Nelle scorse settimane avevamo comunicato che l'attuale situazione di incertezza ci impedisce non solo di approvare, ma prima ancora, di predisporre il bilancio preventivo 2014. Un'incertezza che abbiamo più volte denunciato e che ci ha portato, nel novembre scorso, a scrivere direttamente al Presidente del Consiglio Enrico Letta. Rispetto a quello che abbiamo dichiarato all'inizio di gennaio, quando esplicitammo questa prospettiva, la situazione non è cambiata: a oggi, infatti, le modifiche alla tassazione locale annunciate dal Governo rispetto alla legge di stabilità ancora non sono state rese note. Senza dimenticare che con l'introduzione della nuova Imposta unica comunale (Iuc) non basta un 'semplice' calcolo di variazione delle aliquote, ma occorre procedere alla revisione del regolamento comunale dei tributi. Chiunque sieda in consiglio comunale si rende ben conto che si tratta di un processo non immediato: la ponderazione indispensabile nell'affrontare questa materia si accompagna a procedure che, necessariamente, non possono essere sbrigate in tempi brevi. Senza contare che il varo dei nuovi regolamenti è propedeutico alla stesura del documento di bilancio, che ha poi tempi precisi, resi obbligati anche dalla necessità di confronto ampio su quello che è l'atto più importante per un Comune.Basti ricordare quel che è accaduto non più tardi di un anno fa: il bilancio approvato dal consiglio comunale il 28 febbraio, era stato presentato dalla Giunta il 29 gennaio, al termine di un percorso di confronto durato molti mesi. E poiché in passato le stesse opposizioni ci hanno chiesto tempi di confronto congrui, non siamo certo noi a volerli tagliare, ed anzi saremmo sorpresi di un'indicazione di questo tipo.Del resto, considerato che questo consiglio comunale con tutta probabilità potrà svolgere la sua ultima seduta al massimo il 10 di aprile, è evidente che non esistono più i tempi per approvare il bilancio 2014 prima delle elezioni amministrative, visto che siamo ancora in alto mare e mancano ancora tutti gli indispensabili documenti preparatori da parte del Governo. Questa situazione provoca oggettive difficoltà alla gran parte dei Comuni d'Italia, come ha testimoniato la grande e sentita partecipazione alla manifestazione dell'Anci svoltasi a Roma il 29 gennaio scorso. Una manifestazione che ha visto schierati, fianco a fianco, amministratori di centro sinistra e di centro destra. Ad accomunarli l'impossibilità di approvare il bilancio 2014 in tempi brevi.La situazione coinvolge proprio tutti, se è vero che sono ancora al palo per il bilancio di previsione 2014 anche il più rilevante Comune amministrato dalla Lega (Verona) così come la maggiore città guidata dal Movimento 5 stelle (Parma), mentre - per venire più vicino a noi - anche il Comune di Cesenatico, il più rilevante amministrato dal centrodestra nel nostro territorio, si trova in questa impasse. In realtà è alle prese con questo problema la quasi totalità dei Comuni italiani, a cominciare dalle principali città emiliano - romagnole, Forlì esclusa. Di fronte a un tale quadro, la cui complessità è ben nota a tutte le forze politiche, riteniamo di aver fatto una scelta realistica e oculata e, pur consapevoli che il rinvio comporterà inevitabili disagi, ci è parso che questa fosse la strada realisticamente più percorribile, per evitare successivi disagi ancora maggiori. Per altro, invece, c'è chi, in questi giorni, ha insinuato che la nostra scelta di posticipare il bilancio sia una manovra furbesca, per rinviare a dopo le elezioni un inasprimento dei tributi comunali. A chi suggerisce una tale ipotesi, rispondiamo con i fatti. Ricordiamo che a Cesena l'Imu prima casa è stata sempre mantenuta ai livelli più bassi, e l'addizionale Irpef, anch'essa fra le più basse, è rimasta immutata per tutta la durata del nostro mandato.Aggiungiamo che proprio questa mattina, la Giunta ha approvato una proposta di delibera che andrà in consiglio comunale, che prevede la riduzione del 50% della Cosap per i pubblici esercizi che scelgono di non installare apparecchi per il gioco d'azzardo. Infine, confermiamo anche per il futuro che intendiamo proseguire con le politiche di equità perseguite in questi anni: questo significa un sempre più deciso ricorso all'Isee per modulare le tariffe dei servizi comunali, in modo che ognuno contribuisca sulla base delle proprie capacità; e al contempo, il massimo impegno per il contrasto all'evasione fiscale, sia attraverso la collaborazione con la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Entrate, che ha già dato risultati molto significativi, sia con l'attività di controllo diretta degli uffici comunali.Ci auguriamo che anche chi, in questi giorni, ha fatto insinuazioni totalmente fuori luogo, sia in grado di produrre impegni altrettanto precisi su questo tema, senza perdere di vista un aspetto fondamentale: quello delle risorse disponibili.Stante l'attuale situazione economico-finanziaria del nostro Paese e viste le conseguenze che ciò ha prodotto, è ormai chiaro che nel prossimo futuro non tutto si potrà fare.
E quindi, non tutto si potrà promettere, neppure in campagna elettorale. Ed allora sarà bene decidere quali priorità darsi. Per quanto ci riguarda, continuiamo a considerare irrinunciabili quelle collegate ai servizi che in questi anni abbiamo definito "identitari" (con un'attenzione ancor più avanzata in favore delle famiglie in maggior difficoltà economica e delle migliaia di cesenati che da troppo tempo sono alla ricerca di un lavoro).
Le scelte finora compiute per una maggiore equità e una più efficace lotta all'evasione fiscale si sono rivelate strumento prezioso per poter difendere questa rete di servizi che contraddistingue Cesena e che ora più che mai ha un valore fondamentale.
Ufficio stampa
Federica Bianchi