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Bilancio 2014: lettera aperta di Sindaco e Vicesindaco ai cesenati

Nel novembre scorso indirizzammo una nota al Presidente del Consiglio Enrico Letta per chiedere certezze sulle norme e sui tempi necessari a predisporre il Bilancio di previsione 2014 per la nostra città. Da allora purtroppo nulla è cambiato. Infatti, la situazione di grave incertezza che pesava sulla finanza locale di allora, persiste ancora oggi. Infatti, nonostante l'approvazione, il 27 dicembre scorso, della Legge di Stabilità, con il varo della nuova IUC (Imposta Unica Comunale) in sostituzione della già vecchia TRISE (presentata dal Governo non più tardi di tre mesi fa, in ottobre), a causa delle già annunciate modifiche su aliquote e detrazioni della nuova imposta i Comuni non sono in grado di avere certezze rispetto ai tempi di predisposizione dei propri bilanci.

Questa situazione impedisce di conoscere troppi elementi decisivi per poter istituire i nuovi regolamenti comunali sulla nuova IUC, composta da TARI (sui rifiuti), TASI (sui servizi indivisibili) e IMU (sugli immobili): un sistema di imposte che sostituisce le precedenti Tares e IMU, creando una prospettiva di difficile comprensione per ogni cittadino e di quasi impossibile regolamentazione (almeno ad oggi) per i Comuni, a quali non sono rese possibili nemmeno simulazioni e valutazioni preventive, doverose per applicare la nuova tassazione senza iniquità e con il massimo equilibrio possibile. Questo stato permanente di confusione e di aggiornamenti continui (spesso resi noti più grazie alle anticipazioni giornalistiche che dagli atti legislativi del Governo, purtroppo.....), non aiuta i Comuni né la rete di servizi erogati quotidianamente ai cesenati che sanno di potersene avvalere a costi equi. Soprattutto c'è il fortissimo rischio che il nuovo quadro di risorse, disegnato dal Governo, combinato all'ennesimo taglio dei trasferimenti, comporti minori risorse per le nostre comunità. Già abbiamo dovuto accettare il terzo consecutivo esercizio provvisorio, che sicuramente non ci mette nelle condizioni di poter operare al meglio per rispondere alle esigenze di cittadini, famiglie e imprese, ma è già ormai chiaro che quasi sicuramente il bilancio preventivo 2014 non si potrà approvare entro il mese di marzo.

Per altri Comuni non vi è nulla di nuovo (tanto che alcuni hanno approvato il proprio bilancio preventivo 2013 solo nelle scorse settimane e c'è anche chi ci è riuscito solo grazie a finanziamenti ad hoc del Governo) ma a noi questo pare un problema vero che ci metterà nelle condizioni di dover rallentare alcuni progetti importanti per la nostra città e di non poter dare risposte immediate - come invece cerchiamo di fare ogni giorno - alle nuove richieste giunte dai cittadini e dalle rappresentanze sociali ed economiche. Eppure in questi anni la città di Cesena non si è certo distinta in negativo. Abbiamo sempre rispettato il Patto di stabilità; l'indebitamento è stato dimezzato (dai circa 52 milioni di euro del 2008 si è passati ai circa 25,4 di fine 2013); con lo sblocco dei pagamenti nel 2013 sono stati pagati 25,4 milioni di euro alle imprese per gli investimenti realizzati; siamo riusciti a mantenere ferma l'addizionale IRPEF allo 0,4% e l'IMU sulla prima casa nel biennio 2012-2013 allo 0,4 per mille. Inoltre la pressione tributaria di Cesena si è confermata tra le più basse dell'Emilia-Romagna e di gran parte del Centro-Nord (dati Anci), ed abbiamo introdotto il "Quoziente Cesena", un sistema di partecipazione ai servizi a domanda individuale (mense, trasporto scolastico, scuole) fortemente collegato al reddito famigliare. Anche grazie a questo (e ad una riduzione del costo del personale del Comune, che nel 2013 ha prodotto un risparmio di quasi un milione di euro) abbiamo mantenuto solido un sistema integrato di servizi sociali che oggi sa ancora rispondere alle richieste di sostegno da parte delle tante famiglie (4.378) che fruiscono a vario titolo di un sostegno da parte della nostra comunità. Anche gli investimenti e la cura della città sono stati garantiti ugualmente come dimostrano concretamente le numerose inaugurazioni di scuole e luoghi della cultura, strade e rotonde di questi mesi. Ma anche noi, come tutti gli altri Comuni italiani, saremo costretti ad un esercizio provvisorio che causerà problemi ai cesenati. E di questo, pur non avendone responsabilità, ci scusiamo, poiché ben sappiamo come ormai per tanti il Comune sia rimasta la trincea più vicina - e spesso più affidabile - alla quale rivolgersi quando si è in difficoltà. Ora il nostro Paese ha di fronte a sé la questione fiscale, che deve essere affrontata con poche promesse ed invece essenzialmente con doverosi tagli alla spesa pubblica improduttiva, concentrandosi in particolare sugli sprechi più evidenti. Nelle prossime settimane servirà quindi che il Governo eviti la solita "accetta" in grado di tagliare solo i finanziamenti ai Comuni (a quelli virtuosi come il nostro, così come a quelli meno attenti ai propri conti, perché, come Roma insegna "tanto poi alla fine qualcuno ci pensa"......).

A Cesena da tagliare non vi sono rimborsi fuori controllo, né compensi faraonici. Vi sono, piuttosto, i risultati di una lotta all'evasione (867 segnalazioni all'Agenzia delle Entrate dal 2009 al 2013 ed il recupero di ICI pregressa pari ad oltre 620.000 euro nel 2013) che, se perseguita allo stesso modo anche a livello nazionale, potrebbe far passare l'azione governativa dalle parole ai fatti. La sintesi è che avremmo voluto essere nelle condizioni di poter già approvare il bilancio preventivo 2014 ma, purtroppo, non potremo farlo oggi, né vi riusciremo nelle prossime settimane e temiamo che questa situazione si protrarrà almeno sino a marzo. E, stante la data delle elezioni amministrative, ormai prevedibile attorno al 25 maggio 2014, poiché da aprile il Consiglio Comunale non sarà più in grado di deliberare, il rischio vero è di non avere un bilancio approvato per Cesena sino a giugno. Non era mai accaduto nel passato recente e noi ci auguriamo non accada mai più.Tocca ora al Governo ed al Parlamento dimostrarci con i fatti che questa previsione è, come ci auguriamo, sbagliata.

Il Sindaco
Paolo Lucchi

Il Vice Sindaco
Carlo Battistini                                                                              
 

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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