Il 22 agosto del 1944 l'aia di una casa colonica di San Giorgio fu il teatro della drammatica morte di Ernesto Barbieri e Colombo Barducci, uccisi per mano di una squadra di fascisti.
Barbieri, già esule in Argentina, era il capo del Comitato di Liberazione Cesenate clandestino e aveva avuto un grande ruolo nel tessere la rinascita unitaria delle forze politiche cesenati; consapevole di essere un 'grande ricercato', si muoveva con prudenza e scaltrezza, riuscendo così a sfuggire più volte ai rastrellamenti.
Ma quel giorno, in quel luogo, Ernesto si sente al sicuro: si trova nella casa di Colombo Barducci, contadino e compagno di lotta, dove spesso i GAP si sono incontrati e hanno trovato rifugio.Per questo, pur in quel clima di estremo pericolo (solo 4 giorni prima erano stati uccisi al ponte di Ruffio gli otto marinai che cercavano di unirsi ai partigiani), Ernesto Barbieri e altri compagni si mettono ad aiutare la famiglia Barducci per risanare il pozzo di casa, che risulta inquinato.
I rumori del lavoro coprono quelli dell'arrivo della pattuglia fascista che così riesce a cogliere di sorpresa i partigiani. Ernesto Barbieri e Colombo Barducci muoiono così, sotto i colpi del mitragliatore.
A Barbieri la Repubblica Italiana ha assegnato la Medaglia d'argento alla memoria.Questa mattina, nel 70° anniversario della loro uccisione, il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore alla Cultura Christian Castorri hanno voluto rendere omaggio al sacrificio di Barbieri e Barducci, recandosi nel luogo della loro morte.
"Il prossimo 20 ottobre - ricordano il Sindaco Lucchi e l'Assessore Castorri - Cesena celebrerà il 70° anniversario della liberazione dall'occupazione nazi-fascista e crediamo che il modo migliore per prepararci a quell'appuntamento sia quello di custodire una memoria viva e consapevole di coloro che, con il loro impegno e il loro sacrificio personale, come Ernesto Barbieri e Colombo Barducci, contribuirono a restituirci la democrazia e la libertà".
Nel corso della visita, Sindaco e Assessore hanno incontrato i figli e i nipoti di Ernesto Barbieri e, in accordo con loro e con l'attuale proprietario della casa colonica, Walter Rocchi, hanno stabilito che il prossimo 20 ottobre - 70° anniversario della liberazione di Cesena - venga collocata una targa commemorativa sulla facciata dell'edificio.
Ufficio stampa
Federica Bianchi