Sono nove gli immobili di proprietà comunale che l'Amministrazione comunale ha individuato per la realizzazione di progetti di recupero da parte di privati, volti allo sviluppo di attività culturali, sociali ed economiche. Questa mattina la Giunta, prendendo le mosse dalle linee di indirizzo approvate in giugno dal Consiglio Comunale, ha approvato la delibera che li identifica e che di fatto apre la strada al bando di evidenza pubblica con il quale si procederà alla loro assegnazione. Gli edifici per i quali si prospetta la possibilità di una nuova vita attraverso questo meccanismo sono: gli Ex Bagni Pubblici Sotterranei, l'Ex Lazzaretto, l'Ex Serbatoio Acquedotto di Ponte Abbadesse, l'Ex Mulino Enel di Via Mulini, il Palazzo Del Diavolo, il Torrioncino Mura Giardino, l'Acquedotto Ponte Abbadesse, i fabbricati presenti nel Parco Minerario di Formignano e la Torre Di Roversano. "Come si vede - commentano il Sindaco Paolo Lucchi e il Vicesindaco Carlo Battistini -, si tratta di edifici tutti carichi di storia, ma che, purtroppo, da tempo si trovano in condizioni di degrado tali da rendere impossibile il loro utilizzo se non dopo lavori di recupero, in qualche caso molto consistenti. Con i tempi che corrono, il Comune non è in grado di far fronte a tutte le risorse necessarie per garantirne il recupero, ed è un vero peccato, perchè questi spazi, se adeguatamente valorizzati, potrebbero diventare una risorsa preziosa per sviluppare iniziative con finalità pubbliche, a vantaggio di tutta la città, mentre se rimangono in queste condizioni rischiano di deteriorarsi ulteriormente, anche in modo irrimediabile. Per questo abbiamo pensato di verificare se esiste un interesse al coinvolgimento da parte del mondo dell'associazionismo e dei privati. L'idea è quella di assegnarli a condizioni particolarmente facilitate a enti, associazioni o altri soggetti privati per lo sviluppo di attività culturali, sociali ed economiche, a patto che gli assegnatari si facciano carico anche delle opere di manutenzione e, naturalmente, presentino un progetto coerente con le finalità dell'Amministrazione e sostenibile da un punto di vista finanziario".
La delibera approvata oggi, oltre ad identificare i singoli edifici, indica per ognuno di essi anche il tipo di attività a cui destinarli. Così, per gli ex Bagni Pubblici di piazza Giovanni Paolo II si pensa a un utilizzo nell'ambito delle politiche giovanili e di genere e per l'Ex Lazzaretto a finalità legate all'associazionismo; l'ipotesi per l'Ex Serbatoio Acquedotto di Ponte Abbadesse è rivolta verso attività di promozione turistica e valorizzazione dei prodotti a km zero, accompagnate magari da attività di degustazione. Il Mulino Enel di Via Mulini potrebbe diventare uno spazio dedicato alla somministrazione di cibi e bevande, ma anche essere trasformato in un ostello. Il Palazzo Del Diavolo viene destinato ad attività legate all'associazionismo culturale e sociale, mentre per il Torrioncino Mura Giardino si punta ad attività di tipo culturale, artistico, espositivo, così come per l'Acquedotto Ponte Abbadesse.
Per i fabbricati del Parco Minerario di Formignano l'idea è di dedicarli ad attività culturali e ambientali, ma anche progetti legati al ristoro e alla ricettività. Infine la Torre Di Roversano potrà accogliere attività espositive di tipo storico-culturale, artistico, naturalistico. La sfida è lanciata e ora si tratta di trovare i soggetti interessati a dar vita a progetti in queste cornici suggestive. Intanto, questa mattina, il Sindaco e il Vicesindaco hanno inviato una lettera ai dodici presidenti di quartiere per informarli dell'individuazione degli edifici in vista del bando e chieder loro di darne la massima diffusione. "Lo abbiamo fatto - spiegano - anche tenendo conto del fatto che la maggior parte di questi edifici, una volta recuperati, potrebbero ricoprire un ruolo molto significativo per la vita sociale del quartiere in cui sorgono".
Ufficio stampa
Federica Bianchi