Il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi sarà domani, venerdì 11 giugno a Modena per partecipare all'assemblea straordinaria dell'Anci Emilia - Romagna, di cui è vicepresidente. L'assemblea, che vedrà la partecipazione del Presidente della Regione Vasco Errani e del Coordinatore dei Presidenti delle Anci Regionali Alessandro Cosimini, Sindaco del Comune di Livorno, è stata convocata per la nomina del nuovo Presidente, ma l'ufficio di presidenza ha voluto dare a questo appuntamento un ulteriore significato, trasformandolo in un'occasione per manifestare le fortissime e crescenti difficoltà finanziarie che i Comuni vivono e che, con la manovra economica approvata il 31 maggio, diventeranno ancora più gravi. "Tutti i Comuni aderenti all'Anci Emilia - Romagna - sottolinea il Sindaco Paolo Lucchi - condividono la stessa preoccupazione a proposito dei tagli imposti alle autonomie locali: basti dire che la manovra graverà per il 59% su Regioni, Province e Comuni, riducendo i trasferimenti di 14,8 milioni di euro. Abbiamo la consapevolezza che tutto ciò si ripercuoterà pesantemente non solo sui bilanci dei Comuni, ma soprattutto sull'economia locale, sui cittadini e le famiglie (e in particolare quelle più esposte alla crisi), ci imporrà di ridimensionare i servizi e ci impedirà di promuovere adeguate politiche di sviluppo. Per questo, al termine dell'assemblea tutti noi Sindaci indosseremo la fascia tricolore e sfileremo lungo le vie di Modena fino alla Prefettura per rinnovare al Prefetto le ragioni e le proposte dell'Anci e consegnargli due giovani piante, come monito a non seccare la pianta della democrazia locale, che è la linfa vitale del Paese. La difesa delle capacità di intervento degli enti locali è sulla stessa linea delle iniziative che altri protagonisti della vita politica e sociale del nostro Paese stanno intraprendendo in questi giorni: penso ad esempio alla manifestazione promossa dalla Cgil per sabato a Roma. Nessuno di noi mette in discussione la necessità di dover intervenire per risanare i conti pubblici, ma siamo convinti che la strada imboccata dal Governo non sia quella giusta e che sia necessario apportare correttivi alla manovra per renderla più equa e impedire, così, che a pagare il conto, siano sorpattutto le fasce più deboli".