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Deliberato il pacchetto delle partecipazioni comunali da alienare

Alle quote già individuate si aggiungono le azioni del Centro per l'Autotrasporto

L'Amministrazione comunale di Cesena ha deliberato questa mattina il pacchetto di quote azionarie da vendere, allo scopo di aumentare le proprie entrate in conto capitale e avere, così, più risorse a disposizione  per il pagamento delle opere pubbliche nel rispetto dei vincoli del patto di stabilità.
Rispetto alle prime indicazioni fornite dalla Giunta nei giorni scorsi, c'è una sostanziale novità: oltre alla quota di azioni Hera non vincolate dal patto di sindacato, alle azioni di Face, di Start Romagna, di Terme S. Agnese, si procederà all'alienazione anche della quota relativa al Centro per l'Autotrasporto.
L'Amministrazione, infatti, ha accolto la proposta del gruppo Pd , il solo che ha accolto l'invito, formulato ai gruppi consiliari dalla stessa Giunta all'indomani della presentazione dell'analisi svolta dagli uffici comunali, di avanzare ulteriori proposte.
A dare notizia di queste decisioni sono il Sindaco Paolo Lucchi e il Vicesindaco Carlo Battistini con una lettera inviata ai capigruppo, nella quale si ripercorre l'iter fin qui seguito e si evidenziano le opere pubbliche che attendono di essere pagate. Alle informazioni tecniche Sindaco e Vicesindaco aggiungono una considerazione politica, rivendicando  il valore del percorso seguito da Amministrazione e maggioranza in contrapposizione  alle posizioni assunte dalle altre forze politiche.
 

Di seguito il testo della lettera 

Dopo la delibera di Consiglio Comunale assunta il 10 aprile scorso, che ha definito gli indirizzi per individuare le partecipazioni detenute dal Comune di Cesena alienabili nel corso dell'anno 2013, gli uffici competenti hanno formalizzato la propria valutazione tecnica sulle partecipazioni comunali, in base ai criteri assegnati.
L'Amministrazione ha espresso quindi una propria ipotesi sulla possibile vendita di azioni di: Hera spa, fino al limite delle azioni non vincolate nel patto di sindacato (n.1.515.268); FACE spa (11,6%); Start Romagna spa (18,98%); Terme S. Agnese spa (5,46%), già indicate a suo tempo. L'ipotesi è stata discussa in Commissione consiliare il 7 maggio scorso, senza che siano state avanzate proposte diverse da queste. Subito dopo, l'8 maggio, è stata inviata ai Gruppi consiliari un'ulteriore richiesta di fornire suggerimenti.
Ad oggi, è sopraggiunta una unica proposta da parte del Gruppo del Partito Democratico, quella di inserire anche la possibile alienazione delle quote nel Centro per l'autotrasporto (9,49%), "in quanto la funzione dell'Amministrazione all'interno della compagine sociale può considerarsi esaurita con la sottoscrizione della nuova convenzione, avvenuta al termine dello scorso anno".
Ricordiamo che la scelta di alienare le partecipazioni detenute dal Comune, è motivata dalla necessità di incrementare le entrate in conto capitale e ciò per reperire tutte le risorse utili a consentirci di effettuare i pagamenti per opere e lavori pubblici, rispettando i vincoli del Patto di stabilità. L'ammontare delle liquidazioni richieste dai dirigenti per l'anno 2013 è di circa 28 milioni di euro, tutte relative a impegni assunti per investimenti negli anni precedenti e fino al 2012, riguardanti lavori in corso di esecuzione.
Si tratta: della Gronda-Bretella, della nuova scuola materna di Martorano, dell'ampliamento della scuola elementare di Pievesestina, della Biblioteca Malatestiana, della rotonda di Case Gentili in via Dismano, della  pista ciclabile in via Savio, di manutenzioni stradali, di arredi per il verde urbano, di manutenzioni agli impianti negli edifici scolastici, dell'eliminazione di barriere architettoniche, di lavori di difesa idrogeologica, di interventi sul sistema fognario, di lavori per il ripristino frane, di interventi sulla segnaletica e per la sicurezza stradale, dei lavori di ampliamento e di manutenzione nei cimiteri nei quartieri, di illuminazione pubblica, di spese per gli alloggi di ERP, di lavori negli impianti sportivi nei quartieri, di opere per il risparmio energetico negli edifici pubblici, dei lavori per il ripristino dei danni al Carisport, di lavori alla Rocca, della riqualificazione energetica della scuola media Plauto, dei lavori di ristrutturazione di Villa Silvia, di spese per I.C.T.. Nei bilanci del Comune di Cesena, approvati annualmente, si trova naturalmente il dettaglio di ognuno degli interventi citati.
Non si tratta, quindi, come impropriamente qualcuno in questi giorni ha voluto affermare, di "scelte elettorali", ma di impegni presi formalmente ed in modo trasparente con la città, per opere necessarie a mantenere decorosa Cesena, in centro storico come in ognuna delle nostre frazioni.
Dall'elenco sopra riportato, risulterà inoltre evidente come la motivazione alla alienazione di alcune partecipazioni detenute dal Comune, sia dunque quella di ottenere ogni possibile spazio aggiuntivo per i pagamenti alle imprese, oggi bloccati dal Patto di stabilità e che, dall'inizio dell'anno ad oggi, sono stati effettuati nella misura massima possibile per circa 9,5 milioni di euro.
Ricordandolo, sarà bene fare mente locale alla necessità di effettuare pagamenti che, nella gran parte dei casi, riguarda imprese del nostro territorio, nella speranza di poter così anche garantire concretamente - e senza il chiacchiericcio inutile del quale a volte si legge sui mezzi di comunicazione nazionali - un supporto al nostro sistema imprenditoriale, oggi purtroppo in grave difficoltà.
Per questo confermiamo anche qui quanto già espresso con la discussione relativa alla delibera sugli indirizzi del 10 aprile scorso: non vorremmo vendere partecipazioni che sono patrimonio dei cesenati e della nostra città, ma facciamo la scelta consapevole di operare qualunque atto lecito per salvare il sistema delle imprese del territorio.
Nonostante un confronto già conclusosi in Consiglio comunale esattamente un mese fa, ad oggi nessuna proposta su un tema così rilevante è stata inviata dai Gruppi consiliari di minoranza. L'unica giunta, quella avanzata dal Partito Democratico, è stata valutata e condivisa dall'Amministrazione comunale. Per questo la delibera di Giunta approvata oggi (e già resa disponibile sul sito internet, nell'area riservata ai Consiglieri in vista della competente Commissione Consiliare di martedì prossimo), indica di operare, nelle prossime settimane, la vendita di quote azionarie di: Start Romagna S.p.A., FA.CE S.p.A., Centro per l'Autotrasporto - Cesena Soc.Cons.a.r.l., Terme S. Agnese spa, azioni di Hera S.p.A. non vincolate al patto di sindacato degli enti pubblici.
Naturalmente i percorsi per giungere alle cessioni saranno definiti nel contesto delle norme di legge ed in un confronto collaborativo con gli altri soci delle stesse società.
Ci si consenta una considerazione finale: c'è chi sceglie di inviare comunicati stampa, dimenticando però di predisporre note formali, come sarebbe doveroso fare, indirizzate alla Giunta; c'è chi preferisce spiegare, in forma postuma, come le alienazioni andassero fatte prima e come sia possibile per alcuni, dotati evidentemente di una lungimiranza non comune, prevedere gli andamenti dei mercati; c'è chi enuncia principi di mantenimento dei beni pubblici, indicando la via semplice ed irresponsabile di non rispettare le norme, proponendo una modalità che, in Comuni vicini come Cesenatico ed in altri più lontani come Parma, per restare ad alcuni casi recenti, proprio in questi giorni è stata indicata come sbagliata; c'è, infine, chi dimentica i tanti atti di protesta e proposta relativi al Patto di stabilità, concretizzati in questi anni dalla Giunta e dal Consiglio comunale stesso.
La maggioranza consiliare e l'Amministrazione comunale invece, come è doveroso fare nel pieno rispetto dei luoghi e degli ambiti istituzionali, scelgono la via della proposta e, dopo la discussione, degli atti amministrativi che danno risposte concrete al sistema economico locale.

Il Vice Sindaco
Carlo Battistini

Il Sindaco
Paolo Lucchi

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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