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Cesena, Faenza, Forlì, Ravenna e Rimini sottoscrivono il"Manifesto per città amiche dei pedoni"

Cesena, Faenza, Forlì, Ravenna e Rimini rafforzano il loro impegno comune a tutela della qualità dell'aria e dell'ambiente. In vista della Domenica ecologica romagnola, che hanno promosso unitariamente,  le cinque città hanno sottoscritto insieme il manifesto  che le impegna diventare "città amiche dei pedoni".  La sigla del documento si è svolta questa mattina nel Palazzo Comunale di Cesena: a firmare sono stati gli  Assessori all'Ambiente dei  Comuni coinvolti: Lia Montalti per Cesena,  Alberto Bellini per Forlì, Guido Guerrieri per Ravenna, Roberto Savini per Faenza. Per motivi di forza maggiore non ha potuto intervenire l'Assessore Sara Visintin di Rimini, che firmerà nei prossimi giorni.

Alla firma è seguita una conferenza stampa nel corso gli Assessori hanno illustrato le finalità del manifesto e, al tempo stesso, ribadito le motivazioni che li hanno spinti a promuovere insieme l'iniziativa "Respira l'aria della Romagna", vale a dire la Domenica ecologica della Romagna, in programma per il 10 marzo.
  
Il "Manifesto per città amiche dei pedoni"
A differenza di tanti altri paesi europei, dove il pedone è sacro, in Italia chi cammina viene troppo spesso percepito come un intralcio da parte di chi guida. Sono in tanti a non rispettare persino l'elementare diritto alla precedenza sulle strisce, al punto che il 30% dei pedoni morti sulle strade perde la vita proprio negli attraversamenti a loro dedicati. Un chiaro sintomo dello scarso senso civico di molti italiani, questo, che ha portato però a una reazione importante grazie alla creazione del "Manifesto per città amiche dei pedoni",  già sottoscritto da nord a sud da grandi e piccoli centri a significare quanto questo problema sia sentito.
L'invito a firmare per tutelare i pedoni è stato promosso dai sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil. Gli anziani, infatti, rappresentano la categoria più a rischio nell'universo dei pedoni, avendo  capacità deambulatorie rallentate che si discostano dal modello di mobilità "aggressiva" imperante nelle nostre strade. Gli altri promotori dell'iniziativa sono l'Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna e il Centro Antartide di Bologna.
Gli altri promotori dell'iniziativa sono l'Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna e il Centro Antartide di Bologna.
Il Manifesto ricorda anzitutto che "siamo nati per camminare", anche gli autisti che diventano - come si legge nel testo - soltanto momentaneamente dei non-pedoni. Il documento prosegue con un elogio al camminare in quanto amico "del corpo, della salute , dell'ambiente", nonché fonte di consumo di energia rinnovabile. Diventare una città amica dei pedoni significa avvicinarsi alle esigenze di chi cammina, rendendo "piacevole e sicuro il camminare, educando al rispetto,alla coscienza dei diritti ma anche dei doveri sulla strada". In quest'ottica, diventa di primaria importanza reprimere i comportamenti aggressivi di chi guida, adoperandosi per moderare la velocità dei veicoli. In altre parole: una città amica dei pedoni "ripensa le strade con gli occhi di chi cammina".
L'obiettivo ambizioso si basa sul ribaltamento del senso comune di ciò che rappresenta la strada, mettendo al centro il pedone, lavorando alla creazione di spazi condivisi e fruibili per chi cammina. Rispondere ai bisogni del pedone significa anche costruire isole di traffico per facilitarne l'attraversamento, ma anche abbattere le barriere architettoniche per favorire la mobilità dei disabili. Le "città amiche dei pedoni" intendono inoltre consentire ai bambini di recarsi a scuola a piedi e guardano con simpatia a chi utilizza il trasporto pubblico e la bicicletta.
Nel 2011 sono state uccise 589 persone che camminavano e 21.000 sono rimaste ferite. Tragedie in larga parte evitabili. Il Manifesto delle città amiche dei pedoni è parte della campagna "Siamo tutti pedoni" che tornerà la prossima primavera proprio per mantenere alta l'attenzione sulle problematiche di chi si muove a piedi.
 
La Domenica ecologica della Romagna
Intanto, è ormai tutto pronto per la prima Domenica Ecologica della Romagna, promossa di comune accordo dai Comuni di Cesena, di Faenza, Forlì, di Ravenna e di Rimini.
Così, per domenica 10 marzo, i cinque Comuni, in collaborazione con le rispettive Province, hanno organizzato una serie di iniziative per sensibilizzare la cittadinanza  sul tema della qualità dell'aria.
 
La scelta della data non è casuale, perché si colloca a ridosso della chiusura della campagna invernale del Programma regionale "Liberiamo l'aria" prevista per il 31 marzo.
L'obiettivo dichiarato è quello di condividere e rendere più incisivo il messaggio della campagna regionale.
Così, il 10 marzo, nelle cinque città saranno messi in atto i dispositivi previsti per le domeniche ecologiche dall'accordo per la qualità dell'aria, ma soprattutto saranno organizzati eventi coordinati e momenti di confronto per coinvolgere le persone e le parti economiche e sociali, per sensibilizzare ulteriormente sulla necessità di migliorare la qualità dell'aria che respiriamo. Ampio e variegato il ventaglio di iniziative in programma nelle varie città: biciclettate, trekking urbano, nordic walking, percorsi guidati alla scoperta delle città...
Ma, soprattutto, le piazze si confronteranno in una sfida ecologica, cercando di raccogliere il maggior numero di bici e pedoni. Una sfida il cui obiettivo è la partecipazione e la promozione di un modo diverso di vivere le città, riscoprendo i loro valori culturali e ambientali e utilizzando forme di mobilità sostenibile.

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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