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"E45-E55: il Comune si batte per più sicurezza e più opportunità per il nostro territorio"

Lunedì 7 aprile incontrerò i rappresentanti del comitato  E45 Bene Comune che nei giorni scorsi hanno svolto una raccolta di firme contro il progetto del corridoio autostradale Orte-Mestre. Leggo sulla stampa che, in quella sede, chiedono risposte chiare e, in particolare, si aspettano che dica se voglio realizzare l'autostrada.

Li ringrazio per la fiducia che pongono nei miei confronti: magari un Sindaco avesse potere decisionale su un'opera di tali dimensioni! Se così fosse stato, certamente l'E45 non si sarebbe ridotta nelle condizioni pietose e pericolose in cui versa e che tutti conosciamo: sede stradale deteriorata, ripetute chiusure di tratti dell'arteria con lunghe deviazioni, lunghi ritardi non solo per i lavori di risanamento, ma anche solo per un'adeguata manutenzione ordinaria.Il fatto è che la E45, sin da quando fu aperto l'ultimo tratto con la galleria di Quarto, è una infrastruttura nata vecchia, della quale a tutti oggi è evidente l'inadeguatezza. E neppure le tante pressioni di Istituzioni e cittadini per ottenerne il miglioramento e l'adeguamento, soprattutto ai fini della sicurezza, sono servite per ottenere risultati positivi.

Nel novembre dello scorso anno, il Governo ha approvato il progetto della nuova autostrada Orte-Mestre, che prevede la trasformazione della attuale E45 ed il suo proseguimento sino a Mestre. Come ogni grande opera pubblica, il progetto suscita comprensibilmente attenzione e dibattito. Ma è importante che ogni ragionamento parta dalla conoscenza del quadro esatto della situazione.

Come si ricorderà, la gestazione del progetto E45-E55 è partita oltre dieci anni fa e si è sviluppata partendo, da un lato, appunto, dalla grave inadeguatezza della attuale E45; dall'altro, dalla necessità di ridisegnare e potenziare l'asse che collega la dorsale adriatica a quella tirrenica, rendendolo più moderno ed adeguato alle caratteristiche del traffico attuale.In questo lungo periodo anche gli enti locali interessati al suo percorso sono stati interpellati e il Consiglio Comunale di Cesena - che già nel 2006 aveva fornito un articolato parere su un primo progetto dell'opera - è stato chiamato a esprimersi sul nuovo progetto il 10 settembre 2009: in quell'occasione il Consiglio Comunale ha condiviso, senza alcun voto contrario e con una sola astensione, il carattere strategico della nuova opera autostradale e ha approvato una serie di osservazioni puntuali al progetto.

Le ricordo sinteticamente:la tutela del traffico urbano di Cesena e del collegamento con la valle del Savio, prevedendo l'esenzione dal pedaggio per i residenti;la richiesta di un dimensionamento a tre corsie del tratto urbano da San Vittore alla A14, per sopportare adeguatamente il sovrapporsi del traffico locale e di quello di attraversamento;la realizzazione della via Emilia bis, tassello fondamentale per completare il sistema tangenziale di collegamento fra Forlì e Cesena, ancor più necessario con il nuovo assetto determinato da E45-E55, perché sarà una delle principali connessioni con esso;la sistemazione dei diversi svincoli e gli interventi di mitigazione dell'impatto acustico e paesaggistico.Le indicazioni assunte dal Consiglio Comunale (approvate, lo ripeto, senza nessun voto contrario e con una sola astensione) sono già chiarissime e non credo ci sia bisogno di specificarle con una mia ulteriore presa di posizione su questa tema.

L'impegno che posso prendere, a nome dell'Amministrazione Comunale, è quello di continuare  a seguire con la massima attenzione gli sviluppi di questo importante e complesso progetto e ad agire in ogni sede affinché le richieste avanzate dalla nostra comunità, siano rispettate e confermate e perché la realizzazione dell'opera avvenga in un confronto costante con tutti gli interlocutori locali, ed in primis con i Quartieri ed i cittadini interessati direttamente dall'attraversamento di questa importante infrastruttura viaria.   

Il Sindaco di Cesena
Paolo Lucchi 













 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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