Era nato dieci anni fa, come progetto sperimentale per provare a promuovere a livello nazionale il turismo di Cesena e di alcuni territori limitrofi. Oggi, dopo un decennio di partecipazioni a fiere del settore e di eventi organizzati in giro per l'Italia e all'estero, "Una certa Romagna" fa un salto di qualità e diventa il marchio di un protocollo d'intesa per la gestione e la promozione associata di un'offerta turistica integrata da parte dei Comuni di Cesena, Bagno di Romagna, Bertinoro, Cesenatico, Forlimpopoli, Sarsina Verghereto, comuni delle Terre del Rubicone (Borghi- Longiano-Montiano- Roncofreddo-Savignano sul Rubicone - Sogliano al Rubicone) insieme al consorzio Cesenatico Holidays e Terre di Romagna- Camera di Commercio.
"In pratica, con questo protocollo - spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore al Turismo Matteo Marchi - andiamo a rafforzare, definendola in maniera più compiuta, l'attività svolta finora per la valorizzazione delle eccellenze turistiche storico/artistiche, ambientali, enogastronomiche e produttive dei vari territori. Questa decisione è scaturita grazie al positivo riscontro delle iniziative finora avviate, con road show, degustazioni, presentazione di pacchetti promozionali in varie località non solo italiane, ma anche oltre confine, ad esempio, in Svizzera, Germania e Paesi Bassi.
I numeri sono significativi. Da quando è partita la collaborazione di Una Certa Romagna, le presenze turistiche a Cesena sono più che raddoppiate: nel 2002 a Cesena si contavano 62.576 presenze (di cui 50.244 italiani e 12.330 stranieri), 10 anni dopo nel 2012, con la crisi già in atto, ne abbiamo registrate 128.414 (di cui 104.096 italiani e 24.318 stranieri). E d'altro canto, la presenza turistica è arricchita dai cosiddetti 'arrivi', ossia le moltissime persone che arrivano a Cesena per visitarla e che, pur non pernottando, creano una ricaduta economica per negozi e pubblici esercizi, specialmente nel centro storico. Non passa giorno che all'Ufficio Turistico si rivolgano varie comitive di visitatori anche stranieri e ci piace sottolineare come, nelle ultime settimane, fra gli stranieri, la parte del leone sia fatta dagli olandesi".
"Proprio i risultati finora ottenuti - sottolineano il Sindaco e l'Assessore Marchi - hanno convinto i Comuni e gli Enti aderenti a intensificare gli sforzi comuni. Il che non significa rinunciare alla propria identità: all'interno di questo progetto, infatti, verranno salvaguardate le peculiarità e l'autonomia di ogni singolo territorio. Ma anche all'interno della propria specifica azione di promozione turistica, ogni località richiamerà l'appartenenza a 'Una certa Romagna'."
Nel concreto, le strategie di "Una certa Romagna" saranno definite da un tavolo di coordinamento composta dagli Amministratori dei Comuni e dai rappresentanti delle altre Associazioni aderenti, che si riunirà almeno due volte all'anno per definire gli obiettivi e verificare poi l'esito delle azioni messe in campo.
A questo si affiancherà un gruppo di lavoro operativo al quale sarà affidata la pratica realizzazione degli obiettivi proposti dal tavolo di coordinamento.
Il tutto nella consapevolezza di dover impostare il lavoro necessario a compiere quel salto affinché l'interlocuzione sia con chi, nei mercati, vende i diversi prodotti turistici. Il fine è far sì che in questo paniere trovi sempre più spazio l'offerta turistica dell'entroterra romagnolo.
In questo contesto, il Comune di Cesena svolgerà il ruolo di Comune capofila.
Ufficio stampa
Federica Bianchi