Sempre più frequenti i casi di resistenza a pubblico ufficiale da parte di cittadini intemperanti, che reagiscono 'sopra le righe' dopo essere stati sorpresi dalla Polizia Municipale a commettere infrazioni più o meno gravi. Solo negli ultimi giorni sono tre gli episodi segnalati dal Comando di Corso Cavour.
Il primo è avvenuto martedì 11 giugno, quando una pattuglia della PM ha fermato S.S., professione commercialista, perché stava usando il cellulare mentre era alla guida dell'auto. Il professionista non l'ha presa bene: non solo ha rifiutato insistentemente di dichiarare le proprie generalità, ma ha incominciato a inveire, alzando la voce e rivolgendo offese e minacce contro gli agenti. Successivamente l'uomo è stato identificato attraverso gli accertamenti d'ufficio, ed è stato raggiunto non solo dalla sanzione per la violazione del Codice della Strada, ma anche da una denuncia a piede libero per i reati di rifiuto di generalità e violenza o minaccia a pubblico ufficiale (artt.651 e 336 del Codice Penale).
Più rocambolesche le circostanze che, pochi giorni dopo, hanno visto protagonista M.M, disoccupato quarantacinquenne. L'uomo era passato da un attraversamento pedonale in bicicletta sotto gli occhi di una pattuglia della PM che a quel punto ha cercato di fermarlo per contestargli l'infrazione. Ma il ciclista si è dato alla fuga e solo dopo varie peripezie gli agenti della Polizia Municipale sono riusciti a intercettarlo all'interno di un bar dove si era rifugiato. E' stato, però, necessario l'ausilio di altre 2 pattuglie per concludere la vicenda: l'uomo, infatti, oltre a rifiutarsi di dichiarare le proprie generalità, ha opposto resistenza agli agenti che dovevano accompagnarlo in comando per gli accertamenti anagrafici del caso, e li ha colpiti con schiaffi e spinte (tanto da costringerli a ricorrere alle cure mediche).
Una volta ritrovata la calma, M.M si è recato spontaneamente al Comando declinando le generalità e chiedendo scusa agli agenti. Per lui è scattata la denuncia a piede libero per i reati di rifiuto di generalità e violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Al centro dell'ultimo episodio, infine, una quarantenne nigeriana residente a Cesena, che si è presentata sul luogo di un incidente dichiarando di esserne stata testimone e ha cercato di mettersi d'accordo con una delle persone coinvolte. Anche in questo caso, di fronte all'intervento della Polizia Municipale, la donna ha opposto resistenza, rifiutandosi di dichiarare le proprie generalità. Per questo è stato necessario accompagnarla al Comando, dove si è proceduto alla sua identificazione.
Anche per lei scatterà la denuncia a piede libero per i reati di rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale e resistenza a pubblico ufficiale.
Ufficio stampa
Federica Bianchi