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Tassa di soggiorno: Sindaco Lucchi e Assessore Marchi scrivono alla presidente degli albergatori

"Non possiamo più evitarla, ma vorremmo mantenere aperto il confronto per cercare di attutirne l'impatto sulle attività ricettive"

"L'abbiamo sempre considerato un provvedimento da prendere solo come estrema ratio. Fino ad oggi siamo riusciti ad evitarlo, ma ora, purtroppo, è diventata indispensabile". Così il Sindaco Paolo Lucchi  e l'Assessore alle Imprese e allo Sviluppo del Territorio Matteo Marchi rispondono alla presa di posizione dell'Associazione Albergatori di Cesena contro la ventilata introduzione della tassa di soggiorno a partire dal 2013.

In una lettera inviata alla Presidente Simona Matassoni, Sindaco e Assessore spiegano i motivi che hanno portato a questa decisione, ricordando come la crisi attuale colpisca duramente anche le amministrazioni pubbliche, compreso il Comune di Cesena, con ripetuti tagli, tanto pesanti da mettere in serio pericolo anche il mantenimento dei servizi fondamentali, dalla scuola all'assistenza ad anziani e disabili, dalle opere pubbliche alle manutenzioni. Per far fronte a questa situazione, negli anni passati - sottolineano Sindaco e Assessore - il Comune ha messo in atto un corposo lavoro di riorganizzazione della macchina comunale - che proseguirà anche nel 2013 - portando, fra le altre cose, a ridurre ulteriormente e in modo molto significativo il numero dei dirigenti e dei dipendenti comunali, per limitarne l'incidenza economica, con l'obiettivo dichiarato di salvaguardare il sistema dei servizi 'identitari'.

Ma questo oggi non basta più e "ora purtroppo ci troviamo nella difficile situazione per cui i tagli colpiscono direttamente la carne viva di questa comunità".
 "Sono questi i motivi - affermano il Sindaco Lucchi e l'Assessore Marchi - per cui nel pensare all'impostazione del bilancio del 2013 abbiamo considerato l'introduzione dell'imposta di soggiorno. Una misura che si inserisce in un quadro più ampio di azioni mirate a chiudere il bilancio, fatto di tagli pesanti sia alle persone che ai servizi".
"Siamo assolutamente consapevoli - proseguono Sindaco e Assessore - che l'adozione dell'imposta di soggiorno non rappresenta, certo, un vantaggio competitivo per le strutture ricettive del nostro territorio. Questa è la ragione per cui tale imposta è stata tenuta come estrema ratio, ma che ora è diventata indispensabile. Siamo però consapevoli che tutti gli enti locali vivono una situazione assolutamente simile alla nostra, e che, alla luce di questo, il ricorso all'imposta di soggiorno diverrà una misura diffusa in gran parte del territorio".

"Siamo convinti - concludono - che l'incontro sul regolamento attuativo sia stato tutt'altro che improduttivo, e che anzi ci abbia aiutato a focalizzare meglio alcune tematiche che solo dal dialogo con la Vostra categoria era possibile tarare al meglio. Vorremmo che questo confronto, pur nella diversità di opinioni sulla natura stessa dell'imposta, proseguisse al fine di monitorare la situazione e mettere a punto insieme alcuni aspetti, come ad esempio quello dei controlli, attraverso i quali attutire l'impatto sulla quotidianità dell'attività ricettiva".

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
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