Un versatilità confermata anche quest'anno con l'assegnazione a Emanuelle Caillat, traduttrice di importanti romanzi, fra cui le opere del Premio Nobel Patrick Modiano, a Dionigio Dionigi, decano del giornalismo sportivo cesenate e 'anima' del Panathlon, e a Giovanni Paganelli, oncologo fra i più importanti d'Italia, già collaboratore del professor Umberto Veronesi e oggi consulente dell'Irst di Meldola. 
L'evento si svolgerà nella nuova  cornice dell'Aula Magna della Biblioteca Malatestiana,  con la conduzione della giornalista Elide Giordani. A consegnare i premi (che consistono in una riproduzione della medaglia del Pisanello con il ritratto di Malatesta Novello) sarà il sindaco Paolo Lucchi.
 
L'apertura della cerimonia sarà a un trio di giovani musiciste, allieve del conservatorio "Bruno Maderna": si tratta di Francesca Faruoli al flauto, Daniela Moroncelli al violoncello e Teresa Dereviziis al violino,  che eseguiranno la Trio Sonata in sol maggiore di J.S. Bach BWV1038L'intera cerimonia sarà ripresa da Teleromagna, che la trasmetterà nei giorni successivi. 

I nomi di Emanuelle Caillat, Dionigio Dionigi e Anna Zanoli si aggiungono all'albo d'oro del Premio, che nelle precedenti edizioni è stato conferito all'onorevole Oddo Biasini, Nicoletta Braschi, Davide Trevisani nel 2007, Mariangela Gualtieri, Alberto Sughi, Azeglio Vicini nel 2008, Francesco Amadori, Ilario Fioravanti, Monica Mondardini nel 2009, Giorgio Ceredi, Maria Grazia Maioli ed Edmeo Lugaresi (alla memoria) nel 2010, Nerio Alessandri e Chiara Guidi nel 2011, Cino Pedrelli (alla memoria), Bruno Piraccini e Cristina Ravaglia nel 2012, Giuliano Galassi, Giobbe Gentili e Anna Zanoli nel 2013.
 
Di seguito una breve scheda biografica dei premiati e le motivazioni con le quali la giuria del premio, presieduta dal sindaco Lucchi e composta dal professor Marino Biondi, docente di Storia della critica e della storiografia letteraria all'Università di Firenze e dal  professor Carlo Dolcini, docente di Storia Medievale all'Università di Bologna, ha deciso l'assegnazione dei premi 2014.
 
Di seguito le motivazioni dell'assegnazione e una breve scheda biografica dei tre premiati:
 
EMANUELLE CAILLAT
MOTIVAZIONE

Il Premio Malatesta Novello 2014 va a Emanuelle Caillat
Per la sensibilità e l'intelligenza della sua attività di traduttrice, attraverso la quale gli italiani hanno potuto conoscere i libri di grandi autori d'Oltralpe, primo fra tutti il premio Nobel Patrick Modiano. Il suo è un lavoro prezioso, paziente, profondo: non è la semplice traslazione da una lingua all'altra, ma piuttosto un'immersione nel  testo per coglierne ogni sfumatura, ogni dettaglio stilistico, e fare in modo che la voce di ogni autore continui a parlare con la stessa vivezza anche in un idioma diverso. Sulla scia dell'eredità lasciataci dal 'lettore di provincia' Renato Serra, che nella Cesena di inizio Novecento si confrontava con i protagonisti della grande letteratura europea, oggi Emanuelle Caillat con la sua opera, contribuisce ad alimentare la conoscenza e il dialogo fra culture, abbattendo il muro delle barriere linguistiche. 
Scheda biografica.
Nata a Parigi il 4 febbraio 1971 da padre francese e madre cesenate, ha vissuto fino agli otto anni in Francia per poi trasferirsi con la famiglia a Cesena, dove risiede tuttora. È sposata, con tre figli.Ha frequentato il locale Liceo Scientifico «A. Righi». All'Università di Bologna si è laureata in Lingue e Letterature Straniere, con una tesi su Georges Perec, e in Lettere Moderne, con una tesi su Gadda. Ha inoltre conseguito un master in didattica delle lingue e una specializzazione in traduzione editoriale.Insegna Lingua Francese all'ITE «R. Serra» di Cesena, e tiene il laboratorio di Traduzione Letteraria presso la Fondazione Universitaria S. Pellegrino.
Come traduttrice, ha lavorato con diverse case editrici (fra cui Rizzoli, E/O, Einaudi) e ha tradotto numerosi romanzi contemporanei, quali ad esempio:
- Quale motorino con il manubrio cromato giù in fondo al cortile? di Georges Perec (edizioni E/O), finalista al Premio Monselice per la Traduzione nel 2005;
- L'eleganza del riccio di Muriel Barbery (e/o), best-seller del 2008;
- L'orizzonte e L'erba delle notti di Patrick Modiano (Einaudi), vincitore del Premio Nobel per la Letteratura 2014.Attualmente sta lavorando alla revisione di un romanzo di Colette, in attesa di partire con la traduzione dell'ultima opera di Modiano, Pour que tu ne te perdes pas dans le quartier, appena pubblicata in Francia.   

DIONIGIO DIONIGI
MOTIVAZIONE
Il Premio Malatesta Novello 2014 va a Dionigio Dionigi
Per la passione, il dinamismo, l'impegno con i quali si è messo al servizio dello sport cesenate. Lo ha fatto in veste di valente giornalista, lavorando a stretto contatto con personaggi leggendari della stampa sportiva e raccontando per lunghi anni le imprese del Cesena Calcio. Ma lo ha fatto soprattutto come fondatore e animatore del Panathlon Club, che sotto la sua guida è cresciuto fino a diventare il più grande del mondo. E attraverso il Panthlon ha operato instancabilmente per promuovere i valori sportivi più autentici: la lealtà, il rispetto dell'avversario, il sano agonismo, il benessere dell'attività fisica. Un impegno rivolto soprattutto ai più piccoli, con molteplici iniziative nel mondo della scuola. Nell'anno di Cesena Città Europea dello Sport, la sua attività è l'emblema e la miglior sintesi dello spirito sportivo che ha fatto da filo rosso  di questi mesi, e che certo proseguirà anche in futuro.   
Scheda biografica
Cesenate doc, classe 1934. Imprenditore di successo, è ai vertici della Società Gas Rimini, giornalista e presidente da 24 anni del Panathlon Club Cesena, il più numeroso del mondo (210 soci), impegnato in prima fila nel diffondere i valori sportivi e promuovere la solidarietà. E' tra i giornalisti storici di Cesena, ha lavorato a lungo per il Resto del Carlino, la Rai, l'Ansa, il Guerin Sportivo, diretto dal  conte Alberto Rognoni.Tra le basi di lavoro di Dionigio Dionigi il famoso capanno sul porto a Cesenatico, quello del Conte Rognoni dove ha operato a stretto contatto con Gianni Brera, Italo Cucci, Slawitz, Aldo Giordani e altri tra coloro che hanno fatto la storia del giornalismo sportivo e non.Grande tifoso e appassionato del Cesena ha firmato anche in varie pubblicazioni locali sulla squadra bianconera. Legatissimo a Cesena, alle sue radici, alla sua storia, numerose sono le iniziative in ambito sociale e sportivo promosse dal Panathlon Club, impegnato nella diffusione dei sani principi di educazione e formazione sportiva, con un coinvolgimento attivo nella solidarietà. Alcune manifestazioni sono diventate tradizione come il PanathlonGiochiamo, che ogni anno coinvolge a fare sport 1500 ragazzini e ragazzine delle scuole elementari di Cesena e comprensorio, e La Due X Bene manifestazione ciclistica benefica a coppie miste che raduna grandi campioni del pedale del presente e del passato. Insieme ad altri amici poi dal giugno 2004 è tra i promotori del Memorial Pantani, la gara internazionale nel ricordo del Pirata. Il campione di Cesenatico infatti era un socio del Panathlon e proprio durante una conviviale del sodalizio nell'estate 1998, dopo avere appena trionfato al Giro, rivelò in anteprima che sarebbe andato al Tour puntando a vincerlo. E così fece. Il Panathlon Club Cesena ha ricevuto molteplici riconoscimenti nazionali e internazionali, tra i suoi attuali soci ha anche personaggi d'altissima caratura come il presidente onorario Azeglio Vicini, Sandro Gozi, Luca Liguori, Giorgio Martino, Francesco Moser e  Albero Zaccheroni.   

GIOVANNI PAGANELLI
MOTIVAZIONE
Il Premio Malatesta Novello 2014 va a Giovanni Paganelli
Per lo straordinario contributo che ha dato alla ricerca per la lotta ai tumori, con la sperimentazione e il perfezionamento di tecniche innovative, a cominciare da quella per la mappatura del linfonodo sentinella. Se oggi la parola 'cancro' non è più considerata una condanna senza appello, se sempre più malati riescono a guarire, lo si deve anche al suo prezioso impegno, che lo ha portato a lavorare  in prestigiose strutture come l'Istituto Europeo di Oncologia di Milano e lo ha fatto diventare uno dei protagonisti indiscussi della ricerca biomedica internazionale. La scelta di tornare in Romagna e mettere la sua esperienza e le sue capacità al servizio dell'Irst e dell'Asl Romagna non solo conferma il suo legame profondo con la terra d'origine, ma ne testimonia anche  la disponibilità a mettersi in gioco per  una grande sfida: quella di far crescere qui un'attività di eccellenza, capace di diventare punto di riferimento ben al di fuori dei confini romagnoli.  
Scheda biografica
Considerato uno degli oncologi più importanti d'Italia, è stato tra i più stretti collaboratori di Umberto Veronesi. Tra i fondatori dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano, struttura che ha innovato la ricerca nel campo dell'oncologia internazionale, è stato uno dei Direttori di Divisione e Unità alla guida della Medicina Nucleare. Nato a Cesenatico 59 anni fa, sposato, padre di quattro figlie, pur girando il mondo non ha mai abbandonato la sua Cesena, città dove tutt'ora abita. Anche la sua esperienza professionale oggi lo vede impegnato nella sua amata Romagna, come consulente scientifico per la Medicina Radiometabolica all'Irst di Meldola, e in qualità di responsabile per la ricerca in Medicina Nucleare dell'Area Vasta Romagna. Presso il servizio di Medicina Nucleare dell'Ospedale Bufalini, luogo dei suoi primi passi nella ricerca, svolge il ruolo di consulente.Il suo percorso formativo ha preso avvio all'Alma Mater di Bologna. Dopo la laurea, ha mosso i primi passi come ricercatore specializzandosi in Geriatria e Medicina Nucleare. Dal 1989 al 1994 ha svolto la sua attività come aiuto ricercatore e clinico presso il Dipartimento di Medicina Nucleare nell'Istituto scientifico San Raffaele di Milano. Prima ancora, dal 1987 al 1988, ha lavorato all'Hammersmith Hospital, Royal Postgraduate Medical School di Londra, perfezionando l'utilizzo degli anticorpi monoclonali. Ha ottimizzato una tecnica linfoscintigrafica per la mappatura del linfonodo sentinella nei carcinomi della mammella.
Nel 1998 ha vinto il premio "Marie Curie Award" istituito dalla Europea Association of Nuclear Medicine. Dal febbraio 2001 al dicembre 2003 ha ricoperto la carica di Esperto del Consiglio Superiore di Sanità.     

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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