Lunedì 18 febbraio il Consiglio Comunale di Cesena si riunisce (alle ore 19) per una seduta molto particolare. All'ordine del giorno un unico punto: la delimitazione dell'Ambito territoriale ottimale, secondo quanto previsto dalla Legge regionale n. 21 del 21 dicembre 2012.
In altre parole, si tratterà di formalizzare la proposta di aggregazione con altri Comuni del territorio per svolgere in forma tra associata alcuni servizi.
Il provvedimento trae origine direttamente dal decreto della Spending review, che indicato l'obbligo di procedere in questa direzione per i Comuni con popolazione fino a 5mila abitanti. La Regione Emilia-Romagna, con la legge regionale n. 21, ha valuto organizzare l'intero processo di attuazione di quelle disposizioni nazionali sul nostro territorio regionale, al fine di assicurare il rispetto dei principi ".. di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza". E a questo scopo ha stabilito che entro il 20 febbraio (cioè entro 60 giorni dalla entrata in vigore della legge) i Comuni formulino le loro proposte di delimitazione degli ambiti territoriali ottimali.
E sarà appunto questa proposta che il Consiglio comunale dovrà discutere e votare nella seduta di lunedì 18 febbraio.
Nel concreto la proposta di Cesena è di sviluppare l'associazione amministrativa e di servizi in un ambito coincidente l'attuale Distretto Socio Sanitario Cesena - Valle Savio (che oltre a Cesena comprende Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina e Verghereto).
"Per la sua dimensione demografica - specifica il Sindaco Paolo Lucchi - Cesena avrebbe potuto scegliere anche non associarsi con altri. Ma abbiamo creduto giusto e utile andare in questa direzione, allo scopo non solo di contenere i costi (secondo l'obiettivo indicato dalla spending review), ma anche di ottimizzare i servizi. La scelta di modulare l'ambito territoriale ottimale sulla base dell'attuale organizzazione del distretto sociosanitaria ci è parsa la più convincente, sia per le caratteristiche di omogeneità territoriale e socio-economica, sia perché i sei Comuni interessati fin dal 2006 hanno avviato già la gestione associata dei servizi sociali e socio-sanitari, con il Comune di Cesena come capofila.
E questa esperienza ha dato risultati positivi, permettendoci di garantire continuità, innovazione ed efficacia ai servizi rivolti a famiglie con minori, anziani, persone disabili. Da questo punto di vista possiamo dire di aver precorso i tempi, così come con la convenzione siglato con il Comune di Montiano per la gestione associata della Polizia Municipale e della Protezione Civile. Proprio questi servizi saranno il punto di partenza per l'ambito territoriale ottimale, con una prospettiva di ampliamento, ad esempio per le funzioni che verranno conferite dalla Regione ai Comuni a seguito del riordino delle Province.
Credo che questa piccola rivoluzione che ci attende, vada letta come un'opportunità di crescita e miglioramento. Penso, solo per citare un caso, alla possibilità di delineare un quadro regolamentare e organizzativo omogeneo su tutto il territorio, una sorta di "testo unico" dei regolamenti comunali, coordinato e condiviso fra i vari Comuni, in modo da rendere più facile l'attività delle imprese".
Ufficio stampa
Federica Bianchi