L'Associazione di promozione sociale " Polonia" di Cesena organizza la presentazione del libro "Un esercito scomodo. Il secondo Corpo d'Armata Polacco in Italia 1944-46" di Giampietro Panziera(Università Popolare di Rovigo) che si terrà in Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana, 30 novembre alle ore 17.15.Interverranno Elena Baredi (Assessore alla Cultura del Comune di Cesena), Maurizio Nowak (presidente dell'Associazione delle Famiglie dei Combattenti Polacchi in Italia) e Bernadeta Grochowska ( Presidente dell'Associazione Polonia di Cesena).L'evento è patrocinato dal Consolato Generale di Polonia in Milano e dal Comune di Cesena.La storia della Polonia è stata sempre travagliata soprattutto per la sua posizione geografica tra i due colossi ( Germania e l'Unione Sovietica).
Il 17 settembre 1939 è stata divisa per la quarta volta tra le due potenze e così iniziò il processo di sradicamento del popolo polacco. I Tedeschi praticavano i campi di concentramento invece i Russi mandavano in villeggiature gratuite in Siberia e nelle zone polari. La situazione è cambiata solo quando A. Hitler si è rivolto contro J.Stalin ( Piano Barbarossa, 1941), perché il Governo polacco in esilio ha potuto formare il 2° Corpo d'Armata Polacco sotto il comando del generale Wladyslaw Anders. In questo modo,la parte dei superstiti dell'esercito polacco ( le fosse di Katyn), civili (bambini, donne, anziani) sono usciti dall'URSS e hanno iniziato la loro l'odissea attraverso la Persia, Iran, Irak, Egitto fino in Italia e poi Inghilterra, Argentina, Australia, Brasile, USA, Canada, ecc.In Italia il Corpo polacco è stato assoggettato all'VIII Armata Britannica e ha eseguito delle battaglie cruciali ( fiume Sangro, Monte Cassino, fiume Metauro, Ancona -linea gotica fino a Bologna). Alla fine di guerra, per i motivi politici e diplomatici l'esercito di Anders è stato scomodo per tutti gli alleati.
In Scozia è avvenuta la smobilitazione e tutti i veterani sono stati lasciati al loro destino. Per molti non è stato possibile ritornare mai più in Patria ( magari dopo l'89). Parecchi hanno cercato la fortuna in paesi lontani, in una diaspora enorme.
Quelli che sono rimasti o ritornati in Italia per un paio d'anni erano apolidi. E' una storia assai dolorosa e toccante, per questo l'Associazione Polonia desidera avvicinare il pubblico di Cesena e dintorni a questa tematica per non dimenticare! Per capire il presente bisogna conoscere il passato.
Ufficio stampa
Federica Bianchi