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Abbandono dei rifiuti fuori dai cassonetti: il Comune intensifica la sorveglianza

L'Amministrazione chiede ad Hera di estendere a Cesena la sperimentazione dell'app Rifiutologo


Rifiuti abbandonati? No, grazie.
Anche durante il periodo estivo non si ferma la lotta contro il riprovevole fenomeno, che ha molteplici facce. Si va dai sacchi dell'immondizia lasciati accanto al cassonetto ai mobili vecchi accatasti vicino all'isola ecologica, per arrivare all'abbandono di elettrodomestici rotti e di altri rifiuti potenzialmente pericolosi.

Per fortuna, la situazione sta migliorando: secondo i dati comunicati da Hera al Comune, nel 2010 gli interventi per il recupero di rifiuti abbandonati sono stati 7343, mentre nel 2013 sono scesi a 4110, con un calo del  44%. Il loro numero resta comunque alto e per contrastare il ripetersi di questi episodi, accanto alle necessarie operazioni di pulizia e bonifica, ha un ruolo importante l'opera di controllo svolta da Polizia Municipale e da Guardie Ecologiche Volontarie, con le quali dal 2011  è attiva una specifica convenzione.

Fra novembre 2013 e giugno 2014, le Gev hanno effettuato 150 servizi di controllo in diverse fasce orarie (comprese quelle serali), monitorando a rotazione tutti i quartieri di Cesena, e in particolare i punti più critici. E anche se località più isolate favoriscono i comportamenti scorretti come nel caso della postazione a fianco del cimitero di San Mauro -, i punti 'sorvegliati speciali' sono presenti anche in area urbana, come ad esempio in via Friuli, via Balbo e via Fornaci.

L'attività di controllo delle Gev ha portato in otto mesi a oltre 300 segnalazioni, con conseguenti interventi di sgombero. Le tipologie dei rifiuti abbandonati sono le più varie, ma nella loro opera le Guardie ecologiche ne hanno individuate anche alcune legate alla 'stagionalità': ad esempio, in concomitanza con le pulizie di primavera e il cambio degli armadi è aumentato notevolmente il numero di materassi e di indumenti abbandonati, specialmente nelle postazioni dove non si trovano i contenitori adibiti a questo scopo dalle associazioni.

Invece, nel periodo dei Mondiali di calcio (e delle promozioni per l'acquisto dei televisori) sono aumentati in modo consistente gli abbandoni di TV, quasi sempre a tubo catodico, tanto da far avviare interventi di sensibilizzazione nei confronti dei riparatori.
Nonostante i controlli assidui, cogliere sul fatto i responsabili degli abbandoni è molto difficile, ma in qualche caso le successive indagini hanno permesso di individuare il trasgressore: sei i verbali effettuati dalle Gev nel periodo considerato. E si tratta di verbali 'salati', dal momento che chi abbandona rifiuti per strada  rischia di pagare fino a 600 euro. Ancora più gravi le conseguenze se il trasgressore è un'impresa oppure nel caso di abbandono di rifiuti pericolosi, perché allora scatta la sanzione penale.
Su questo fronte è impegnato anche il Nucleo Edilizia - Ambiente della PM che nei primi sei mesi del 2014 ha effettuato una sessantina di controlli con l'apertura di 10 fascicoli di polizia giudiziaria per illecito smaltimento dei rifiuti, mentre in altri quattro casi ha elevato verbali amministrativi per illecita gestione dei rifiuti. 
"L'abbandono dei rifiuti - dichiarano il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e l'Assessore alla Sostenibilità Ambientale Lia Montalti - è una pratica incivile e irrispettosa che danneggia l'intera cittadinanza, perché provoca degrado, nuoce all'ambiente, determina maggiori costi per la comunità e mette a repentaglio la sicurezza: è facile immaginare cosa può capitare a un bambino che cade su un televisore rotto. Va però detto che la maggior parte dei cesenati è sensibile a questo problema e sono sempre di più i cittadini attenti e pronti a collaborare segnalando gli episodi.
Proprio per questo, nei giorni scorsi abbiamo interpellato Hera per chiedere di estendere anche alla nostra città la sperimentazione dell'app Rifiutologo, avviata a Imola. Con questo nuovo strumento, infatti, ogni cittadino potrà trasformarsi in una sorta di 007 del decoro urbano e scattare delle foto per documentare situazioni critiche.
Attraverso il Gps, che localizzerà la sua posizione, la foto arriverà a Hera, che si attiverà per verificare la situazione segnalata e, se necessario, provvedere a inviare personale sul posto. Riteniamo, infatti, questo progetto estremamente interessante, perché rende partecipi i cittadini nel prendersi cura della città, facilitando anche l'iter delle segnalazioni e quindi la relazione con il Comune ed Hera. Senza dubbio questo nuovo strumento potrà dare un ulteriore contributo all'impegno della nostra Amministrazione sul versante della raccolta differenziata, della cittadinanza attiva, dell'educazione alla sostenibilità e delle tecnologie smart applicate ai servizi, coinvolgendo cittadini ed associazioni come le GEV in una azione di monitoraggio attivo sul corretto funzionamento del servizio e sul tema degli abbandoni".

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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