E' già stata pagata una contravvenzione su tre di quelle elevate nei primi due mesi di attività a pieno regime di Icarus, il sistema di videosorveglianza degli accessi alle ztl del centro storico.
Dal 25 marzo (giorno di avvio dell'attività sanzionatoria) al 25 maggio sono stati 8.289 i verbali elevati. Di questi, i verbali già pagati sono 2.887, pari al 34,9%, per un importo di euro 279.461,60, mentre quelli ancora da pagare sono 4330, pari al 52,2% di quelli elevati, per un importo di euro 419.144.
A renderlo noto è il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi che, una volta ricevuti i dati relativi ai primi due mesi di attività di Icarus, ha inviato una comunicazione ai capigruppo consiliari per aggiornarli dell'andamento dell'attività sanzionatoria.Fra i dati segnalati dal Sindaco, anche quello relativo ai verbali annullati a seguito di controllo: nel periodo considerato sono stati 1.072, pari al 12,9% del totale dei verbali elevati.
"Tale percentuale - sottolinea il Sindaco nella comunicazione ai capigruppo - è in linea con quelle verificatesi in altre città nella fase di avvio dei sistemi di rilevazione elettronica, e la casistica va dai pass regolarmente richiesti ma non tempestivamente registrati, a quelli registrati con targa inesatta, alla lettura errata della targa fotografata, sino ai casi più particolari come, ad esempio, quello di un transito già sanzionato dalla pattuglia presente all'interno della ZTL, con contestazione immediata".
Disponibili anche i primi dati relativi al contenzioso generato davanti al Prefetto o al Giudice di Pace (A questo proposito va ricordato che il termine per ricorrere al Prefetto è di 60 giorni dal ricevimento del verbale, mentre per i ricorsi al Giudice di Pace è di 30 giorni).In questo caso, il dato a disposizione prende come riferimento i primi 3500 verbali elevati dal sistema "Icarus" (il primo gruppo sul quale si è potuto compiere una rilevazione) e indica che sono stati presentati 120 ricorsi per un totale di 310 verbali (questo perché la maggior parte dei casi si riferisce a cittadini che sono stati sanzionati più volte per essere transitati ripetutamente sotto le telecamere nella stessa giornata).
"Da questo dato - commenta il Sindaco - emerge che in linea di massima il sistema funziona e la casistica dei ricorsi riguarda principalmente i disabili che non hanno chiesto di essere inseriti in lista bianca e non hanno comunicato il transito avvenuto nelle 48 ore previste dalla disciplina vigente (tra l'altro, occorre considerare, a riprova della necessità della registrazione dei pass per disabili, che anche in questo periodo sono state elevate alcune sanzioni all'interno della ZTL ad autovetture in transito e/o in sosta con permesso disabile senza risultare effettivamente a servizio di una persona disabile, come invece la normativa vigente prevede)".
Nella comunicazione ai capigruppo viene rimarcato che la quota dei verbali già pagati, pari al 34,9% del totale di quelli elevati nei primi due mesi di attività, è da considerarsi in linea con il trend consolidato. Bisogna tener conto, infatti, che i pagamenti relativi ai verbali dei primi due mesi proseguiranno ancora a lungo (ritardati pagamenti, esito ricorsi, ecc) e che la fase di avvio presenta un maggior numero di verbali annullati, presumibilmente destinato a ridursi sostanzialmente nel proseguo dell'attività. Per maggior completezza d'informazione, si attesta al 65% la quota già pagata per i verbali d'infrazione elevati dalla Polizia Municipale all'anno 2012.
E a proposito delle entrate derivanti dai verbali del sistema "Icarus", il Sindaco precisa che "l'Amministrazione Comunale ha previsto a bilancio, prudenzialmente, la somma di 950.000 euro sulla base dei verbali elevati nelle prime settimane, presumendo una loro progressiva diminuzione nel tempo, e considerando che dal momento del ricevimento della sanzione ci sono 60 giorni per provvedere al pagamento (quindi con uno scostamento temporale dell'effettivo incasso rispetto al momento dell'infrazione)".
"Con tale previsione - aggiunge il Sindaco Lucchi - confermiamo anche l'abitudine ad iscrivere tra le entrate in bilancio le contravvenzioni effettivamente incassate e non l'ipotetico importo corrispondente alle contravvenzioni elevate, in quanto maggiormente corrispondente alla realtà. Abbiamo visto anche gli effetti del dissesto ottenuto da Amministrazioni in Regioni e Comuni dove invece vi era l'abitudine di iscrivere in bilancio le entrate teoriche invece di quelle prudenziali".
Ufficio stampa
Federica Bianchi