La Delegazione FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Cesena propone per sabato 16 novembre una ricca giornata di studi dedicata alla conoscenza e riscoperta di due grandi Artisti del Novecento storico romagnolo, Giannetto Malmerendi e Lamberto Caffarelli, sul tema "L'Arte come immagine essenziale del Mondo".
Entrambi nativi di Faenza, Lamberto Caffarelli (1880 - 1963) e Giannetto Malmerendi (1893 - 1968) condividono una visione dell'Arte intesa non come esperienza estetica fine a se stessa, ma come immagine, pur se limitata dai vincoli spazio-temporali insiti nella presente dimensione terrena, della suprema Bellezza dell'Essere. Entrambi non si arrendono ovviamente alla limitatezza delle forme tradizionali, rispettivamente nel linguaggio dei suoni e in quello figurativo, ma allargano straordinariamente il loro orizzonte di pensiero e di successiva realizzazione artistica alle fondamentali avanguardie europee, dalle quali colgono gli elementi essenziali per poi svilupparli ed elevarli in maniera personale grazie alle profonde conoscenze e soprattutto all'amore per la Vita che caratterizza le loro esistenze.
Se Giannetto Malmerendi attinge da Cézanne, da impressionismo ed espressionismo, ma anche dal futurismo soprattutto negli intensi anni della Prima Guerra Mondiale, per poi privilegiare, arricchito da tali esperienze, nei suoi lavori le linee essenziali del mondo lirico ed intimo della sua Romagna, Lamberto Caffarelli deriva il proprio pensiero dalle colonne portanti di Wagner e di Debussy e dalla ricerca "dodecamorfa" (come lui stesso la definisce) di derivazione viennese. Non soltanto musicista, ma anche poeta e saggista Caffarelli elabora una grande liturgia della storia della redenzione cristica nei Canti dei Tre Misteri un oratorio in cui slancio mistico e riflessione sui valori cristiani nell'immediato primo dopoguerra trovano un magistrale equilibrio, ed esprime sistematicamente la propria visione artistica nel triplice saggio L'Arte nel mondo spirituale in cui la Luce e la Gioia della Visione del Cristo si nutrono di una forza ecumenica straordinaria tra cui emerge con particolare passione l'"Incontro" con l'antroposofia di Rudolf Steiner.
Sostanziale punto di contatto tra Caffarelli e Malmerendi è l'edizione 1920 del testo di Galeotus, poema scenico-musicale in quattro azioni del primo, "ornato dalle xilografie di G. Malmerendi", pubblicata dai Fratelli Lega, editori in Faenza. E sono proprio le forme essenziali ed allegoriche di queste ultime a conferire - fin dal primo sguardo alla pregevolissima pubblicazione - alle vicende del protagonista, il Signore di Faenza Galeotto Manfredi, un valore che trascende la concreta storia faentina del Quattrocento, per una lezione di vita che coinvolge ogni uomo desideroso di purificarsi dai compromessi del contingente ed anelare alla meta della vera Vita, quella meta i cui "frammenti visibili" i due artisti hanno prefigurato in Galeotus, come dono spirituale per l'umanità di ogni luogo e di ogni tempo.
Gli eventi si terranno nella splendida cornice della Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana (Piazza Bufalini, Cesena) con il seguente ordine dei lavori:
- ore 10.00. Saluto delle Autorità e concerto pianistico tenuto da Giuseppe Fagnocchi sul tema "Bellezza e Gioia, la musica di Lamberto Caffarelli come vivente armonia cosmica";
- ore 17.00. Riflessioni su vita, pensiero e opera dei due artisti a cura di: Giuseppe Fagnocchi (La visione spirituale dell'Arte negli scritti di Lamberto Caffarelli), Giovanni Bartoli (Ricordi Radiofonici 1977 - intervista a don Amedeo Casanova su Lamberto Caffarelli) e Pietro Lenzini (Lo "Splendore delle Cose", xilografie di Giannetto Malmerendi per il Galeotus, opera musicale di Lamberto Caffarelli).
L'ingresso a tutti gli eventi, organizzati dal FAI in collaborazione con Istituzione Biblioteca Malatestiana e con il patrocinio del Comune di Cesena, Assessorato alla Cultura, è libero.
Ufficio stampa
Federica Bianchi