Cesena si schiera a favore della proposta dell'Associazione dei Comuni Virtuosi per modificare l'accordo fra Anci e Conai (il consorzio che rappresenta la filiera di tutti i consorzi degli imballaggi) in modo tale da portare significative risorse economiche alle casse comunali per finanziare i servizi di raccolta dei rifiuti, e in particolare lo sviluppo della raccolta differenziata. Non solo: l'Amministrazione cesenate non si limita a dare il proprio sostegno all'iniziativa, ma la promuove fra gli altri Comuni del territorio, invitandoli all'adesione.
L'azione intrapresa dall'Associazione dei Comuni Virtuosi arriva in un momento particolarmente importante: entro l'autunno, infatti, l'Anci dovrà ridefinire i termini degli accordi con Conai, e l'intento e di ottenere in quella sede condizioni più favorevoli per gli enti locali.
"Delle centinaia di milioni di euro all'anno che vengono incassati dal Sistema Conai - spiegano il sindaco Paolo Lucchi e l'assessore all'ambiente Lia Montalti - solo poco più di un terzo viene girato ai Comuni e queste risorse servono in gran parte per pagare le piattaforme private che si occupano delle preselezione di tali flussi. Ad oggi i corrispettivi che i Comuni ricevono dal Conai coprono solamente un terzo dei costi dei servizi di raccolta e risultano i più bassi se confrontati con altri paesi europei. Ma oggi più che mai, la filiera del recupero rappresenta l'elemento centrale delle politiche di gestione dei rifiuti, come dimostrano i dati resi noti nei giorni scorsi dall'assessorato regionale all'Ambiente sull'andamento della raccolta differenziata in Emilia - Romagna, che indicano per la nostra Provincia ottimi risultati per il recupero di vetro, acciaio e alluminio, ma anche performance con ampi spazi di miglioramento per altri segmenti, come carta e umido. Ma, per migliorare la quantità e la qualità della raccolta differenziata, sostenere adeguatamente la filiera del riciclo, e mettere in atto politiche incisive di riduzione dei rifiuti è indispensabile una modifica radicale del sistema e una diversa ridistribuzione delle risorse. Per questo abbiamo aderito con convinzione alla proposta dei Comuni Virtuosi, trovandola perfettamente in linea con le politiche dei rifiuti che il Comune di Cesena sta portando avanti, dall'estensione della raccolta differenziata porta a porta in tre nuovi quartieri a settembre, alle azioni di riduzione dei rifiuti, come il progetto Io Riduco per la riduzione degli imballaggi e degli impatti ambientali nel commercio, alle case dell'acqua".
Secondo il dossier ESPER, l'Ente di studio per la Pianificazione Ecosostenibile dei Rifiuti, attualmente gli imballaggi costituiscono il 35-40% in peso ed il 55-60 % in volume della spazzatura che si produce ogni anno in Italia. Il loro costo ha superato quello del prodotto contenuto diventando la componente più importante.
"La modifica dell'accordo - sottolineano il Sindaco e l'Assessore Montalti - potrà fornire nuovi strumenti anche per promuovere nuovi stili di acquisto e vendita verso prodotti che generano volumi di rifiuti minori, favorendo il supporto a campagne come "IO RIDUCO" del Comune di Cesena. Per questo occorre far passare il fatto che la compensazione per i costi sostenuti dalla raccolta differenziata per i Comuni deve essere allineata a quella degli altri Paesi e che per reperire i fondi necessari debba entrare in gioco una riduzione dei costi di struttura del sistema Conai e un deciso aumento del CAC (Contributo Ambientale Conai) che deve essere commisurato in base alla effettiva riciclabilità degli imballaggi; in altre parole, si dovrebbero favorire gli imballaggi totalmente riciclabili con bassi costi ambientali energetici ed economici, penalizzando invece quelli di difficile riciclaggio. E c'è un altro aspetto da non trascurare: in questo modo si apre una nuova prospettiva per sostenere una gestione efficiente di questi servizi anche in Italia, aumentando le quote di riciclo e creando un mercato per le materie prime e seconde, con una importante ricaduta sulle prospettive occupazionali. Si calcola infatti che una raccolta differenziata efficiente e diffusa in Italia potrebbe generare almeno 200.000 nuovi posti di lavoro distribuiti capillarmente in tutto il Paese".
Ufficio stampa
Federica Bianchi