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Seconda variazione di bilancio

Abbassata la tassa di soggiorno e scongiurato il rischio di ritocchi all'addizionale Irpef

Sindaco e Vicesindaco scrivono ai capigruppo

E' notizia di oggi - riportata dal Corriere della Sera - che un quarto dei Comuni italiani ha fatto la scelta di aumentare l'addizionale Irpef, e che molti hanno deciso di applicare l'aliquota massima dello 0,8% (spesso senza esenzioni di alcun tipo): è il caso di Trieste, Ascoli, Rovigo, Padova, Biella, Campobasso, Rieti, Salerno, Sondrio, solo per citarne alcuni. Ed è possibile che altri si aggiungano alla schiera prima del prossimo 30 novembre (termine previsto per chiudere i bilanci).

Non sarà così per Cesena. Fin dal febbraio scorso, quando approvammo il bilancio, abbiamo indicato chiaramente la volontà  di mantenere invariata l'addizionale Irpef, confermando l'aliquota allo 0,4% con soglia di esenzione a  10.000  euro (che già allora era una delle più basse applicate in Regione).

Una decisione confermata anche nei giorni scorsi, quando la Giunta ha approvato la proposta di 2^ variazione al bilancio, che sarà sottoposta all'esame del Consiglio Comunale il 26 settembre prossimo.

Anzi, già in questa occasione abbiamo fatto un ulteriore passo avanti per ridurre la pressione fiscale e favorire le imprese della nostra città. Infatti, fra i punti di maggiori rilievo di questa variazione - che segue quella varata a giugno -, c'è la modifica della tassa di soggiorno: così, dal 1 ottobre saranno abbassate le tariffe per le strutture alberghiere (da 4 a 3 euro per i 4 stelle, da 3 a 2 euro per i 3 stelle, da 2 a 1,50 euro per i 2 stelle) e si ridurrà da 5 a 3 il numero massimo di pernottamenti da assoggettare all'imposta. La Giunta ha già provveduto ad approvare le necessarie modifiche del regolamento per dar corso a questa decisione, che è stata assunta dopo un'attenta analisi delle risorse a disposizione del Comune, e tenendo conto anche delle istanze scaturite nel confronto con le associazioni dei titolari delle strutture ricettive, sviluppatosi nei primi mesi di applicazione della nuova imposta.

Non è stato possibile arrivare alla completa cancellazione dell'imposta perché le sue entrate sono, comunque, indispensabili per garantire il mantenimento dei servizi, e specialmente di quelli che consideriamo 'identitari', come servizi sociali e pubblica istruzione. Grazie alla corretta e oculata gestione dei conti comunali, però, siamo riusciti a ridurla, a dimostrazione del fatto che avere un bilancio in ordine non è solo un esercizio da ragionieri, ma un valore positivo che riflette i suoi benefici sull'intera città.

Inoltre, con questa variazione, per la prima volta andiamo ad utilizzare entrate straordinarie per la gestione del bilancio corrente: abbiamo, infatti, valutato di destinare 100mila euro derivanti dall'avanzo per finanziare il pacchetto di misure per il sostegno del lavoro, che presenteremo fra qualche giorno.

Per il resto, la manovra non registra particolari movimenti, quanto piuttosto la ridefinizione di alcune voci: ad esempio, oltre 4 milioni inizialmente previsti come entrate IMU oggi sono classificati sotto la voce Fondo di solidarietà.

In questo contesto ci piace evidenziare una modifica piccola, ma a cui attribuiamo un grande valore: in bilancio era stato prevista l'entrata di 100mila euro provenienti dall'Agenzia entrate per la lotta all' evasione fiscale, e oggi dobbiamo registrare che ne sono arrivati 170mila. Certo una somma limitata nel contesto complessivo del nostro bilancio, ma che attesta un impegno di cui andiamo fieri. 

Tuttavia, non possiamo dimenticare che all'orizzonte restano ancora molte difficoltà e incertezze e, per il momento, non possiamo fare altro che attendere le indicazioni su IMU, Tares, Service Tax  che il Governo ha annunciato per il prossimo ottobre. Ci auguriamo che in quella fase possano arrivare risposte più precise, che sciolgano positivamente i  nostri dubbi e ci consentano di lavorare con più tranquillità in attesa di un 2014 rispetto al quale oggi ogni Comune italiano vive una situazione di grande incertezza. Per parte nostra ribadiamo che, se si dovesse andare in direzione della Service Tax, di cui ancora sappiamo poco, ci guideranno due certezze.

La prima è che, anche per l'applicazione di questa nuova imposta resteremo fedeli ai principi di equità fiscale che ci hanno guidato finora e che ci hanno portato all'introduzione di strumenti come il 'quoziente Cesena' con l'utilizzo dell'Isee, per modulare il pagamento dei servizi sulla base delle effettive capacità economiche dei cittadini, ma anche a intensificare l'attività contro l'evasione e l'elusione fiscale.

La seconda certezza è che faremo tutto quello che è in nostro potere per la tenuta della rete dei servizi così come i cesenati sono abituati a utilizzare. E qualora li vedessimo messi in pericolo, non esiteremo a chiedere la mobilitazione di tutte le forze sociali ed economiche e di tutti i cittadini per  difenderli.

Il Sindaco
Paolo Lucchi

Il Vicesindaco
Carlo Battistini

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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