La zanzara tigre (Aedes albopictus) è una piccola zanzara (4-10 mm di lunghezza) di colore nero con una banda bianca sul dorso, bande bianche trasversali sui segmenti dell'addome e numerose bande bianche ad anello sulle zampe. È riconoscibile dalle zanzare comuni proprio per il netto contrasto tra i 2 colori.
Questo fastidioso insetto, importato dall'Asia probabilmente attraverso il commercio di copertoni usati, costituisce infatti un serio motivo di preoccupazione e disagio.
Si tratta infatti di un insetto molto aggressivo, che punge soprattutto nelle ore più fresche della giornata, al mattino presto e al tramonto, e riposa di notte sulla vegetazione.
Le sue punture procurano gonfiori e irritazioni persistenti, pruriginosi o emorragici, e spesso anche dolorosi.
COME SI RIPRODUCE:
Lo sviluppo della "zanzara tigre" passa attraverso quattro diversi stadi: uovo, larva, pupa, adulto.
Le uova vengono deposte in luoghi umidi, gli stadi larvali e di pupa sono acquatici, nello stadio adulto l'insetto è un volatore attivo.
Le femmine, la cui longevità è di circa 2-3 settimane, depongono le uova in qualsiasi tipo di oggetto che consenta la raccolta di piccole quantità di acqua (sottovasi delle piante, caditoie stradali, pozzetti di scolo dell'acqua di cortili e piazzali, pneumatici depositati all'aperto, annaffiatoi, secchi, bottiglie, barattoli, ecc. VEDI La prima ZANZA NEWS).
Le uova vengono deposte poco sopra la superficie dell'acqua e si schiudono quando vengono sommerse; dalle uova fuoriescono le larve che si accrescono rapidamente divenendo soggetti adulti.
Lo sviluppo, in condizioni climatiche ottimali, è di breve durata, variabile da 5 a 15 giorni, a seconda delle condizioni di temperatura.
La femmina di Aedes, responsabile delle punture all'uomo, punge per compiere il pasto di sangue necessario a completare il ciclo biologico: lo fa anche ripetutamente sulla medesima persona e prevalentemente durante il giorno.
L'intervallo di tempo tra il pasto di sangue e la deposizione delle uova può variare da 3 a 5 giorni ed ogni femmina, dopo un singolo pasto di sangue, può deporre fino a un centinaio di uova (ma generalmente ne vengono deposte meno, tra 40 e 80) disponendole singolarmente appena sopra il livello dell'acqua. In laboratorio si è visto che ogni femmina è in grado di deporre le uova anche per 7 cicli consecutivi, per un totale di 350-450 uova per individuo in una stagione.
Le uova deposte in autunno sono in grado di sopravvivere alla stagione invernale e di schiudersi nella primavera successiva.
Grazie a raffinati meccanismi bio-fisiologici, le uova di Zanzara Tigre possono sopravvivere in forma quiescente anche durante il freddo invernale e i periodi di siccità. Una umidità del 60-70% e temperature di 25°C sono sufficienti a far sopravvivere circa un quarto delle uova deposte per 4 mesi. Addirittura, le uova si sono dimostrate capaci di sopravvivere a -10°C per 24 ore!
Basta però che le uova siano sommerse anche in una minima quantità d'acqua, a temperature miti, per schiudersi. Se l'immersione si prolunga per almeno 7 giorni, il ciclo adulto della zanzara riparte.
Per trasformasi in adulto devono restare sempre nell'acqua per 7-10 giorni, altrimenti le larve muoiono. Le uova della zanzara tigre sono più resistenti, se manca l'acqua si mettono in "stand by", e si riattivano quando le condizioni atmosferiche migliorano.
In primavera e autunno, dalla deposizione delle uova fino allo sfarfallamento dell'adulto passano in media 15-20 giorni, mentre in piena estate questo periodo si accorcia a soli 6-8 giorni.
ABITUDINI:
Particolarmente aggressiva, la Zanzara Tigre è attiva anche in pieno giorno. Nonostante possa pungere anche uccelli, rettili e perfino anfibi, la femmina di Ae. albopictus attacca preferibilmente l'uomo procurando pomfi e irritazioni fastidiose. Dato che non vola molto in alto, tende a pungere soprattutto le gambe degli esseri umani; da sottolineare la sua capacità di pungere anche attraverso la stoffa di abiti leggeri. Nelle persone particolarmente sensibili, un elevato numero di punture può dare luogo a risposte allergiche che richiedono un'attenzione medica.
Gli adulti di Zanzara Tigre generalmente preferiscono spazi aperti, al riparo negli ambienti freschi e ombreggiati e trovano quindi rifugio soprattutto tra l'erba alta, le siepi e gli arbusti. Tuttavia, negli ultimi anni sono stati segnalati abbondantemente anche in zone assolate come i parcheggi dei supermercati o nelle aree industriali, dove ci sono pochi alberi.
Tradizionalmente, si riteneva che la Zanzara Tigre non si spostasse più di poche decine di metri. Studi recenti svolti in Emilia-Romagna dimostrano al contrario che è capace di effettuare spostamenti anche di centinaia di metri, avvicinandosi al chilometro sia trasportato dal vento o da autoveicoli.
DOVE VIVE:
In natura, i focolai larvali utilizzati dalla "zanzara tigre" negli ambienti forestali dei paesi d'origine sono costituiti dai ceppi delle canne tagliate di bambù, cavità degli alberi, ecc., quindi bastano ristagni d'acqua anche esigui per consentire lo sviluppo delle larve.
Questo adattamento consente alla zanzara di sfruttare, nelle nostre zone, qualsiasi recipiente o contenitore anche di ridotta capacità, lasciato all'aperto e in grado di trattenere l'acqua piovana. VEDI ZANZANEWS1
La zanzara tigre si annida soprattutto in luoghi aperti e riparati, così come negli ambienti freschi e ombreggiati, soprattutto tra l'erba alta, le siepi e gli arbusti, ma anche all'interno delle abitazioni. Da qui esce con la sua mole non certo trascurabile anche in pieno giorno, ma soprattutto nelle ore fresche e all'ombra. Attacca in particolare gambe e caviglie, procurando gonfiori pruriginosi
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