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La soddisfazione di Cesena per l'inserimento di Ravenna nella short list delle candidate a Capitale europea della cultura nel 2019

Ravenna e la Romagna sono state ammesse: sono nella ristretta cerchia delle città candidate a diventare nel 2019 Capitale europea della cultura.
Le città da 21 sono ora diventate 6: Ravenna, Lecce, Matera,  Siena, Perugia-Assisi e Cagliari. Fra le escluse, città di grande prestigio e tradizione, come Pisa e Venezia.Il Sindaco Paolo Lucchi, l'Assessore alla Cultura Maria Elena Baredi, il Comitato artistico-organizzativo di Cesena, il referente Franco Pollini esprimono grande soddisfazione per il risultato conseguito. "Si tratta - sottolineano - di un riconoscimento al valore storico-artistico di una città, Ravenna, e di un territorio, la Romagna, al lavoro assiduo di studio, ricerca e progettazione che nell'arco di alcuni anni è stato svolto, al peso economico di un tessuto sociale tra i più vivi del paese. Ma soprattutto è un riconoscimento al fermento e alla vivacità culturale ed artistica di città e paesi che, se si presentano insieme, in tema di creatività, innovazione e produzione non hanno rivali in Europa"."Nel programma presentato alla Giuria internazionale in un book programmatico di sintesi -proseguono gli esponenti cesenati -, Cesena è presente in maniera consistente, per l'apporto che ha profuso con impegno e correttezza, per aver sostenuto in ogni fase un'idea non settoriale di cultura, ma estesa, intesa come fondamenta della vita civile di una comunità, per la necessità, espressa senza sosta, di creare un'intensa rete romagnola, una piattaforma per il futuro del nostro territorio, per aver proposto progetti e idee originali, in particolare attorno al settore economico-sociale preminente ed eccellente, l'agricoltura, con il grande tema sintetizzato nel brand 'Agriculture', e attorno alla identità culturale, rappresentata dalla Biblioteca Malatestiana e dalle istituzioni culturali cittadine, reso programmatico dal brand 'Sulle scritture'. Ci aspetta un anno di grande lavoro, perché la meta è possibile: l'idea di venire consacrati nel 2019 come centro culturale dell'Europa è affascinante e produttiva. In questo periodo, da ora all'autunno 2014, quando verrà proclamata la città capitale, tutto l'impegno dovrà essere profuso per approfondire ed estendere la piattaforma culturale romagnola, già abbozzata nel primo documento, e per realizzare i primi progetti generati dagli ambiti disciplinari individuati: in particolare, per quanto riguarda Cesena, l'evento AgriDesign, che unisce interessi di tipo economico, artistico, industriale, storico, culturale, e gli eventi sulla scrittura e sul libro che possano contribuire ad arricchire la capacità attrattiva della Biblioteca Malatestiana. Ci apprestiamo ad intensificare il nostro impegno, soprattutto in direzione della costruzione di un'alleanza condivisa e produttiva tra tutti i soggetti istituzionali della Romagna che hanno aderito al percorso di Ravenna 2019, affinché il progetto e la candidatura siano sempre di più della Romagna, e non di una città soltanto, affinché le collaborazioni si consolidino in servizi e strutture organizzative, con l'idea che davvero insieme Ravenna e la Romagna sono così forti e competitivi da poter concentrare su di sé l'attenzione di tutta Europa". 

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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