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A Palazzo Comunale la lezione per la Repubblica del professor Schiera

Un'immagine della lezione
Un'immagine della lezione

"Festa della Repubblica... non è una cosa banale". A ricordarlo agli studenti del liceo scientifico e dell'istituto Macrelli presenti questa mattina nella sala del Consiglio Comunale è stato il professor Pierangelo Schiera dell'Università di Trento, a cui quest'anno era stato affidato il compito di tenere l'ormai tradizionale 'lezione per la Repubblica'.
Accanto agli studenti, a seguire la relazione del professor Schiera, introdotta dai saluti della Presidente del Consiglio Comunale Rita Ricci e del Sindaco di Cesena Paolo Lucchi, c'erano il Prefetto Angelo Trovato, le autorità civili, religiose e militari, molti consiglieri comunali e rappresenti delle associazioni combattentistiche.
In uno stimolante gioco di rimandi fra il passato e il presente, fra le tappe che hanno portato alla nascita della Repubblica Italiana e i temi attuali della politica, come ad esempio il federalismo, il professor Schiera ha concluso con una riflessione sulla Costituzione, invitando i ragazzi a esaminarne gli articoli "quasi come un gioco, in uno di quegli strabilianti intrecci comunicativi che riuscite a fare con i nuovi mezzi. Sull'i-phone c'è un'applicazione dedicata alla nostra Costituzione. La apro e vi leggo il testo dell'articolo 2, che riconosce 'i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale'. Capito? Si va avanti così fino all'articolo 12, che parla della bandiera della nostra Repubblica. Non è molto, ma dovrebbe bastare a rassicurare il nostro Presidente che dice di non avere potere. Va bene così, il potere ce l'abbiamo noi, ce l'avete voi; ma è materia inerte se non viene utilizzato. E per usarlo dobbiamo prima conoscerlo. Studiamo dunque la Costituzione ogni giorno, e cerchiamo di applicarla, di difenderla, di migliorarla, ogni giorno, con l'arma più semplice e divertente, che quella di partecipare. A cosa? A tutto!".

 
 
 
 
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