Il Comune di Cesena non dovrà pagare le contravvenzioni per i cartelli collocati sulle rotonde 'incompiute' di Bulgarnò e Ponte Cucco. Il Prefetto di Forlì-Cesena, infatti, ha disposto l'archiviazione dei verbali, accogliendo così il ricorso presentato dall'Amministrazione cesenate. La comunicazione ufficiale dalla Prefettura è arrivata oggi al Comando della Polizia Municipale, che ha provveduto a notificarlo al Sindaco.
Lo stesso Sindaco ne ha subito informato i capigruppo inviando loro una lettera, così come aveva fatto per ogni passaggio della vicenda.
Come si ricorderà, i cartelli erano stati collocati sulle due rotonde il 2 marzo scorso per iniziativa congiunta del Comune e della Provincia di Forlì-Cesena che volevano così spiegare i motivi dell'interruzione dei lavori, bloccati dai vincoli del Patto di Stabilità.
Il 15 aprile erano arrivati sia a Palazzo Albornoz sia alla sede della Provincia due avvisi di contravvenzione (uno per ogni cartello), ciascuno dell'importo 435,80 euro (comprese le spese di spedizione). A elevarli, la Polizia Municipale di Cesena, che riteneva i cartelli irregolari.
Dopo le necessarie verifiche, il 21 maggio la Giunta comunale deciso di presentare ricorso.
Di seguito il testo della lettera inviata dal Sindaco ai capigruppo
Vi comunico che, in data odierna, abbiamo ricevuto il provvedimento con il quale la Prefettura di Forlì-Cesena archivia i verbali relativi ai cartelli posti nelle due rotonde di Ponte Cucco e Bulgarnò, accogliendo così il ricorso presentato dal Comune.
In particolare, il provvedimento di archiviazione è motivato dal fatto che non sono stati ravvisati, in questo caso, "dati che inducano a ritenere che il cartello in esame abbia finalità pubblicitarie".
Siamo lieti per questo epilogo, che mette la parola fine a una vicenda che aveva destato perplessità e stupore fra i cittadini.
Mentre, infatti, erano chiare a tutti le motivazioni che ci avevano indotto a collocare i cartelli, e cioè informare i cittadini dell'impossibilità di completare i lavori nelle due rotonde a causa dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità, risultava incomprensibile l'accusa che si trattasse di cartelli propagandistici, tenuto conto del fatto che l'iniziativa era stata organizzata e condotta in piena trasparenza con l'unico obiettivo di porre all'attenzione e spiegare la grave situazione determinata dal blocco dei pagamenti imposto agli enti locali.
Come abbiamo più volte ribadito nei mesi scorsi, sia il sottoscritto sia i Componenti la Giunta Comunale siamo sempre stati convinti di aver operato in questo frangente nell'interesse della nostra comunità ed eravamo pronti, in caso di parere sfavorevole ad assumerci personalmente l'onere delle sanzioni.
L'odierno provvedimento della Prefettura dissipa ogni dubbio al riguardo, attestando la correttezza del comportamento tenuto dalle Amministrazioni del Comune di Cesena e della Provincia di Forlì - Cesena
IL SINDACO
Paolo Lucchi
Ufficio stampa
Federica Bianchi