Stava percorrendo via Calcinaro alla guida di un autoarticolato, ma quando la Polizia Municipale lo ha fermato per un normale controllo, è emerso che il cronotachigrafo digitale, cioè il dispositivo di controllo che permette di verificare il rispetto dei turni di riposo, risultava 'in pausa', come se il camion fosse fermo. Insospettiti da questa anomalia, gli agenti della PM hanno eseguito un controllo più approfondito e hanno scoperto un magnete posizionato sul sensore della scatola del cambio: con questo marchingegno, il cronotachigrafo rimane bloccato e quindi non registra il numero reale di ore passate alla guida. E' risultato quindi chiaro che il camionista - M.S., tunisino residente a Cerea, in provincia di Verona - aveva violato le norme che impongono il rispetto dei tempi di riposo agli autotrasportatori.Gli agenti, quindi, hanno provveduto a sequestrare il congegno e a redigere il verbale per la violazione dell'art. 179 (commi 2° e 9°) del Codice della Strada, che prevede la sanzione pecuniaria di .1682,00, oltre al ritiro della patente di guida ai fini della sospensione per un periodo da 15 giorni a 3 mesi.L'episodio, verificatosi martedì scorso, è solo l'ultimo di una serie di infrazioni di questo tipo scoperte dalla Polizia Municipale di Cesena nell'ambito dei controlli specifici sull'autotrasporto."Su questo versante - sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore alla Polizia Municipale Ivan Piraccini - l'impegno della PM ha portato a risultati importanti. Solo negli ultimi 6 mesi, grazie a quest attività, sono state ben 129 le infrazioni contestate agli autotrasportatori per violazioni gravi al codice della strada.
E c'è un nucleo specializzato della P.M. di Cesena che opera ogni giorno per garantire al sicurezza della strade urbane, extraurbane e delle autostrade con specifici posti di controllo. Una particolare attenzione è rivolta proprio alle eventuali violazioni delle norme che impongono il rispetto dei tempi di riposo agli autotrasportatori. Questo per garantire la sicurezza sia degli autotrasportatori che degli altri utenti della strada, perché è evidente che guidare un mezzo pesante in condizioni di affaticamento pregiudica la capacità di attenzione e comporta maggiori rischi di incidenti. Ma crediamo che ciò serva anche a tutelare l'intero settore dell'autotrasporto, per scoraggiare chi vuole fare il furbo e opera una concorrenza sleale nei confronti di chi, invece, rispetta le regole".
Ufficio stampa
Federica Bianchi