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Urbanistica: un nuovo approccio per favorire lo sviluppo delle imprese

Coniugare l'obiettivo di ridurre il consumo di suolo con l'esigenza di garantire lo sviluppo delle aziende e del lavoro. E' questo l'intento l'Amministrazione comunale di Cesena intende perseguire non solo con il prossimo varo del nuovo Piano Strutturale, ma già  da subito, introducendo un nuovo metodo, che metta in relazione le nuove aree con i piani industriali delle aziende, e che in questo modo consenta di poter contare su tempi certi d'insediamento e quindi reali prospettive di nuova occupazione. Con questo approccio - che è già stato sperimentato positivamente con alcune importanti aziende del territorio (come Technogym e Amadori) la Giunta ha già approvato 2 importanti "accordi con privati", riferiti rispettivamente alla "Jolly Service" e alla "Gobbi Frutta". Tali accordi saranno inseriti nella Variante di Salvaguardia che la Giunta proporrà all'approvazione del Consiglio Comunale in gennaio.In vista di questo percorso, e ricordando che, nei mesi scorsi (e in particolare in occasione di Carta Bianca Urbanistica) proprio dalle associazioni imprenditoriali erano arrivate sollecitazioni per interventi che favorissero lo sviluppo delle imprese, oggi il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore alle  Politiche di qualificazione urbana Orazio Moretti hanno inviato una comunicazione alle stesse associazioni imprenditoriali per informarle degli orientamenti e delle scelte dell'Amministrazione.

Di seguito il testo della lettera:

Con l'iniziativa "Carta Bianca sull' Urbanistica", l'Amministrazione Comunale ha presentato gli indirizzi della Nuova Pianificazione per la Città.
Le scelte fondamentali sono state raccolte in 10 punti, che sono stati illustrati anche nelle 12 assemblee pubbliche svolte nei Quartieri fra giugno e luglio.
Gran parte del dibattito si è concentrato sull'obiettivo principale che la Giunta vuole ottenere col Nuovo PSC, ovvero la riduzione del consumo di suolo, mediante un provvedimento che ponga un limite alle previsioni già contenute nel PRG 2000, eliminando una parte di aree edificabili non ancora realizzate.
Ma, fra i 10 punti strategici del nuovo Piano Strutturale, è stato inserito anche un capitolo dedicato a "Garantire lo sviluppo delle aziende e del lavoro".
Tale richiesta fu avanzata, in particolare, dalle Associazioni dell'Artigianato, del Commercio e della Industria, (e condivisa dai sindacati).
Tutte le Associazioni, infatti, oltre a spingere costantemente sulla richiesta di "semplificazione", hanno spesso sollecitato l'Amministrazione ad agevolare le imprese che attraverso veri Piani Industriali, potessero garantire sviluppo e maggiore occupazione.
E' del tutto evidente che, dovendo coniugare la scelta fondamentale di "consumo zero di nuovo territorio" e quella di "garantire lo sviluppo delle aziende e del lavoro", occorra applicare concetti nuovi rispetto al passato.
Infatti, anche se nel PRG 2000 furono previste molte aree produttive, solo un terzo sono state realizzate ed all'offerta non corrisponde una "domanda reale".
Ed è paradossale che l'Amministrazione Comunale non sia in grado di assecondare aziende che vogliono ampliarsi o insediarsi, dato che le previsioni di aree produttive sono esaurite, anche se "solo sulla carta".
Quindi è solo eliminando almeno il 50% delle aree produttive previste nel PRG, ma non ancora realizzate, che si possono raggiungere 2 obiettivi fondamentali:
- la riduzione di consumo di nuovo suolo,
- la possibilità di dare risposta ad aziende esistenti e nuove.
In sostanza, il concetto nuovo è mettere in relazione le nuove aree ai piani industriali delle aziende, dando tempi certi sulla fattibilità dell' insediamento, e con esso la possibilità di nuova occupazione. (come già accaduto per Amadori, Apofruit, Orogel, Tecnogym, Trevi, e altri ancora).
Per questi motivi, anticipando i tempi delle future scelte urbanistiche e al fine di coniugare le esigenze che vengono dal mondo dell'impresa e del lavoro, la Giunta ha già approvato 2 importanti "accordi con privati".
Tali accordi, da stipularsi con la "Jolly Service" e con la "Gobbi Frutta", saranno inseriti nella Variante di Salvaguardia che la Giunta proporrà all'approvazione del Consiglio Comunale in Gennaio, ritenendo con ciò di corrispondere alle richieste che vengono dai rappresentanti delle Associazioni.
Fra i motivi della scelta c'è proprio anche quello di una maggiore occupazione che le due aziende garantiscono con i loro rispettivi piani aziendali, prevedendo una crescita del 20% sia in termini di indotto che di unità lavorative.
Al nuovo metodo corrispondono anche nuove condizioni, infatti le due aziende dovranno dare inizio ai lavori nel termine perentorio di 5 anni dalla data di approvazione definitiva dell'accordo, pena la decadenza dell'accordo stesso.
 
Alcune note sulle 2 aziende.
 
La "Jolly service spa" opera prevalentemente nel settore della logistica.
La ditta è cresciuta notevolmente negli ultimi dieci anni, ha acquistato nuovi clienti, soprattutto nel settore ortofrutta, sia in Italia che all'estero.
Attualmente ha due unità operative, dislocate a Pievesestina, ma separate.
Una in Via Tortona, con magazzino utilizzato come deposito prodotti refrigerati e non e con gli uffici amministrativi; la seconda unità operativa in Via della Cooperazione, dove sono istallati gli impianti di lavaggio per i contenitori e l'ufficio logistico.
La Jolly service dispone di oltre 100 mezzi con il proprio marchio e una movimentazione merci che garantisce lavoro a vari autotrasportatori.
Nel 2009 l'azienda aveva una media di 55 dipendenti tra impiegati e operai fissi e stagionali, con picchi di 80 e mai sotto le 50 unità.
La dislocazione attuale della ditta, impedisce un razionale programma di sviluppo produttivo in quanto la distanza dei due siti di lavoro incide in maniera negativa sull'attività dell'azienda, creando disagi e carichi di traffico nella zona.
La ditta ha quindi necessità di raggruppare i servizi in una unica sede logistica.
La Jolly service è proprietaria di un terreno a Torre del Moro, di mq. 77.000 circa e a novembre del 2012 ha fatto richiesta di trasformazione urbanistica  al fine di potervi collocare l'intera l'attività lavorativa.
La richiesta prevede l'inserimento nel PRG di una nuova area produttiva per realizzare 38.000 mq. di Sul, di cui 1.200 da cedere al Comune già urbanizzati.
L'area, che si trova tra la ferrovia e la superstrada E45, è urbanisticamente compatibile, in quanto prossima all'area produttiva di Torre del Moro.
Con le proprietà delle arre produttive limitrofe, è stata raggiunta una intesa, ed è stato chiesto al Comune, di sottoscrivere un accordo coi privati (art. 18 legge 20), proprio nell'ambito dei principi che si intendono assumere per la redazione del nuovo PSC, al fine di favorire gli insediamenti produttivi sul territorio.
 
La "Gobbi frutta srl" opera da circa 40 anni nella commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli e, nel Febbraio 2013, ha richiesto una variante al PRG per realizzare una nuova struttura aziendale, accorpando le sue tre sedi attuali, prospettando sia un incremento di produzione, che di addetti.
La ditta commercializza ed in parte produce, oltre 250.000 quintali di prodotti, ed occupa un centinaio di dipendenti.
Le strutture operative sono collocate a Capannaguzzo, per circa 700 mq., e in via Dismano, per circa 2.000 mq., inoltre gestisce il frigorifero comunale nei pressi del mercato, e uno stand al mercato ortofrutticolo di Cesena.
La ditta è proprietaria di un terreno agricolo in località Villa Calabra, una cui parte di 20.000 mq. chiede la trasformazione in produttivo, per realizzare una struttura di circa 8.000 mq. e 10.000 mq. di piazzale per la movimentazione dei mezzi e lo stoccaggio degli imballaggi.
La ditta dovrà comunque farsi carico della sistemazione di un tratto di Via Calabria, mediante il tombinamento di un fosso consorziale, migliorando il collegamento con la via Cervese.

L'Assessore Orazio Moretti
Il Sindaco Paolo Lucchi

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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