In merito alla messa in sicurezza e alla bonifica del sito dell'ex discarica di Rio Eremo, di cui il capogruppo NCD Riccardo Cappelli chiede lumi attraverso la stampa, teniamo a segnalare che il Comune di Cesena non ha mai dimenticato tale problematica, tanto che il primo progetto riguardante la sistemazione della rete di captazione e conduzione del percolato fu approvato dalla Giunta Provinciale nel 1987. Tali lavori vennero eseguiti e la discarica venne inserita dalla Regione nell'elenco dei siti da bonificare prima nel 1995 e poi nel 1998.
Con l'entrata in vigore nel 1999 del D.M. 471, il Comune ritenne opportuno aggiornare e completare il progetto di messa in sicurezza e, quindi, mediante una collaborazione con l'Università di Ferrara venne redatto un progetto preliminare di messa in sicurezza permanente così come veniva definito dalla nuova normativa.
Il progetto è stato poi trasmesso agli Enti competenti in materia (Regione, Provincia, ARPA, AUSL, Servizio Provinciale Difesa del Suolo) attivando la procedura per la sua approvazione nel 2002.
A seguito della necessità di ulteriori dati e informazioni tecniche evidenziata dagli Enti suddetti, il Comune eseguì, nel 2002, un piano di indagine suppletivo, con l'esecuzione di indagini geognostiche, di un rilievo topografico di dettaglio e di campionamenti e analisi del percolato, delle acque sotterranee, del suolo, delle acque superficiali e dei sedimenti del Rio Cesuola.
Tutto ciò ha portato, negli anni 2004-2008, alla elaborazione ed approvazione del Piano di Caratterizzazione, del Progetto preliminare e del Progetto definitivo per la bonifica con misure di messa in sicurezza permanente del sito dell'ex discarica di Rio Eremo, di cui si è già data informazione al Consigliere Cappelli con la risposta alla sua interrogazione.
Per quanto concerne ai risultati delle analisi di monitoraggio delle acque sotterranee precisiamo che i superamenti dei valori limite riscontrati non appaiono preoccupanti, in quanto sono confinati nel sito di discarica e non vi sono evidenze di inquinamenti nell'ambiente esterno.
In particolare occorre evidenziare che i superamenti dei parametri Solfati e Manganese riscontrati nei pozzi a valle della discarica, sono attribuibili alla natura geologica dei terreni attraversati, in quanto si presentano come valori di concentrazione tipici e caratterizzanti la maggior parte delle falde acquifere della pianura emiliano-romagnola.
I valori di tali parametri possono essere ricondotti a valori di fondo e non denotano contaminazioni provenienti dalla discarica che, viceversa, verrebbero evidenziate da alterazioni di altri parametri macrodescrittori tipici del percolato quali: azoto ammoniacale, BOD, COD e cloruri.
Ciò non toglie, comunque, l'impegno del Comune nel proseguire il monitoraggio delle acque sotterranee e a completare gli interventi di messa in sicurezza permanente del sito non appena si renderanno disponibili le risorse necessarie.
Il Sindaco di Cesena
Paolo Lucchi
L'Assessore alle Politiche Ambientali
Lia Montalti
Ufficio stampa
Federica Bianchi