Con l'inaugurazione fissata per sabato 14 dicembre arriva al traguardo il progetto di ampliamento e di riorganizzazione del complesso della Biblioteca Malatestiana, che porterà ad una profonda innovazione dei servizi bibliotecari (e non solo), aprendo così una nuova stagione dell'istituzione culturale più importante di Cesena. E questa mattina la Biblioteca ha svelato in anteprima il suo nuovo volto nel corso di una conferenza stampa itinerante all'interno dei nuovi locali. A guidare i giornalisti il Sindaco Paolo Lucchi, l'Assessore alla Cultura Elena Baredi, l'Assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi, l'architetto Ivano Piraccini che ha seguito i lavori per il Comune di Cesena, la dirigente del settore Cultura Monica Esposito e Paola Errani dello staff della Biblioteca. Presenti anche i consiglieri di amministrazione dell'Istituzione Biblioteca Malatestiana Ines Briganti ed Ercole Acerbi, e i rappresentanti di Unicredit, che ha offerto il proprio sostegno per l'organizzazione delle iniziative promosse per la giornata inaugurale. "Cinque secoli e mezzo dopo la sua nascita, a trent'anni dall'introduzione dello 'scaffale aperto' che rappresentò una rivoluzione epocale, - hanno spiegato il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore alla Cultura Elena Baredi - per la biblioteca cesenate oggi si apre una nuova sfida: quella di far convivere l'anima rinascimentale della libraria di Malatesta Novello, Memoria del Mondo dell'Unesco, con quella di una biblioteca che sappia dialogare con il mondo contemporaneo e proiettarsi verso il futuro. L'obiettivo è di dare a Cesena una biblioteca capace di accogliere tutte le istanze dei cittadini, che sappia interpretare le nuove forme di cultura e fornire gli strumenti per accedervi, che soprattutto sappia attirare anche chi finora non ha mai messo piede in Malatestiana. L'idea è quella di far diventare la nuova biblioteca una 'piazza' in cui si incontrino tutti i tipi di pubblico - bambini, studenti, lettori, ricercatori - e si incrocino le idee. Vogliamo davvero che questa diventi ancor più che in passato, la biblioteca dei cesenati, anzi dell'intera Romagna. E ci auguriamo che la conclusione di questo progetto possa essere anche un ulteriore rafforzamento del centro storico, tenuto conto della duplice veste della Malatestiana, massima espressione della cultura cesenate e punta di diamante anche in termini di potenziale richiamo turistico". I lavori eseguiti sono stati illustrati dall'Assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi, che fra le altre cose ha sottolineato come oggi biblioteca sia davvero aperta a tutti anche da un punto di vista fisico, perché sono state eliminate le barriere architettoniche che finora hanno ostacolato l'accesso alla parte quattrocentesca, oggi finalmente raggiungibile anche in sedia a rotelle. "Siamo orgogliosi - ha dichiarato a sua volta Angela Vella, Vice Area Manager Romagna UniCredit - di essere partner di questo progetto che siamo convinti crei un valore inestimabile per Cesena, per la Romagna e per tutta la nostra regione. La Biblioteca Malatestiana è stata la prima istituzione bibliotecaria italiana a essere inserita nel Registro della Memoria del Mondo dell'Unesco. Il concetto di memoria è inscindibilmente legato a quello di parola scritta e quindi di libro, e d'altra parte senza memoria non può esserci identità. Ecco quindi che prendersi cura della conservazione e della valorizzazione di un patrimonio librario unico al mondo come quello della Malatestiana, nonché della sua splendida sede, significa proteggere, conservare e tramandare nel futuro l'identità di questo territorio e del nostro Paese nel suo complesso".
Il recupero degli spazi
Grazie all'intervento di recupero dell'edificio che dal 1861 fino al 2006 ha ospitato il Liceo classico "Vincenzo Monti", la 'nuova Malatestiana' ha aumentato considerevolmente lo spazio a sua disposizione, passando dai precedenti 3800 mq (compresi i quasi 1000 mq della parte monumentale) agli attuali 6000 mq. di superficie utile. I primi passi del progetto sono stati mossi nel 2002, è articolato in più lotti. Il primo, concluso già da alcuni anni, si è concentrato in particolare sul consolidamento strutturale dell'ala affacciata su via Montalti (circa mq. 315), con il recupero degli spazi al primo piano (tra cui la Sala del San Giorgio), la costruzione di una scala di sicurezza in legno e la sistemazione delle facciate su via Montalti. Il secondo lotto ha riguardato la ristrutturazione e la riorganizzazione di buona parte dell'ex liceo, con l'adeguamento dei locali che si affacciano su piazza Bufalini e la sistemazione dei cortili interni. Contestualmente, si è proceduto alla realizzazione nel cortile retrostante degli spazi per la centrale impiantistica interrata e di un cunicolo 'scannafosso', che corre intorno al perimetro dell'immobili, per consentire di far girare gli impianti intorno agli edifici in tutta sicurezza e senza creare danni alle strutture. Proprio durante l'esecuzione di questi lavori di scavo sono emersi i ritrovamenti archeologici che hanno rallentato il cantiere per molti mesi. Oltre al recupero dell'edificio, molta attenzione è stata dedicata alla parte impiantistica, con il ricorso a dispositivi all'avanguardia. Il controllo e la gestione di luci, riscaldamento, ecc. sono computerizzati; i principali locali sono climatizzati, e la nuova ala è stata interamente cablata per poter dialogare al meglio con le nuove tecnologie: fra i servizi messi a disposizione anche il wifi gratuito.
L'importo complessivo del 1° e 2° lotto ammonta a 8 milioni e 400mila euro.
Di questi, 723mila euro sono stati finanziati dalla Regione, mentre 1 milione e 174mila euro è atteso dal Ministero dei Beni Culturali, sulla base di un accordo di Programma (già erogati 170mila euro).
Il nuovo allestimento
Ad accogliere gli utenti, appena varcata la soglia della nuova ala, sulla destra si trova la saletta predisposta per la lettura dei quotidiani e dei periodici, con adiacente lo spazio destinato ad accogliere, in prospettiva, una piccola caffetteria. Sulla sinistra, invece, lo spazio dedicato alla mediateca: qui sono confluiti tutti i dvd del San Biagio e della Malatestiana, con un'offerta di circa 8000 titoli. Disponibili anche postazioni informatiche per la loro visione sul posto. Presente anche una selezione di volumi dedicati al cinema, alla musica, alle graphic novel. Superato l'atrio si trova il banco di accoglienza e le postazioni automatizzate per l'autoprestito, grazie alle quali, ai lettori basterà far passare la propria tessera insieme al libro che intendono portare a casa, per registrare il prestito. Il cuore della nuova ala è rappresentato dalla 'piazzetta delle idee', ricavata nello spazio dell'ex palestra del Liceo. Allestita con sedute e postazioni internet (ci saranno anche Wellness Ball, le sedute attive donate da Technogym che permettono alle persone di restare in movimento anche mentre sono sedute), la 'piazzetta' mette a disposizione dei lettori circa 10mila volumi di recente pubblicazione, sistemati a scaffale aperto. Una rilevante novità è rappresentata dal fatto che i libri sono ordinati per genere: gialli, fantascienza, passioni, cucina, tempo libero...Da sottolineare che altri 50mila volumi di lettura e consultazione sono disponibili - sempre a scaffale aperto, ma collocati secondo la Classificazione Dewey - nella vecchia ala. Sempre al piano terreno si sviluppa la sezione 'Ragazzi', articolata in quattro locali fra salette e spazi polivalenti, che mette a disposizione circa 5000 libri a scaffale aperto, organizzati per fasce di età. Nel piano interrato è stato costruito ex novo un locale di circa 400 mq destinato a deposito librario. Al primo piano l'Aula Magna, con 80 posti a sedere, destinata a diventare sede deputata per incontri e attività culturali. Sul retro di questo spazio è collocata la saletta in cui è stata trasferita la sezione dedicata alla storia locale. Infine all'ultimo piano si trovano tre sale di studio, in grado di ospitare circa 100 utenti. La più grande, caratterizzata da ampie finestre su entrambe i lati, si estende su una superficie di circa 198 mq., con una sessantina di postazioni, mentre le altre due accolgono complessivamente una quarantina di posti. Queste 100 postazioni si affiancano alle altre 100 rimaste disponibili nella vecchia ala e in questo modo raddoppiano gli spazi dedicati allo studio e alla consultazione. I tre piani sono collegati fra loro anche con un ascensore, grazie al quale le persone con problemi di deambulazione e chi si sposta in carrozzina avranno la possibilità di raggiungere senza problemi anche la parte storica. Al primo piano, infatti, è stato realizzato un passaggio che mette in collegamento le due ali. Il percorso è stato già sperimentato da un rappresentante del Tavolo delle Disabilità che lo ha promosso a pieni voti.
La gestione organizzativa
A governare il nuovo corso della biblioteca sarà chiamata la 'direzione scientifica', che pur mantenendo come punto di riferimento il dirigente del settore Cultura, avrà la responsabilità diretta sull'organizzazione, la programmazione, la gestione della struttura. Il ruolo sarà affidato alla dottoressa Paola Errani. Ad affiancarla il personale della biblioteca, organizzato in due macro-ambiti funzionali: uno di staff (a supporto della direzione e della struttura) e uno di line (rivolta agli utenti esterni). L'organizzazione non sarà più verticale e suddivisa in servizi specialistici riferiti alle singole sezioni (Moderna, ragazzi, ecc), ma trasversale e modulata sulla base dei servizi offerti. Ad esempio, i servizi al pubblico saranno organizzati in modo unitario e coordinato e diffusi in tutta la Biblioteca.
Sabato 14 dicembre, una giornata di festa per la Malatestiana e per Cesena
Dopo anni di lavoro, la nuova ala della Malatestiana è pronta e la città celebra questo evento sabato 14 dicembre, con un'intera giornata festa.Si comincia alle ore 9.45 al teatro Bonci, dove si terranno i discorsi inaugurali. A introdurre l'incontro e a presiedere i lavori l'Assessore alla Cultura Elena Baredi. In scaletta, i saluti di Giordano Conti, già Sindaco di Cesena, e di Bruno Piraccini, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena. A seguire l'intervento del Sindaco Paolo Lucchi e il discorso inaugurale di Ivano Dionigi, Magnifico Rettore Università degli Studi di Bologna, che affronterà il tema "Perchè il libro". A portare la loro testimonianza anche due protagonisti della cultura cesenate: Romeo Castellucci della Socìetas Raffaello Sanzio e Mariangela Gualtieri del Teatro Valdoca. La parte musicale sarà affidata al Conservatorio Bruno Maderna di Cesena. L'ingresso al teatro è libero fino ad esaurimento dei posti.Conclusi gli interventi ci si sposterà in Malatestiana per il taglio del nastro, previsto intorno alle ore 12, e un brindisi augurale, con i vini messi a disposizione da Consorzio Vino e Olio di Cesena e Agenzia Prima Pagina i dolci dei Panifici Malatestiani(Confartigianato). Previsto anche un intermezzo musicale grazie al pianoforte della Prof.ssa Sylvia Angelini dell'Istituto A. Corelli L'attività in Malatestiana prenderà il via già nel primo pomeriggio: alle ore 15.30, nella Sala S. Giorgio si terrà un incontro su "La lettera di Machiavelli a Francesco Vettori del 10 dicembre 1513". A dialogare Gian Mario Anselmi dell' Università degli Studi di Bologna e Maurizio Viroli dell'Università di Princeton La vera festa per la riapertura della Biblioteca prenderà il via dalle ore 16.30, quando il centro storico di animerà con una passeggiata d'ascolto per le vie della città verso la Malatestiana.Quattro le tappe previsteAlla Barriera con le classi 5° della Scuola Primaria "B. Munari" del V Circolo di Cesena si ascolteranno dialoghi tratti da Il Piccolo Principe, Alice nel paese delle Meraviglie, Pinocchio.In Piazza Giovanni Paolo II con i Lupetti del Branco del Gruppo scout Cesena 2 si ascolterà Il Libro della Giungla. In Corso Mazzini Insieme al Gruppo di lettura "Ad Alta Voce" sarà la volta del grande Manzoni e l'incipit dei Promessi Sposi. Accanto al Palazzo del Ridotto insieme ai ragazzi del Progetto Giovani del Comune di Cesena si ascolteranno alcuni brani tratti da libri per adolescenti.Acompagneranno il percorso i musici del Convito Musicale di Treviso, in collaborazione con l' associazione ASD APS "La Confraternita della Fenice" di Cesena Alle ore 17.45, prenderà il via la Festa di inaugurazione con "Una Biblioteca tra passato e futuro", proiezione architetturale sulla facciata della Malatestiana con Apparati Effimeri, uno studio di visual design che realizza contenuti visivi tridimensionali altamente persuasivi, adatti a ogni tipo di comunicazione non convenzionale. Il tutto a ritmo di musica della Banda Città di Cesena Poi si apriranno finalmente le porte per una visita ai nuovi spazi, accompagnata da un dolce omaggio offerto dalla Dolciaria Babbi.Nello Spazio ragazzi ci saranno Le Fiabe in Biblioteca a cura dell'associazione Teatro Distracci Fiabe Italiane di Italo Calvino.Draghi, re e figli di re, artigiani, bestie feroci e mansuete, inganni, prove da superare, oggetti magici. Nella grande raccolta/riscrittura di Calvino c'è di tutto, dall'estremo norditalia alla Sicilia. Storie popolari, provenienti dalla tradizione orale, meno conosciute delle più famose dei Grimm ma altrettanto suggestive. Un caleidoscopio di invenzioni. Le fiabe vennero riscritte una sessantina di anni fa, con intento sia narrativo che filologico e anche come atto politico nel senso più profondo del termine: valorizzare l'unità culturale nella diversità. In tutta la Biblioteca risuoneranno le note delle musiche a cura dell'Istituto di cultura musicale Arcangelo Corelli di Cesena, con gli alunni del Corso di Canto Lirico e Corale della prof.ssa Silvya Angelini, la Soprano Zamagni Elisa, gli alunni del Corso di Pianoforte della Prof.ssa Sabrina Alberti, gli alunni del Corso di Pianoforte del Prof. Carlo Pari, gli alunni del Corso di Chiatarra del Prof. Michele Ingoli e al Pianoforte solista il Prof. Filippo Pantieri. Alle ore 21,00, infine, eccezionalmente nell'Aula del Nuti, si terrà "L'infinito prima di noi, sulle tracce di Archimede", spettacolo a ingresso libero fino a esaurimento posti.
L'identikit della Biblioteca
La Malatestiana di Cesena unisce allo straordinario retaggio storico del complesso monumentale-documentario quattrocentesco un deciso impegno alla soddisfazione delle esigenze attuali di lettura e di informazione della città.La libraria di Malatesta Novello - La prima biblioteca civica italiana
La Malatestiana di Cesena, primo bene italiano a essere stato inserito nel registro delle Memorie del Mondo dell'Unesco (2005), è considerata uno degli esempi più significativi di biblioteca quattrocentesca italiana. La Malatestiana ha preservato nei secoli la sua immagine pressochè immutata: la struttura, l'intonaco, la pavimentazione, gli arredamenti e i codici si presentano a noi, oggi, come ai visitatori di cinque secoli fa. La costruzione della biblioteca cominciò, presumibilmente, nell'estate del 1447 per mano dell'architetto Matteo Nuti, sia per l'esigenza dei frati minori francescani di una libreria più ampia in cui contenere i loro testi, sia per il volere dell'illuminato Signore della città, Domenico dei Malatesti detto Malatesta Novello. La biblioteca, che sorse nel braccio orientale del convento di S. Francesco, un tempo adibito a dormitorio, fu terminata nel 1452.La perfezione geometrica nella struttura della Sala del Nuti, debitrice alla cultura fiorentina e a Leon Battista Alberti, le conferisce un equilibrio singolare ed esemplare al contempo. L'ambiente è talmente suggestivo da permettere all'odierno (e futuro) visitatore di eliminare virtualmente le incolmabili distanze spazio-temporali che lo separano dall'effettivo momento in cui essa fu creata.La biblioteca Malatestiana viene anche definita "prima biblioteca civica italiana", in ragione del rapporto intrattenuto sin dalla sua origine con il Comune. Non si può stabilire con esattezza quando Malatesta Novello decise di legare la biblioteca alla dipendenza amministrativa del Comune, tuttavia documenti dell'Archivio comunale testimoniano una precoce vicinanza (sin dagli anni '60 del Quattrocento) di questi due istituti.Inoltre il testamento di Malatesta Novello affida di diritto alla sorveglianza del Comune la biblioteca. Probabilmente il Signore di Cesena riteneva che l'affiancare il Comune alla biblioteca nell'ambito dell'organizzazione amministrativa avrebbe permesso a quest'ultima, anche dopo la propria morte (avvenuta il 20 novembre 1465), di usufruire della necessaria vigilanza e valorizzazione. Questa sua iniziativa riportò negli anni esiti positivi, diversamente da quanto accadde, ad esempio, alla biblioteca del convento di S. Marco a Firenze consegnata da Cosimo dé Medici ai Domenicani e che, ricostruita in seguito ad un terremoto nel 1453, ha in gran parte disperso il proprio fondo librario.Fin dalle origini, le funzioni affidate al Comune erano quelle di: controllo dell'integrità del patrimonio librario (che si verificava, in maniera rigorosa da parte del Consiglio degli Anziani, ogni 2 mesi); inventariazione dei codici; controllo minuzioso dei prestiti; manutenzione dell'edificio; assunzione del custode-bibliotecario scelto tra i frati francescani, coadiuvato spesso da due probiviri del gruppo consiliare (questo perchè il lavoro del custode era considerato particolarmente importante e delicato), e in caso di inadempienza licenziamento del medesimo.All'inizio del XIX secolo fu fondamentale l'intervento del Comune per risollevare la Malatestiana dallo stato deplorevole seguito all'occupazione napoleonica della medesima e del convento dei francescani. La biblioteca, spogliata di tutti i suoi arredi, fu adibita dal 1797 per sette anni a dormitorio delle truppe di Napoleone. Nel 1804 fu ripristinata nella sua struttura originaria e riottenne anche il suo patrimonio librario.La Biblioteca comunale - Il patrimonio librario
Di una vera e propria biblioteca comunale, però, si può parlare solo a partire dai primi decenni dell'Ottocento e la nuova raccolta prese dapprima il nome di Biblioteca Nuova o dei libri a stampa, poi di Comunitativa o Comunale, che acquisirà funzioni di biblioteca pubblica solo a partire dal 1869. Negli anni successivi la collezione libraria si ampliò progressivamente attraverso l'acquisto di nuovi libri e dei fondi donati da autorevoli cesenati come Cavallotti, Bufalini, Urbinati, Trovanelli, Finali, Allocatelli, Fabbri e Rambelli. Gli anni Ottanta del Novecento segnano la radicale innovazione dei servizi di informazione e pubblica lettura realizzata attraverso una profonda opera di restauro dei locali e di rinnovo del patrimonio librario, che ha permesso la creazione e il potenziamento dell'offerta al pubblico: nascono in questi anni la sezione a scaffali aperti, la sezione locale e la sezione ragazzi.Dal 1994 la Biblioteca Malatestiana diviene Istituzione. I volumi custoditi in Biblioteca sono circa 300.000, tra cui 287 incunaboli, circa 4000 cinquecentine, 1753 manoscritti e oltre 17.000 lettere e autografi.La parte storica comprende, oltre al corpus malatestiano con i 341 codici manoscritti dei secoli IX-XV e 48 volumi a stampa dei secoli XV-XVIII, vari fondi, fra cui spiccnoa la Biblioteca Piana, l'Archivio capitolare della Cattedrale di Cesena, l'archivio letterario di Renato Serra, la Biblioteca Comandini: oltre 14.000 volumi, 13.000 opuscoli, 4000 stampe, 1800 fotografie, 4000 cartoline, 1600 periodici, 1193 annate di 397 quotidiani, nonché centinaia di medaglie, monete, dsegni, manoscritti e cimeli vari.Per quanto riguarda la parte moderna, i volumi ad accesso diretto sono oltre 60.000, mentre la sezione Ragazzi comprende oltre 26.000 volumi catalogati in SBN.A completare questo patrimonio oltre 200 periodici correnti, 50.000 volumi nel deposito, 6.000 opuscoli e un imponente numero di periodici cessati.Al 31 dicembre 2012 la Biblioteca di Cesena contava 29.810 iscritti al prestito (adulti e ragazzi), con 2078 nuovi iscritti nel corso dell'ultimo anno. Quasi 100.000 i prestiti effettuati, di cui oltre 51mila nella sezione adulti e oltre 48mila per la Biblioteca Ragazzi.
Ufficio stampa
Federica Bianchi