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Nessuna mini-stangata Imu a gennaio per i cesenati

L'applicazione della sola aliquota standard ha permesso di evitare l'imprevisto esborso

A gennaio non ci sarà nessuna mini-stangata imprevista sull'Imu per i contribuenti cesenati. Questo perché il Comune di Cesena ha scelto di confermare per l'abitazione principale l'aliquota di base e ha evitato quindi il 'pasticcio' in cui si trovano i molti Comuni (oltre 600) che per far quadrare i conti hanno aumentato l'aliquota relativa all'abitazione principale: sulla base del decreto legge approvato ieri dal Governo, infatti, questa quota superiore all'aliquota standard sarà rimborsata per circa la metà dallo Stato, mentre la parte restante dovrà arrivare dalle tasche dei contribuenti (nonostante l'abolizione dell'IMU per le prime case) e dovrà essere versata entro il prossimo gennaio.A chiarire la situazione sono il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e il Vicesindaco e Assessore al Bilancio Carlo Battistini che solo pochi giorni fa avevano scritto al Presidente del Consiglio Enrico Letta per chiedere certezze sul bilancio preventivo 2013 e sul rimborso della seconda rata dell'Imu legata all'abolizione del tributo sull'abitazione principale."Giovedì scorso - riepilogano il Sindaco Lucchi e il Vicesindaco Battistini -  il Consiglio dei Ministri ha approvato un Decreto Legge (che entro 60 giorni dovrà essere convertito in legge dal Parlamento e che potrebbe quindi emendarlo fino al 28 gennaio 2014) in cui si abolisce la seconda rata dell'IMU relativa al 2013 sull'abitazione principale, ad eccezione degli immobili classificati nelle categorie A/1, A/8, A/9. Anche per quanto riguarda l'IMU per i fabbricati rurali e per gli imprenditori agricoli professionali dovuta sui terreni, è prevista l'esenzione totale dal pagamento della seconda rata. Il mancato gettito viene compensato tramite acconti e aumenti d'imposta a carico del settore finanziario e assicurativo. Ma per quanto riguarda i Comuni che hanno deliberato per l'anno 2013 aliquote superiori a quella standard, viene creato un groviglio in cui circa metà dell'importo viene coperta dallo Stato ai Comuni e circa metà dovrà essere versata a metà gennaio 2014 dai contribuenti interessati"."Questo - commentano il Sindaco e il Vicesindaco - pone sicuramente problemi alle finanze dei Comuni, ma anche aggravi per i cittadini e per le famiglie nelle località dove si sono operati incrementi di imposta. Per quanto ci riguarda, i nostri concittadini possono stare tranquilli: il Consiglio Comunale  di Cesena ha approvato proprio ieri l'ultima variazione prima della scadenza del 30 novembre, senza toccare i tributi. Non è così per i molti comuni italiani (oltre 600 secondo Il Sole 24 Ore) che per riuscire a far quadrare i bilanci hanno invece aumentato le addizionali IRPEF e le aliquote sulla abitazione principale. Ora le norme che hanno modificato la tassazione sulla casa, in aggiunta ai continui rinvii di questi mesi, aumentano l'incertezza, causando un quadro applicativo caotico. Sfogliando la stampa leggiamo che non solo tutte le grandi città hanno aumentato l'IMU sulla prima casa, ma anche molti altri Comuni. A Milano passa dal 4 al 6 per mille, a Napoli dal 5 al 6 per mille, a Verona dal 4 al 5  per mille; addirittura a Varese il Consiglio Comunale viene riconvocato in seduta straordinaria domani per riabbassare l'aliquota al 4,5 per mille dal 5,8 a cui era stata già elevata, operando in soli due giorni i necessari interventi di riequilibrio"."Rimaniamo convinti - concludono il Sindaco Lucchi e il Vicesindaco Battistini - che, pur in momenti difficili quale quello attuale, avere bilanci in ordine sia un plus per i cittadini e per le imprese; continueremo a fare di tutto per  mantenere in equilibrio la nostra città, mantenendo la qualità dei servizi, il livello della cura dei beni pubblici e l'equità nelle scelte che toccano i cittadini".   
 

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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