Prende il via la condivisione del piano di marketing turistico di Cesena e del suo territorio, cioè lo strumento messo a punto dall'Amministrazione comunale per mettere a fuoco obiettivi e strategie volti a dare impulso alla promozione turistica della realtà cesenate.
Oggi il documento sarà oggetto di un primo confronto con le Associazioni di categoria, e sarà poi presentato alla prima e alla terza commissione consiliare in seduta congiunta, mentre nei giorni prossimi è previsto l'incontro con l'Associazione Albergatori.
Il piano, sviluppato dall'agenzia cesenate AB Communication (che si è aggiudicata l'incarico, per un importo di 9600 euro, vincendo una gara), prende le mosse da un'analisi che ha riguardato il territorio, il quadro del mercato turistico nazionale, regionale e provinciale, e le specificità cesenati.
L'esame di questi elementi ha permesso di individuare il mercato turistico di riferimento per Cesena, elemento fondamentale per articolare una corretta strategia di promozione turistica: l'indicazione è quella di puntare sul 'turismo di nicchia', un segmento turistico in notevole crescita, volto a riscoprire le eccellenze territoriali.
"In estrema sintesi - spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore al Turismo Matteo Marchi - la strategia delineata si fonda su due parole d'ordine: integrazione e interazione. Puntare sull'integrazione significa mirare alla collaborazione con gli altri territori, armonizzando le varie proposte turistiche e culturali e i singoli strumenti di promozione, per un potenziamento complessivo dell'offerta. In qualche modo, il percorso in questa direzione è già avviato grazie al progetto "Una certa Romagna" attraverso il quale 12 comuni, fra cui Cesena, operano una promozione integrata. Ma guardiamo a un orizzonte anche più vasto per sviluppare collaborazioni con il grande bacino della Riviera, con il quale esistono ancora troppo pochi e troppo sporadici canali di comunicazione".
"Interazione, invece, va intesa - proseguono il Sindaco e l'Assessore Marchi - come rapporto con altri soggetti e utilizzo di strumenti che già operano nel turismo e nella valorizzazione del territorio in modo autonomo, per arrivare a una unità di intenti. E, naturalmente, è indispensabile coinvolgere il tessuto imprenditoriale capace di farsi portatore dell'identità turistica locale, intrecciando le rispettive specificità. Ma interazione significa anche guardare alle nuove tecnologie e al web, elevandolo a principale e mirato strumento di promozione, visto che già oggi circa il 30% degli italiani usa internet a fini turistici. Da qui la necessità di sfruttare in modo nuovo questo formidabile strumento in termini di presenza sui social network, utilizzo di prodotti multimediali e messa a punto di mirati strumenti di promo commercializzazione. A questo va affiancato il mondo delle App, per rendere sempre più fruibile e conoscibile la città da parte di chi la visita. Con queste premesse, la strategia individuata, riassumibile nelle due parole "fare sistema", si articola nella necessità di mettere a punto un marketing dell'identità locale, di creare di pacchetti dedicati a specifici segmenti di mercato, di cercare sinergie con la Riviera e di fare leva sugli eventi di maggior successo. Ovviamente, non si può prescindere da una intelligente strategia di comunicazione, che viaggia di pari passo con le azioni contenute nel piano di marketing".
Quello attuale è il secondo piano di marketing turistico di cui si dota Cesena. Il primo era stato varato nel 2000, quando partì il progetto di Cesena turistica e grazie al suo apporto e all'importante rete di collaborazioni con associazioni, mondo dell'impresa, operatori turistici che il settore Promozione Turistica del Comune ha saputo creare in questi anni, sono stati raggiunti traguardi di tutto rispetto: in undici anni le presenze turistiche a Cesena sono più che raddoppiate, passando dalle circa 60mila del 2000 alle quasi 140mila del 2011, e anche in un anno di crisi come il 2012, con un calo generalizzato delle presenze, la nostra città ha registrato una contrazione inferiore (-7,9%) rispetto a realtà vicine, come ad esempio Forlì, dove la flessione è stata del 12,4%.
Ufficio stampa
Federica Bianchi