L'intervento della Fipe per voce del presidente Malossi mi coglie per certi versi di sorpresa, in quanto in esso si parla di un incremento del 4% per il canone di occupazione di suolo pubblico decretato dal Comune. La sorpresa nasce dal fatto che in nessun atto la Giunta comunale ha approvato un aumento tariffario, così come lasciato intendere dall'intervento di Malossi, mentre vi è l'adeguamento ISTAT che scatta in modo automatico ogni anno.
E' inoltre bene chiarire come la predisposizione del bilancio 2013 del Comune di Cesena sia stata accompagnata da una lunga fase di confronto anche con le Associazioni di categoria, compresa quella della quale Malossi è un autorevole dirigente. Durante questi incontri è sempre emersa la richiesta di non agire ulteriormente sulle leve fiscali verso le imprese, cosa che , nei fatti, a parte gli obblighi, è appunto avvenuta.
Curioso che solo ora - a mezzo stampa ed a Bilancio già approvato da alcune settimane - giunga la richiesta addirittura di rivedere al ribasso questa singola imposta che chiama in causa imprese significative ma, nei fatti, coinvolgendo solo una piccola parte del sistema imprenditoriale cesenate, che attraversa una fase difficilissima, così come la totalità del sistema economico italiano.
Così come, altrettanto curiosamente, abbiamo notato un aumento del prezzo del caffè da 1 a 1,10 euro (ossia +10%), applicato ai clienti in una parte dei pubblici esercizi della nostra città, ben prima che ricevessero i bollettini 2013 per l'imposta di suolo pubblico.
L'Assessore allo Sviluppo del Territorio Matteo Marchi
Ufficio stampa
Federica Bianchi