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Detrazioni Tasi: per il Comune di Cesena uno strumento di Equita'

Il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore al Bilancio Carlo Battistini scrivono una lettera aperta ai cesenati.

Il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore al Bilancio Carlo Battistini scrivono una lettera aperta ai cesenati spiegando secondo quali direttrici verranno impostate le aliquote Tasi nell'ambito della predisposizione del bilancio 2014 del Comune.
Di seguito il testo della lettera.  

"In questi giorni molti cittadini ci chiedono come verrà applicata a Cesena la Tasi (la tassa che, in sostanza, anche per noi cesenati sostituirà l'Imu sulla prima casa che nello scorso autunno il Governo ha finto di eliminare, per poi, purtroppo, reintrodurla).
C'è infatti una legittima preoccupazione - collegata al costo dell'imposta - ed anche molte legittime aspettative: quelle che hanno a che fare con le detrazioni che l'Imu garantiva (200 euro, cui si aggiungevano 50 euro per ogni figlio a carico, sino ad un massimo di quattro) e quelle che si collegano alle detrazioni che, invece, l'Imu non permetteva (per esempio nel caso in cui la casa sia concessa in comodato gratuito ai figli, così come accade per molti).
Poiché al Bilancio 2014 (e quindi anche alla Tasi), stiamo lavorando sin dal giorno successivo alle elezioni del 25 maggio, vorremmo subito chiarire due dei criteri che ci stanno orientando.
Il primo è direttamente collegato al Piano di mandato, che ieri sera il Consiglio comunale di Cesena ha approvato. In esso si specifica come: "L'unica strada percorribile per garantire servizi a tutti - bambini, famiglie, anziani, disabili - è quella dell'equità. Le tariffe dei servizi - ma anche tutte le tasse comunali - devono essere sempre collegate alla situazione finanziaria e patrimoniale famigliare (Isee)".
Inoltre, si chiarisce come vada "proseguita una lotta decisa all'evasione fiscale, ottenuta grazie ad un rapporto strutturato con la Guardia di Finanza e con l'Agenzia delle Entrate. Solo così possiamo essere certi che tutti potranno ricevere dal Comune, anche in futuro, ciò di cui hanno bisogno".
Per questo stiamo lavorando ad una Tasi basata sull'Isee (e cioè sul criterio esistente più vicino ad una reale valutazione della situazioni delle nostre famiglie), con la certezza che tutte le nostre Isee, saranno consegnate alla Guardia di Finanza, che da alcuni anni controlla le dichiarazioni che il nostro Comune riceve.
Il secondo criterio che ci ha invece orientati sino ad oggi è quello delle detrazioni per le nostre famiglie. Detta così, l'affermazione pare una sorta di "scoperta dell'acqua calda": quale Comune non applicherà detrazioni ai propri cittadini, dovendo introdurre la Tasi? Ed invece no, come conferma il Sole 24 ore di oggi, secondo cui nel 58% dei casi - 997 su 1722 Comuni che hanno già deliberato la tariffa sulla Tasi prima casa - non sono state previste detrazioni.
Eppure il meccanismo delle detrazioni è reso possibile dalla norma che indica specificamente una tariffa base pari al 2,5, elevabile fino al 3,3 dai Comuni. In questo caso l'incasso dovuto allo 0,8 in più, dovrà essere utilizzato per sostenere il meccanismo di detrazioni, necessarie - come ricorda lo stesso Il Sole 24Ore - "a recuperare una parte della progressività che era garantita nell'IMU".
Noi siamo convinti che avviare questo, seppur complicato, meccanismo di detrazioni sia assolutamente necessario, in quanto, sempre citando Il Sole 24Ore, "quando il nuovo tributo viene applicato senza sconti, si rivela più caro dell'IMU 2012, soprattutto per le case di valore più basso". Ciò, in sintesi, causerebbe per le fasce di popolazione con maggiori difficoltà economiche, l'aggravio causato da una Tasi non equilibrata. Il nostro intendimento è invece quello di creare un meccanismo di equità anche nell'applicazione di questo tributo, ed a questo stiamo lavorando da giorni.
Ricordiamo che le prime abitazioni (ossia "l'oggetto" a cui la Tasi si applica) sono a Cesena 30.243.
Su queste abitazioni - che torneranno ad essere gravate da una tassa che pareva eliminata per sempre - proveremo a rendere ancora operativo quel "Quoziente Cesena" per i servizi a domanda individuale, tarato sugli scaglioni Isee, che permette una tariffazione pressoché personalizzata per tutte le 41.822 famiglie cesenati."

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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