Pieno rispetto delle norme e ricorso al buon senso: così si regola il Comune di Cesena per l'acquisto delle varie categorie di beni e servizi (fra cui di elettricità, telefonia fissa, cellulare o per traffico dati) per le quali le pubbliche amministrazioni devono servirsi della centrale nazionale degli acquisti o delle centrali regionali.
A sottolinearlo è il Sindaco Paolo Lucchi che su questo tema ha inviato questa mattina una comunicazione ai consiglieri comunali. Nella lettera il Sindaco fa il punto della situazione, indicando per le varie voci gli accordi siglati, in massima parte attraverso la centrale regionale degli acquisti Intercent, a cominciare da quello di poche settimane fa per la telefonia e la trasmissione dati.
Di seguito il testo della lettera del Sindaco.
Sull'edizione del quotidiano "La Repubblica" di mercoledì 7 agosto, è apparso un articolo, a firma del giornalista Federico Fubini, relativo all'invio di 200 lettere ad altrettanti enti pubblici locali, regionali e nazionali da parte di Raffaele Cantone e Carlo Cottarelli, rispettivamente commissario per l'anticorruzione e commissario per la spending review.
Oggetto di tale corrispondenza è l'anomalia, riscontrata nelle amministrazioni destinatarie, nelle modalità di acquisto di alcuni beni e servizi. Singolarità che, stando a quanto riportato nell'articolo di stampa, avrebbero comportato oneri finanziari aggiuntivi per le amministrazioni contraenti.Le anomalie vengono rilevate soprattutto in virtù del fatto che, per tali acquisti, non ci si sia avvalsi delle centrali uniche di acquisto nazionali o regionali (Consip e Intercent), in modo particolare per l'acquisto di traffico dati, traffico telefonico fisso e mobile ed energia elettrica.In virtù di ciò, vengono chieste specifiche spiegazioni sulle motivazioni che hanno portato a scegliere di non avvalersi di Consip e Intercent. Questo articolo di stampa diventa l'occasione, per l'Amministrazione Comunale di Cesena, per rendere noti i dettagli di come, invece, nella nostra città ci sia un modus operandi rispettoso sia delle norme, sia del buonsenso finalizzato a ottenere risparmi laddove le condizioni lo permettano.
Nel farlo, seguiamo lo schema dell'articolo, prendendo come riferimento i servizi di traffico dati, traffico telefonico fisso e mobile ed energia elettrica.Per quanto riguarda la telefonia e i dati, è delle scorse settimane (esattamente del 21 luglio 2014) l'adesione del Comune di Cesena alla convenzione stipulata dalla centrale di committenza regionale Intercet-ER, denominata "Servizi convergenti ed integrati di trasmissione dati e voce su reti fisse e mobili".
L'adesione a questa convenzione altro non è che la migrazione delle convenzioni precedenti, sempre stipulate attraverso Intercent-ER, da tempo utilizzata dal Comune di Cesena quale centrale di acquisto al fine di ottenere economie di scala.Per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica per gli edifici pubblici, si è anche qui in presenza dell'adesione ad una convenzione Intercent-ER (risultata più conveniente della analoga Consip) la cui validità è partita nell'anno in corso. Nel biennio precedente (2012-2013) l'aggiudicazione del servizio si era svolta attraverso una gara europea a procedura aperta, nella quale era risultata vincente la stessa società che ha poi proposto la miglior offerta alla centrale Intercent-ER.
In questa convenzione, pur avendone la possibilità, non è stata ricompresa l'illuminazione pubblica, in quanto è ancora vigente un contratto più ampio (comprensivo di energia, manutenzione ordinaria e straordinaria) stipulato con Hera diversi anni fa.
Naturalmente, quando si dovrà rinnovare la fornitura di energia elettrica per la illuminazione pubblica, essa verrà effettuata attraverso le modalità previste dal D.L. 95/2012, così come, dalla sua entrata in vigore, il Comune di Cesena ha sempre fatto.
Il Sindaco
Paolo Lucchi
Ufficio stampa
Federica Bianchi