Dovrebbe essere pronta entro due anni la piattaforma logistica del fresco di Cesena. L'obiettivo del gruppo che si è aggiudicato l'area - CPR Servizi Spa insieme ad Apofruit, Tecnolog e Silo di Milano - è, infatti, quello di operare nei tempi più brevi possibili; e a conferma dell'impegno, è già partito il lavoro per definire il progetto operativo, con l'intento anche di ampliare la partenership attraverso il coinvolgimento di altri soggetti.
L'indicazione è arrivata nel corso del convegno, svoltosi oggi a Pievesestina, per la presentazione dei risultati dello studio di fattibilità realizzato dal gruppo di lavoro Comune-Ministero costituitosi nell'ambito dell'accordo siglato 2 anni fa tra la Consulta Generale per l'Autotrasporto e la Logistica e l'Amministrazione comunale di Cesena.
Il corposo documento - oltre 150 pagine - è scaturito dalle analisi degli esperti e dal confronto con gli operatori del territorio, e fotografa il sistema agroalimentare e le infrastrutture presenti, mettendone a fuoco punti di forza e di debolezza; sulla base di questi elementi sono state delineate le indicazioni strategiche e quattro possibili scenari per sviluppare altrettanti modelli di organizzazione e di gestione, a cominciare da una formula più 'leggera' e di minore impatto (denominata "Orto-1"), per arrivare fino a una soluzione più articolata e complessa (quella del Transit Point - Massivo").
Al momento, il modello che si punta a realizzare è quello denominato "Orto 2" fortemente orientato sull'ortofrutta: basato su una forma di 'aggregazione di supply chain', richiede una specifica partnership fra operatori logistici capaci di aggregare l'offerta, in modo da arrivare ai volumi necessari per ottimizzare i flussi della piattaforma.
"Da oggi - sottolineano il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi - possiamo considerare avviato ufficialmente il percorso per realizzare questo progetto, che ha un enorme valore non solo per il comparto ortofrutticolo, ma per l'intera realtà cesenate e potrà davvero diventare un volano per rafforzare la competitività del nostro territorio: nel panorama attuale, la capacità di movimentare le merci in modo più efficiente e rapido, di organizzarle e gestirne il trasporto e la consegna, può incidere in modo determinante sull'economia del sistema e delle singole aziende. La piattaforma logistica del fresco di Cesena sarà la prima in Italia di questo tipo ed è destinata, negli intenti del Ministero, a fare da paradigma per replicare il progetto in altre zone d'Italia con caratteristiche simili. E non è detto che non possano essere proprio le nostre aziende a realizzare questi interventi anche altrove. Dal canto suo, il Comune è pronto a continuare a svolgere un ruolo di regia, a supporto dell'iniziativa delle imprese, che da ora in poi saranno le protagoniste del progetto".
La giornata è stata contrassegnata da numerosi interventi qualificati: nella sessione del mattino hanno preso la parola, fra gli altri, il professor Rocco Giordano, referente del gruppo di lavoro per il Ministero la Senatrice Laura Bianconi, gli Onorevoli Sandro Brandolini ed Enzo Lattuca, l' Assessore alla mobilità logistica e trasporti della Regione Emilia-Romagna Alfredo Peri, l'on. Bartolomeo Giachino, già Presidente della Consulta Nazionale dell'Autotrasporto e della Logistica, il Vice Presidente Provincia di Forlì-Cesena Guglielmo Russo, mentre nella tavola rotonda del pomeriggio si sono confrontati Renzo Piraccini, Direttore Generale Gruppo Apofruit, Gianni Bonora, Amministratore Delegato CPR Servizi, Alberto Armuzzi, Presidente Legacoop Servizi, Emilia-Romagna, Massimo Bagnoli, Presidente nazionale F.I.A.P., Bruno Piraccini, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, Giuliana Chiodini della direzione Reti infrastrutturali, logistica e sistemi di mobilità della Regione Emilia-Romagna, Cesare Trevisani per Confindustria e l'Assessore Miserocchi.
Molti i temi sollevati, a partire dalle difficoltà sul fronte dell'intermodalità, che hanno contribuito a modificare anche il progetto di piattaforma cesenate. L'idea iniziale, infatti, era quella di sviluppare la piattaforma presso lo scalo merci di Villa Selva, ma un'analisi approfondita delle condizioni infrastrutturali, comprese quelle dello scalo stesso, ha indotto a optare per la collocazione a Pievesestina. La sinergia con lo scalo merci è considerata, comunque, un elemento da valorizzare in una prospettiva di lungo periodo, anche alla luce del possibile sviluppo dei collegamenti, e dell'evolversi di progetti infrastrutturali, come il lotto zero della Secante e la via Emilia bis.
Ufficio stampa
Federica Bianchi