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Musica alla Rocca con gli "Scheletri" di Giuseppe Righini

Lunedì 10 Giugno 2013 altro appuntamento all'interno della stagione di concerti e dj set alla Rocca Malatestiana di Cesena.
Questa è la volta di Giuseppe Righini che in occasione di "Wunderkinder" mostra di Alexa Invrea (ospite nelle sale della Casa del custode fino al 17 Giugno) si esibisce in solo con il suo progetto "Scheletri". L'inizio del live è fissato per le ore 21.00. Ingresso offerta libera.
 
GIUSEPPE RIGHINI_SCHELETRI!
Racconti, pensieri e canzoni spogliate, manipolate, sabotate e ridotte all'osso. Ecco, in breve, il senso, la sostanza e la forma di SCHELETRI!
Una piccola esibizione in perfetta solitudine, in cui Righini saccheggia a mani basse tra le tracce dei suoi due albums finora licenziati, 'Spettri Sospetti' e 'In Apnea', le storie e i personaggi dei suoi racconti e alcune canzoni di altri autori, a lui care per i motivi più sghembi. Un'occasione per ascoltare, osservare, apprezzare o demolire un'incauta e incosciente sperimentazione che, ogni volta, sceglie forme, caratteristiche e  sapori del tutto peculiari.
 
ALEXA INVREA_WUNDERKINDER
Sono fumetti dipinti queste delicate tele di Alexa Invrea che infilano ferite e sogni cristallizzati in una spuma di madreperla urbana. Fiabe o racconti  minimi in cui non sembra avvenire alcunché di narrabile ma che tentano di  emergere da una nebbia inquieta e fine per confessare una storia, un'ombra di autobiografia. Partita dalla sperimentazione cromatico-simbolica di acquerelli realizzati secondo il metodo trasmesso dall'antroposofo Rudolf  Steiner e approdata, in seguito, a tentativi di rivivere alcune istanze dell'espressionismo tedesco del Novecento, Alexa trova ora la sua cifra esatta in queste brume che profumano di pastelli e gessetti e che sembrano quasi consacrarsi alla decorazione di un libro di novelle per l'infanzia. Eppure l'intento della pittrice non è quello esplicativo di una didascalia figurale a un testo sconosciuto che desidera farsi immagine e forse neppure quello rivelativo di un simbolismo codificato, laico o sacrale, ma è piuttosto l'evoca-zione aperta, non decisa a priori, di un mondo larvale di pensieri e soliloqui che ci interroga dalle pareti di un acquario lattiginoso. E, in questo, la Invrea non ha abbandonato la funzione sciamanica o psicoterapica del gesto artistico, già intenzionale negli esercizi steineriani o espressio-nistici. Dietro la cortina di una caligine lievissima ma che ha una traccia d'incanto doloroso, il "poema" segreto della pittrice è percepibile nell'atmosfera che circonda tracce, volti, corpi, voli e gesti, immobilizzati nel liquido amniotico del colore. La visionaria favola muta della pittrice è il gesto pittorico stesso, è la meditazione raccolta prima di agire. (A. Giovanardi).
 
per maggiori info: 3477748822
benecomune@roccamalatestianadicesena.it
in caso di maltempo: il concerto e il dj set si terranno nelle interne!
 
 

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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