Si trasmette, per conoscenza, la risposta del Sindaco Paolo Lucchi alla lettera che ha ricevuto in data odierna dal signor Stefano Amadori.
Gentile Sig. Amadori,naturalmente non posso entrare nei dettagli della sua personale situazione, poiché non so quale dei 6 "Stefano Amadori" residenti a Cesena (tutti in età da lavoro, eccetto uno in età da pensione) lei sia. Non mi soffermo sulle sue riflessioni legate alla politica nazionali, in quanto non competono al Sindaco, ma desidero fornirle informazioni dettagliate sugli aspetti che attengono al Comune, richiamati nella sua mail. Lei scrive di "aumenti preoccupanti di TASI, TARI e IRPEF". Afferma inoltre che "l'aumento dell'IRPEF comunale sottrarrà dalle pensioni, prive di aumento (compreso quelle di medio/basso reddito), diversi euro diminuendo perciò l'importo mensile".Su questo vorrei dettagliare meglio su quali scelte si sia basato il bilancio 2014 per la nostra città, approvato dal Consiglio Comunale lo scorso 31 luglio. Parto dalla TASI, "new entry" (e non per scelta del nostro Comune.....) nella tassazione locale. O meglio, nuova sigla, perché dopo averci raccontato che l'IMU sulla prima casa era stata abolita e che quindi non sarebbe stata più pagata, a livello nazionale è stata reintrodotta l'imposta sulla prima casa sotto questa forma. I Comuni avevano di fronte 2 possibilità: o applicarla - a tutti, indistintamente - all'aliquota base del 2,5 per mille, oppure prevedere un'aliquota superiore (fino a un massimo del 3,3 per mille) il cui extragettito doveva essere destinato esclusivamente alle detrazioni per la stessa TASI. Noi abbiamo scelto la seconda strada, perché era l'unica che ci permettesse di attuare una differenziazione fra chi ha maggiori possibilità economiche e chi invece vive una situazione di difficoltà.Lo strumento attraverso cui individuare le detrazioni è lo stesso che da anni utilizziamo per scaglionare le tariffe di accesso ai servizi, ossia l'Isee. Come ben saprà, l'Isee, pur coi suoi limiti, è al momento lo strumento meno imperfetto, quello che meglio fotografa la situazione economica delle famiglie.Nell'applicarlo alle detrazioni TASI, abbiamo deciso di utilizzare scaglioni molto stretti, di 500 euro, in modo da differenziare il più possibile le varie situazioni.Tali detrazioni vanno da un minimo di 6 euro ad un massimo di 360 euro, fruibili da chi ha una Isee fino a 37.500 euro (per le Isee inferiori ai 7.500 euro è prevista l'esenzione totale).Questo per far sì che chi ha un po' di più contribuisca per far sì che chi ha meno dia un po' di meno. In riferimento alla TARI, il piano economico finanziario del ciclo dei rifiuti viene determinato da Atersir, fissando il costo del servizio, sulla base del quale i Comuni sono chiamati a definire le proprie tariffe. Il lavoro di controllo di gestione svolto in questi anni ha fatto sì che il costo del servizio in sé sia, per il 2014, diminuito, e questo è servito a mitigare l'insorgenza di costi diversi, che hanno comportato l'aumento di tariffa: costi in gran parte legati alle insolvenze molto elevate registrate nell'esercizio 2013. Sulla base di questi dati abbiamo deciso un'accelerata importante sull'estensione del porta a porta, in quanto, una volta a regime questo sistema sull'intera città, sarà possibile applicare la cosiddetta tariffa puntuale, ossia ognuno pagherà sulla base dei rifiuti che si producono, superando così i macchinosi meccanismi di calcolo che ho appena cercato di descrivere. Infine, per quanto riguarda l'IRPEF, è stata introdotta una applicazione progressiva delle aliquote. Ciò comporta che all'aumentare del reddito, aumenta anche l'addizionale comunale.Gli aumenti partono dai redditi superiori a 28.000 euro, lasciando invariata l'aliquota comunale IRPEF per i redditi fino a quella soglia: ciò significa che per il 76,7% dei cesenati non aumenterà. Questo a dimostrazione di come, in realtà, almeno a Cesena non ci siano aumenti della quota Irpef comunale per i redditi - e quindi anche le pensioni - medio bassi.
Cordialmente
Paolo Lucchi
Ufficio stampa
Federica Bianchi