Nei giorni scorsi è giunta all'Amministrazione Comunale di Cesena la notizia che la magistratura ha richiesto il rinvio a giudizio della dipendente comunale indagata nei mesi scorsi per aver impropriamente utilizzato un permesso concesso sulla base della Legge 104.
Alla luce di questo provvedimento l'Amministrazione Comunale, che ha avviato procedimento disciplinare, attualmente sospeso in attesa dell'esito del procedimento penale, sta valutando eventuali provvedimenti di natura cautelare, al fine di assicurare la funzionalità dell'ufficio, considerata la delicatezza della vicenda.
Era stato lo stesso Comune a segnalare alla magistratura l'episodio, sulla scorta dei dubbi emersi circa l'utilizzo improprio da parte della dipendente dell'opportunità offerta dalla legge. Infatti, nell'ambito degli interventi per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone disabili, la legge 104 riconosce sia ai lavoratori pubblici, che a quelli privati, disabili che abbiano familiari disabili, il diritto di astenersi dal lavoro e di percepire ugualmente un trattamento economico nel limite massimo di tre giorni mensili, usufruibili anche a ore.
Dalla segnalazione del Comune si è attivata la Procura, che ha chiesto il rinvio a giudizio.
Come abbiamo già dichiarato all'inizio di questa vicenda il Comune di Cesena ha ritenuto fosse suo preciso dovere avvertire la magistratura, per senso di responsabilità nei confronti di tutti i cittadini e dei dipendenti comunali, e in particolare di quelli che hanno necessità di assistere un congiunto disabile e usufruiscono correttamente dei permessi concessi dalla legge. A questo punto ci rimettiamo alle decisioni della magistratura, nella quale nutriamo la massima fiducia.