Con una breve cerimonia che si è svolta questa mattina sotto il Loggiato di Palazzo Albornoz, Cesena ha dato il via alle celebrazioni per la Festa della Repubblica, alla presenza del Prefetto di Forlì Cesena Erminia Rosa Cesari e delle autorità civili e militari.
In apertura la banda musicale "Città di Cesena", il coro M. Alboni e i ragazzi della Scuola Secondaria "Anna Frank" (sedi di Via Plauto e San Giorgio) hanno eseguito l'Inno Nazionale e alcuni brani del repertorio classico. A seguire l'intervento del Sindaco Paolo Lucchi.
«Oggi siamo qui - ha ricordato il Sindaco Lucchi - per celebrare la Festa della Repubblica, nel 67° anniversario del referendum che, il 2 giugno 1946, vide gli italiani - chiamati a scegliere fra Monarchia e Repubblica - esprimere la loro volontà di fare dell'Italia, appena uscita da venti anni di regime fascista e da una guerra terribile, un Paese repubblicano. In quel giorno gli italiani ripresero nelle loro mani la sovranità e cominciarono a tracciare la strada per il loro e il nostro futuro».
«Nelle nostre città - ha proseguito il Sindaco - la Repubblica fu scelta in modo schiacciante: a Cesena, ad esempio, dal 91,29 % dei cittadini, rinnovando così i sentimenti di democrazia, giustizia e libertà, così profondamente radicati nella nostra storia: non è un caso che nella settecentesca Sala degli Specchi del Palazzo Comunale di Cesena campeggi, in un cartiglio, una raccomandazione per chi amministra, valida oggi come tre secoli fa. Vi si legge, infatti, "Ricordate che governate degli uomini, che governar dovete con le leggi, che non governerete per sempre". Gli stessi principi hanno ispirato gli uomini e le donne chiamati a far parte dell'Assemblea Costituente, anch'essi eletti proprio il 2 giugno 1946. La Costituzione a cui diedero vita è scaturita da un confronto fra posizioni diverse, ma si configura come una tavola comune di regole e valori nati dall'antifascismo e dalla Resistenza, ancora oggi più che mai viva e attuale. Gli uomini e le donne che allora scrissero la Costituzione operarono in un Paese appena uscito dal conflitto mondiale, pieno di macerie e bisognoso di tutto, ed ebbero la forza di ricostruire.
Oggi, davanti alla grave crisi economica che colpisce duramente tante famiglie e tanti cittadini, davanti al travaglio della nostra vita democratica e anche alla complessa situazione scaturita dalle recenti elezioni politiche, guardiamo all'esperienza di coloro che allora scrissero la nostra Costituzione per trarne fiducia e incoraggiamento sia nel nostro impegno quotidiano di cittadini, sia come istituzioni democratiche.
Oggi siamo tutti chiamati a seguire la strada da loro tracciata con impegno, rigore, senso di responsabilità, e con l'orgoglio di sentirci parte viva di una grande comunità».
Per domenica 2 giugno, invece, il Comune di Cesena - rispondendo all'invito alla sobrietà arrivato dal Governo e dalla Presidenza della Repubblica - ha scelto di non organizzare manifestazioni autonome, e parteciperà esclusivamente alla cerimonia provinciale unitaria, che si terrà a partire dalle ore 9.30 nella piazza Saffi di Forlì.
Ufficio stampa
Federica Bianchi